Capitolo 21b: Vendicare il padre

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"Sai Karl, ho saputo che sei il figlio del capo" Gul'Dan ed il lucertoloide cavalcavano davanti al gruppo, essendo non solo i più lenti per via del loro peso imponente, ma anche i migliori guerrieri da schierare in prima linea

"Beh certo, anche per questo sono il più forte" confermò Karl flettendo i muscoli

"Io e te siamo simili, anche io sono destinato ad essere la guida della tribù: sai, sono il discepolo migliore della Tramite, anche se sono giovane"

"Beh allora un giorno ci incontreremo sul campo di battaglia, quando la nostra guerra arriverà al culmine" e gli rivolse un sorriso di sfida

"Sarà un onore affrontarti per proteggere le terre del Grande Spirito. Prima di allora però vorrei che fossimo amici" "Credo che tu sia l'unico della tua razza ad esserne degno"

"Ah! Amico di un orco, io! Intanto aiutami a ritrovare mio fratello, poi ne riparliamo"

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"Sai Karl, è da quando ero un piccoletto che desideravo percorrere la via del Tramite, ho sempre ammirato Proh-Ko-Dil ed un giorno vorrei poter essere un degno successore" continuò dopo un po' Gul'Dan

"Gran femmina, quell'orca" gli rispose il lucertoloide mentre puntava una lepre nel sottobosco

"Si dice orchessa. Comunque, il Grande Spirito anni fa mi accolse tra i suoi più fedeli seguaci e mi benedì con l'abilità di creare e manovrare lance magiche fatte della Sua energia, cosa che mi fece guadagnare il titolo di Multilancia già durante il mio addestramento. Mio padre era fiero di me"

"Mi lancio a prendere quell'animale peloso o aspetto di arrivare in città e svuotare la dispensa della locanda?" pensò Karl

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"Grazie Karl" disse ad un certo punto Gul'Dan

"Prego" il lucertoloide non si chiese neanche per cosa lo stesse ringraziando

"Sei veramente un esempio da seguire. Non solo per il tuo popolo, in generale"

"Lo so, ma nessuno può sperare di eguagliarmi" rispose strofinandosi gli artigli sul petto

"Hai avuto rispetto delle nostre usanze pur essendo un nemico e il Grande Spirito in persona ha riconosciuto il tuo valore invitandoti a parlare direttamente con lui. Non solo, ti ha anche affidato una missione molto importante per la sicurezza della Palude! Non sono in molti a potersi vantare di una cosa simile"

"Vantarmi? Ma quando mai. Sono i fatti a parlare. La mia forza è ben visibile"

"Quando il Coccodrillo mi è apparso in sogno non potevo crederci: anche se abbandonare la Palude mi pesa, rappresentare il mio popolo in questa missione penso sia un onore secondo solo al diventare il Tramite. Spero un giorno di raggiungere anche quel traguardo. Lo devo anche a mio padre, dopo quello che gli han fatto"

*rumble* "Ma allora, quando arriviamo al villaggio? HO FAME!" pensò Karl quando il suo stomaco iniziò a brontolare. "Orco, posso vedere un attimo il tuo zaino?"

"Certo Karl, ecco. Sai, questo zaino mi è stato dato da mio padre prima che io partissi per scacciare gli spiriti della fame: lui d'altronde non era nelle condizioni di viaggiare, era appena tornato dal triste viaggio in compagnia di V. Già, mio padre era tra i guerrieri finiti sotto il controllo di quel fuscello  che li ha sfruttati senza battere ciglio. Quel bastardo, appena lo troveremo..."

"Toh guarda, l'orco ha del cibo nello zaino. Non se ne accorgerà se lo alleggerisco un po'..." ed iniziò a sgranocchiare le provviste di Gul'Dan

"Sarei partito subito per vendicarmi, ma il villaggio aveva bisogno di me per purificare l'area colpita dai demoni della fame. Mi dispiace per la vostra perdita, ma in un certo senso sono felice che si sia creato spazio anche per me nella squadra, così potrò vendicare l'onore di mio padre. Immagino che il Grande Spirito avesse già premeditato tutto e che mi abbia mandato in missione proprio per non farmi partire alla cieca prima del vostro arrivo. Ti ringrazio" concluse, toccandosi la mano tatuata

"Prego" rispose nuovamente Karl, totalmente sovrappensiero
"Ma quando cazzo blaterano gli orchi quando non li prendi a pugni? Ho ascoltato meno della metà delle cose che ha detto ed ho già mal di testa

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"Ah, Karl-"

"Ragazzi! Un villaggio! Andiamo, che ho una fame assurda! Fate muovere quei cavalli, prima che divori anche loro!" urlò il lucertoloide alla vista delle prime case

"Non credo che il mio ti piacerebbe!" gli urlò Lu da dietro ridendo

"Potrei stupirti, donna! Non hai mai visto un lucertoloide affamato!"

E corsero in fretta verso la locanda, senza che nessuno avesse badato alla storia del giovane orco.

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