Viaggiarono tutto il giorno nella palude, seguendo le indicazioni dei pochi cacciatori orchi che incontravano lungo la strada e già prima che tramontasse il sole iniziarono a trovare zone quasi aride, nonostante si trovassero all'interno di un ambiente così florido: acquitrini prosciugati, piante secche ed alberi morti si facevano via via più frequenti. Tuttavia ad una certa dovettero accamparsi e riposarsi per la notte, per la prima volta dopo tanto tempo finalmente all'asciutto.
Il mattino dopo trovarono finalmente il loro obiettivo: due figure sinuose, oscure e vagamente umanoidi si aggiravano fluttuando in una zona completamente prosciugata.I ragazzi si prepararono immediatamente alla battaglia lanciandosi addosso ai due tenebrosi spiriti fuggiaschi, ma ignoravano la natura e la portata dei loro poteri: si trattava infatti di spiriti della fame e della carestia, in grado di indebolire i propri avversari e di instillare in loro una fame atroce.
I demoni riconobbero immediatamente il pericolo rappresentato dal lucertoloide e subito provvidero a indebolirlo attraverso i loro raggi di energia, mentre altri membri del gruppo vennero travolti dal desiderio di divorare la prima cosa che capitasse a tiro, amici compresi; quando il primo spirito si dissolse per le ferite riportate, la vittima del suo maleficio fu libera ed insieme finirono di eliminare anche l'ultima minaccia, prima che potesse infliggere ferite profonde ad alcuno di loro.I nostri eroi salvarono dunque quella porzione di palude dalla carestia e, anche se ci sarebbe voluto del tempo per ritornare alle condizioni normali, gli orchi erano liberi dal pericolo che potesse mancare parte del loro sostentamento. Poco dopo la sparizione dei demoni, i simboli presenti sul dorso delle loro mani iniziarono a brillare di verde ed una luce analoga brillò in mezzo a due alberi incrociati, espandendosi lentamente fino ad assumere le fattezze di un portale magico racchiuso nell'arco formato dai tronchi. Il gruppo intuì che si trattasse del passaggio offerto dalla divinità per raggiungere il prossimo obiettivo, verso l'esterno della palude, per cui decisero di attraversarlo senza remore.
Dall'altra parte del portale, l'umidità della palude era ormai uno spiacevole ricordo e un comunissimo bosco si espandeva di fronte a loro: tuttavia un odore disgustoso attirò la loro attenzione. Si trattava dei corpi di due esploratori umani ormai in avanzato stato di decomposizione: "Poveracci, sarà meglio seppellire questi corpi" disse Fearil, avvicinandosi ad essi.
"Avete portato a termine l'incarico, mi congratulo con voi. Ora la vostra caccia può avere inizio. Ho provveduto a fornirvi dell'equipaggiamento migliore come ricompensa. Vi domando inoltre se è nel vostro interesse mantenere il mio marchio sulla vostra mano: non servirà più per attivare effetti magici come quel portale, una volta lontani dalla Palude, ma potreste tenerlo come simbolo di riconoscimento e gli orchi vi daranno sempre il benvenuto mostrandolo. A voi la scelta." una voce potente risuonò nelle loro menti
"Non lo voglio, via questa roba" disse Karl "Che figura ci farei a casa?".
"Mi dispiace, ma preferirei di no" fece il bardo.
"Lo tengo" "Lo sbatterò in faccia a mio padre mentre la mia lama perforerà il suo petto, così vedrà come anche le divinità vogliano la sua testa per via delle sue azioni meschine"
"A me sta bene così" Venox pensava che l'alleanza con gli orchi gli sarebbe potuta tornare molto utile, in futuro.
"Ragazzi, ma che state dicendo? Datemi una mano!" intervenne Fearil, che non avendo il marchio non poteva sapere cosa stesse succedendo
"Ah, aspetta, aspetta. Vedi se hanno qualcosa di utile addosso, quel grosso spirito dice che c'è roba per noi" disse Karl, mentre il marchio sulla mano gli stava sparendo.
"Depredare dei cadaveri? Ma che cosa orribile!" si ribellò il druido.
"Oh, suvvia, quegli oggetti saranno sicuramente più utili a noi che a loro" ribatté Aky
"Concordo con la ragazzina" aggiunse Venox, sorridendole: lei rispose con uno sbuffo e volgendo lo sguardo altrove.
"Kosmo?" Fearil cercava almeno una voce a suo favore, ma il bardo gli rispose con uno sguardo rassegnato ed una pacca sulla spalla.
"Ah, io ho una pala, penso che me l'abbia data Barney. Puoi usarla, dopo che avremo preso gli oggetti"
"Molte grazie, Karl" rispose il druido in modo un po' scocciato.
Dai corpi dei poveri esploratori riuscirono a ricavare armature di buona fattura, un paio di archi corti e dei pugnali. Questi ultimi finirono ovviamente subito tra le mani di Venox, che sostituì i propri, ormai vecchi e dal filo danneggiato, mentre Kosmo prese uno degli archi, in modo tale da avere un'alternativa alle sue magie.
Scavare una buca impiegò loro diverso tempo, ma dopo aver seppellito i corpi il gruppo si mise in marcia finalmente al di fuori della palude.
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"Ehi Drom"
"Sì, gnomo?"
"Pensavo di rimanere un po' qui da voi, affrontare la palude da solo ora come ora non è cosa che mi attiri molto... Possiamo provare a comporre nuovi brani e potrei anche aiutarti nel tuo lavoro!"
"Oh, beh, sicuramente sei il benvenuto! Ti suggerisco però di imparare la nostra lingua in fretta, molti di noi si sforzano molto per parlare la lingua comune, sarebbe fastidioso per loro parlare con te e potresti guadagnarti qualche antipatia"
"Sicuro, d'altronde sono un ospite in casa vostra, non posso pretendere che vi adattiate a me: cercherò anche di imparare di più sulla vostra cultura, in modo tale da riuscire a comporre brani apprezzabili da voi tutti"
"Sei proprio un bravo "fuscello", come direbbero gli altri, sarà un piacere lavorare con te. Qua la mano"
Ed ebbe così inizio il soggiorno di Zarzuket nel villaggio degli orchi, uno gnomo girovago trascinato dal fato a stringere nuovamente amicizie improbabili: le nebbiose parole di Kosmo lo tormentavano, ma ancora di più la possibilità di aver messo in pericolo Ezekiel, avendolo convinto a partire con la spedizione. Non sapeva cosa avrebbe fatto del suo futuro, ma per ora la compagnia di quei giganti verdi in qualche modo lo rassicurava, nonostante il loro aspetto minaccioso.
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"Mia Signora, lo gnomo ha deciso di rimanere. Non credo sia un problema, Drom ha detto che se ne occuperà lui e che il piccoletto è più che disposto ad imparare a vivere come uno di noi. Mi chiedevo piuttosto se crede che quegli estranei siano effettivamente in grado di eliminare il problema delle carestie"
"Non ti preoccupare, Pen-Ka-Am. Il Grande Spirito li ha scelti per un motivo, il loro compito al di fuori della Palude sarà molto più complesso di quello. Suppongo che Egli abbia deciso di inviarli là per metterli alla prova, sarebbe un problema se non fossero abbastanza abili o se tra di loro si nascondesse una spia nemica. Inoltre portare a termine un incarico per il villaggio aiuterà a convincere i più scettici che loro siano qua per aiutarci. Comunque se la cosa ti preoccupa ti basti sapere che ho già inviato dei cacciatori in zona guidati dal mio discepolo, il Multilancia, ad occuparsi del problema: agli stranieri rimane solo il compito di scacciare gli ultimi spiriti malevoli, i rimasugli di una minaccia già sventata"
La guardia si inchinò: "La sua suprema saggezza supera sempre ogni mia aspettativa".
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S U C C Quest (sospeso)
FantasyOgni personaggio protagonista ha le proprie motivazioni ed i propri obiettivi, che sia ritrovare un parente o uccidere qualcuno, ma si ritroverà coinvolto in qualcosa di molto più grande: città e regni in pericolo minacciate da poteri oscuri e dimen...