Prologo - Parte 5: Fearil
Silenzio nella radura. Al centro, illuminata dalla luce della luna, una figura solitaria, seduta in meditazione. Il mezzelfo aveva definitivamente messo da parte il suo turbolento passato e stava lasciando che la sua essenza diventasse un tutt'uno con la natura circostante un'ultima volta.
La sua mente guardava al passato... aver perso i genitori in una battuta di caccia fu sicuramente un trauma, tanto che cercò vendetta contro la natura, rischiando la sua stessa vita. Tuttavia la foresta gli aveva offerto l'opportunità di ricominciare e lui la colse: per lunghi anni si addestrò nelle arti druidiche, cercando di tornare a far parte dello spirito della foresta e di essere in comunione con le sue creature. Ci riuscì, diventando un druido a tutti gli effetti ed accettando una discendente della bestia che uccise i suoi genitori come compagna per il viaggio che lo attendeva: ritrovata la pace interiore infatti, voleva fare il possibile per portare la pace ad altre persone, affinché nessuno vivesse il suo stesso trauma. Inoltre non gli sarebbe dispiaciuto trovare l'arco leggendario di cui gli raccontava suo padre e portarglielo sulla tomba, dato che fu il suo più grande rammarico non averlo mai trovato.
Dopo qualche ora si alzò per tornare al rifugio del suo maestro, da cui quel vecchio mezzorco proteggeva la foresta ormai da diversi lustri. Fu proprio lui, Tudurk, a fermarlo durante la caccia al cinghiale che tolse la vita ai suoi genitori e a indicargli la via per ritrovare la pace.
"Hai detto addio alla foresta che ti ha visto rinascere?"
"Sì maestro, sono pronto a partire già domattina. Vuole che le prepari la cena?"
"Oh, non ti preoccupare, ho cucinato io anche per te"
Fearil guardò con una smorfia la zuppa di radici accompagnata da vermi bruciacchiati "N-Non ce n'era bisogno, la ringrazio... è sempre un piacere per me cucinare per entrambi... In più, da domani non avrò più modo di farlo, vorrei offrirle un ultimo assaggio della mia arte"
"Oh, di questo non ti preoccupare. La foresta mi ha concesso di allontanarmi finché non troverai degli amici con cui girare il mondo, per cui viaggeremo qualche giorno insieme"
Il giovane sgranò gli occhi "Ma se dovesse succedere qualcosa?! Dovrebbe rimanere qui, in difesa delle creature della foresta! Non si preoccupi di me, questo luogo è molto più importante!"
L'anziano druido alzò una mano davanti al volto del ragazzo per zittirlo: "Vedi questo anello? Mi lega indissolubilmente alla foresta, se non fosse per questo probabilmente sarei già morto da anni. So bene cosa c'è in gioco e, come vedi, lo è anche la mia stessa vita. Ho preso comunque questa decisione, anche perché per Brandon potrebbe essere un po' più difficile staccarsi dal branco, voglio verificare che tu te ne prenda cura come si deve" ed un irsuto muso suino fece capolino dall'ingresso della tenda:"Sgrunt".
"Sarà meglio che io vada a riposare, domattina dobbiamo svegliarci piuttosto presto...finisci la tua cena e vai a dormire anche te" il vecchio si alzò da terra senza fatica ed uscì dalla tenda.
"Non voglio che qualcuno corra dei pericoli per causa mia, dovessimo incontrare problemi lungo la strada, mi rifiuto di perdere il maestro. Spero che se ne torni a casa presto" il cinghiale nel frattempo si era avvicinato al mezzelfo e lui gli diede la sbobba che Tudurk gli aveva preparato "Ovviamente non mi sognerei di perdere neanche te Brandon, sei una cara amica ed il simbolo della pace tra me e la foresta. Affronteremo qualsiasi pericolo ci si parerà davanti insieme, cucineremo per chiunque abbia bisogno di un assaggio di buona cucina ed aiuteremo le persone a trovare la pace. Insieme, amica mia" con questi pensieri in testa il mezzelfo si ritirò nel suo giaciglio di pelli vicino al fuoco, mentre Brandon gli si accoccolava vicino.
La mattina dopo Fearil venne svegliato bruscamente dal vecchio, che lo scosse malamente: "Dai su giovanotto, il sole è già alto nel cielo, è il momento di mettersi in marcia!"
Era l'alba e Fearil aveva dormito poco, eccitato com'era dall'inizio dal suo viaggio; fece gli ultimi preparativi, si mise lo zaino sulle spalle e, dopo aver spazzolato la sua cinghialotta, raggiunse Tudurk, che stava coccolando la madre di Brandon.
"Viene anche lei con noi?"
"Certo, così Brandon avrà modo di adattarsi per gradi... inoltre questa è una potente guerriera eheh" disse, dando delle pacche sul sederone della scrofa, che era grossa quanto lui.
"Quanto vi allontanerete? Penso che non ci metterò molto ad abituarmi al mondo esterno, ho già viaggiato un poco, anni fa e-"
"Ti ho detto che ti accompagnerò finché ne avrò voglia e non sarò sicuro che tu sia pronto! E adesso cammina, è inutile che ti preoccupi per la foresta, sono io il guardiano e sono ben consapevole di cosa posso o non posso fare. La foresta starà bene anche senza di me per qualche settimana." la voce del vecchio mezzorco era decisa, ma si percepiva comunque una punta di rammarico. Fearil evitò comunque di insistere oltre, concentrandosi piuttosto sul come gestire le scorte di cibo per il viaggio e su come deliziare il palato del suo maestro.
I due viaggiarono per giorni senza una meta ben precisa, ma ebbero modo di discutere a lungo sull'obiettivo del ragazzo: migliorare e condividere la sua passione per la cucina sarebbe stato facile e confidava di essere in grado di aiutare molte persone a trovare la pace, ma per la sua ricerca non aveva indizi concreti.
"Raccontami ancora una volta di quella cosa di tuo padre, ragazzo"
"Uff, te l'ho già detto un sacco di volte, preferirei non parlare troppo dei miei genitori, lo sai"
"Sì sì, scusa, ma qual era il suo obiettivo, che non ricordo? Sai, ormai son vecchio, tendo a dimenticare alcuni dettagli"
Fearil sospirò "Allora... mio padre, prima di diventare cacciatore, aveva intrapreso la vita da avventuriero, alla ricerca di una leggenda: un potente arco che non avrebbe mai mancato un colpo, anche se usato da un principiante... Ma come ti ho detto è solo una leggenda, non credo che esista un'arma così portentosa; comunque, se dovessi sentire qualcosa durante i miei viaggi lo cercherei, in modo tale da portarlo sulla sua tomba"
"Non ti sarebbe più utile tenerlo, per continuare il tuo viaggio? Sarebbe un'arma molto utile"
"Non importa, quell'arco è stata l'aspirazione di una vita per mio padre, non me la sentirei di usarlo al suo posto. E poi sinceramente spero di non averne bisogno"
"Non credi che, qualora l'avesse trovato, lo avrebbe poi lasciato a te? Secondo me sarebbe felice di vederti usarlo"
Fearil rifletté sulle parole del maestro, ma non rispose.
Qualche giorno dopo, mentre il ragazzo stava dando da mangiare ai cinghiali, Tudurk si era allontanato per prendere nuove provviste presso una locanda. Al suo ritorno, però, aveva anche delle notizie: "Il locandiere mi ha detto che ad un paio di giorni di viaggio da qua c'è un gruppo di persone diretto verso la palude a scopo di ricerca, il loro obiettivo sono delle antiche rovine: forse potresti trovare indizi su ciò che cerchi."
"Alla palude, hai detto? Non è da lì che vieni o sbaglio?"
"Sì, ho passato lì buona parte della mia gioventù, è lì che ho sviluppato le mie abilità... ma mi sono allontanato, sia perché la mia natura era diversa dalla loro, sia perché non condividevo alcune loro convinzioni"
"Potrei dunque scoprire qualcosa in più del mio maestro, eventualmente trovando qualcuno di più abile: che ne so, il maestro del maestro o qualche altro discepolo. Potrei scoprire nuove vie dell'arte druidica!" "Dove dobbiamo andare, per incontrare queste persone?"
"Ha detto di proseguire verso il villaggio di Feygroove, una volta lì potremo trovare qualcuno in grado di darci altre indicazioni"
"Beh allora, che aspettiamo? Potrei offrirmi come cuoco per la spedizione! Chissà che genere di scorte alimentari avranno..." Fearil era palesemente entusiasta all'idea e questo rese Tudurk di buon umore, anche se sapeva che per lui era quasi tempo di tornare a casa e di dirgli addio.
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S U C C Quest (sospeso)
FantasiaOgni personaggio protagonista ha le proprie motivazioni ed i propri obiettivi, che sia ritrovare un parente o uccidere qualcuno, ma si ritroverà coinvolto in qualcosa di molto più grande: città e regni in pericolo minacciate da poteri oscuri e dimen...