Capitolo 16: Liti interne

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Nel tardo pomeriggio raggiunsero il primo segno di civiltà: un capanno, probabilmente di un taglialegna, da cui partiva anche una strada per il villaggio più vicino. L'edificio non sembrava abbandonato, ma non si vedeva nessuno nei paraggi: i ragazzi provarono ad avvicinarsi per bussare, ma prima che giungessero di fronte alla porta, dei loschi figuri si lanciarono fuori dal sottobosco, armati di spade corte.

Il gruppo venne colto di sorpresa, ma reagì prontamente all'assalto ed una volta giunti in corpo a corpo col nemico, tra il fetore e i lembi di pelle decadente che comparivano tra i pezzi di armatura, si resero conto di cosa stessero effettivamente affrontando e del perché avessero attaccato senza preavviso: non che avrebbero comunque avuto modo di indagare, dato che il loro assalto fu fulmineo e ininterrotto finché anche l'ultimo di essi non cadde a terra, dilaniato dagli artigli di Karl.

Non persero molto tempo a preoccuparsi di chi potessero essere quegli zombie in vita, piuttosto il problema era controllare che non avessero già mietuto vittime all'interno dell'abitazione: si avvicinarono dunque alla porta, per verificare le condizioni degli eventuali occupanti... ma la porta era socchiusa e dall'interno fuoriusciva già l'odore di carne in putrefazione. Aprendola l'odore nauseabondo li investì e la fonte si presentò subito di fronte a loro: il cadavere del padrone di casa giaceva proprio davanti all'ingresso. Entrarono uno alla volta per ispezionare il locale ed il corpo e notarono subito però che le sue ferite non erano compatibili con le armi degli zombie.

"Ehi, qua ce n'è un altro!" Aky chiamò gli altri.

Il secondo cadavere sembrava appartenere ad un viaggiatore, per via del suo vestiario ed equipaggiamento tipici di un avventuriero. Lo straniero giaceva a terra di fronte ad un tavolo ingombro di attrezzatura alchemica, appartenuta probabilmente a lui, dato che possedeva anche un formulario ed altre provette legate alla cintura: per terra erano sparsi cocci di vetro, ma nessuna traccia di liquidi magici.

"Strano, molto strano" disse il druido.

"Che c'è, Fearil? Mi sembra chiaro che sia stato lui ad uccidere il padrone di casa" gli rispose Venox, indicando l'arma dell'alchimista, sporca di sangue rappreso.

"Non intendevo quello. Guardate bene questo cadavere e confrontatelo con l'altro: il padrone di casa ha subito delle ferite ben visibili, mentre questo non ne ha alcuna. Inoltre, nonostante l'altro sia già in uno stato di putrefazione piuttosto avanzato, questo qui sembra appena morto, eppure... è gelido, più freddo di un cadavere normale, oserei dire"

"Vuoi forse dire che è morto congelato?"

"Non mi pare possibile, in questa stagione fa piuttosto caldo anche durante la notte"

"Ragazzi, qua ci sono degli appunti" disse Aky, tenendo in mano un foglio di carta.


Appunti per relazione da inviare ai miei "fratelli":

Qualche giorno fa ho incontrato un tale che si fa chiamare "V", un elfo studioso.

Si è avvicinato a me alla locanda del villaggio di Veryne,

attirato dal mio equipaggiamento, e mi ha chiesto aiuto per una ricerca:

non ho avuto molti problemi a prestargli le mie cose, mi sembrava un tipo accorto,

sapevo che avrei riavuto indietro tutto senza danni. Mi ha anche proposto il

frutto del suo lavoro come forma di pagamento, un motivo in più per accettare

Mi diede un primo campione di una sostanza sconosciuta, per cui gli chiesi

se potessi averne di più, pagando: era un'occasione troppo ghiotta per farmi

S U C C  Quest (sospeso)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora