"Ehi Zarzuket, che c'è? Non hai una bella cera" si incuriosì Kosmo
"E' stata una notte difficile e percepisco un'atmosfera nefasta da quando ci siam svegliati, preferirei cambiare aria per un po' " rispose lo gnomo dai capelli azzurri
"Beh, potresti tornare con me... quegli orchi sono rozzi, ma non sembra che vogliano mangiarci. E poi sarà bello continuare a suonare in compagnia"
"Orchi? Li avete già incontrati? E dici che dovrei seguirti con loro nelle profondità della palude?" "Adesso che me ne parla, quel sogno che mi tormenta, ma che non riesco a ricordare, mi dà sensazioni positive su quel postaccio... chissà cosa nasconde quella palude" rispose dubbioso
"Potremmo farceli amici, con la nostra musica" insistette Kosmo
"Perché no? In fondo questi stivali alti e scomodi li ho presi apposta per camminare nel fango. Dammi un attimo e ti raggiungo" lo gnomo recuperò i suoi effetti personali ed andò a salutare Ezekiel, che non gli prestò comunque troppa attenzione, talmente era immerso negli esperimenti con le muffe trovate nelle rovine.
"Ok ragazzo, possiamo andare" e fu così che lo gnomo ed il mezzelfo si misero in marcia per ricongiungersi col resto del gruppo."Oh ecco fuscello arrivare, ma portare altro piccoletto blu con lui" Az-Var era di guardia.
"Mi scusi signor orco, ma il mio amico voleva venire con me per allietare il viaggio con la nostra musica: le daremo una dimostrazione questa sera stessa"
"Ehm, buongiorno, il mio nome è Zarzuket"
"Sì sì, adesso basta piccoletti, noi andare. Già perso troppo tempo" e gli orchi iniziarono a spingere il gruppo sempre più in profondità nella palude: Karl guardò male l'orco che lo toccò, ma poi si incamminò senza contestare.
"Psst! Ehi, Kosmo! Siam sicuri che non ci vogliano mangiare per cena?"
"No, non credo proprio, non sembrano malvagi"
"Spero che il mio istinto non si sbagli, la Tramite aveva detto che avremmo trovato le persone sotto la protezione del Grande Spirito, spero siano questi tizi... Però che cazzo, da quando dobbiamo preoccuparci per una lucertola? Mbah, non sono di certo io a dover interpretare gli ordini del dio" Az-Var continuava a guardare i suoi prigionieri, ma la sua mente semplice non era in grado di comprendere piani così grandi, si limitava dunque ad eseguire gli ordini.
--nota: gli orchi faticano a parlare la lingua comune, ma nei loro pensieri e mentre utilizzano la propria lingua si esprimono normalmente--Nelle due giornate successive il gruppo si mosse in rigoroso silenzio nel territorio acquitrinoso, guidati dalle esperte guide orchesche lontano dai pericoli nascosti nell'alta vegetazione e nell'acqua bassa e fangosa; la sera i bardi han provato a cantare per i loro rapitori, ma il gesto non è stato gradito granché e furono costretti a smettere dietro minacce. Karl continuava a guardare palesemente storto gli orchi, alimentando il clima di tensione; Fearil era invece curioso di conoscere in modo approfondito quella razza, ma evitò di insistere eccessivamente: gli orchi non erano molto disposti al dialogo, sia perché non interessati a scambi culturali, sia perché era per loro difficile esprimersi usando la lingua comune: erano però interessati alla sua cucina. Dato che le scorte di carne di rana bastavano per tutti, il druido ne approfittò per preparare qualcosa di gustoso che non aveva mai provato, anche per rendere onore a quelle povere bestie massacrate altrimenti senza motivo.
"Questo contrattempo mi farà perdere tempo. Spero di trovare ancora la spedizione una volta tornati, in modo tale da raggiungere la capitale il prima possibile e portare a termine il contratto" pensava Venox, seppur non dimostrasse particolare disagio agli altri.
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S U C C Quest (sospeso)
FantasyOgni personaggio protagonista ha le proprie motivazioni ed i propri obiettivi, che sia ritrovare un parente o uccidere qualcuno, ma si ritroverà coinvolto in qualcosa di molto più grande: città e regni in pericolo minacciate da poteri oscuri e dimen...