Capitolo 12: Nel frattempo...

6 1 0
                                    

 "Ci stiamo lasciando Nilou alle spalle, finalmente siam quasi alla capitale" V stava cavalcando al fianco di Allastir, che teneva Kerm sulla sella seduto davanti a sé.
"Sei sicuro che si sia tranquillizzato? Non devo usare l'anello?" il mago cercava di usare l'artefatto il meno possibile non conoscendone appieno i poteri, ma mantenere il controllo del cucciolo era troppo importante.

"Non ti preoccupare, ormai siamo amici io e il ragazzo. Non è vero Kerm? Siamo amici?" pose le domande al cucciolo parlando in modo un po' stentato nella lingua dei lucertoloidi.
Il piccolo rispose annuendo timidamente, ma era chiaro che non fosse a proprio agio in presenza dell'elfo.

"Bene. Una volta giunti al nascondiglio, dovremo fare i bagagli: tu ti occuperai di trovarci una nuova base in città, mentre io penso che dovrò tornare a fare rapporto ai miei superiori"

"Gli egregi maestri dell'accademia delle arti magiche, situata nelle profondità della foresta degli elfi?" Allastir aveva una sguardo di ammirazione e ardente desiderio

"Quella dove solo i più talentuosi hanno la possibilità di andare, privilegio già poco comune tra la mia razza, figurati per la tua. Io non ci spererei troppo di vederla se fossi in te, è inutile che mi fai quella faccia" rispose freddamente l'elfo "Come se fosse vero: quei lunatici dell'accademia non sanno far altro che ricercare conoscenze magiche per scoprire fin dove la magia arcana possa spingersi nel plasmare il mondo. Non hanno veri scopi nella vita, se non la ricerca fine a sé stessa e sono ciechi ad altre forme di conoscenza o potere: ciò che sto cercando io riguarda epoche buie ormai dimenticate, cose che non si sognano neanche, quei babbei. E so già come ho intenzione di usare tale conoscenza..."

"Magari un giorno condivideremo le nostre scoperte col mondo, allora ti accompagnerei all'accademia di Euste... quella sicuramente avrà le porte aperte, per uno studioso come te" V continuava a costruire le sue menzogne

"Ne ho sentito parlare, ma non ci sono mai andato. Il viaggio sarebbe molto lungo, mentre il teletrasporto costerebbe troppo per le mie tasche, temo"

"Beh con un lasciapassare la cosa si risolverebbe facilmente: la gilda che gestisce i portali riconosce le istituzioni dei vari regni, per cui accetta casi di trasporti gratuiti"

Kerm guardava i due senza capire una parola, così Allastir gli diede due pacche gentili sulla testa per confortarlo, mentre sognava ad occhi aperti le meraviglie della grande accademia.

"Per quanto riguarda il nuovo rifugio, prendilo a nome tuo: io son comunque uno straniero e anche un mago, non sarebbe semplice spiegare il motivo del mio trasloco in città. Ti procurerò un paio di mercenari per aiutarti a trasportare le cose e per eventuale protezione dai malintenzionati"

"Dopo quanto dovresti tornare?"

"Non ne ho idea, potrei fermarmi a compiere altri esperimenti sfruttando le scorte di sangue prese dal cucciolo e l'attrezzatura a disposizione, una volta a casa. Ti farò sapere se dovessi metterci troppo o se dovessi aver bisogno di altre scorte. Tu rimani in città e prenditi cura di lui"

"Lo tratterò come se fosse mio figlio!" Allastir vedeva nel suo compito una sorta di redenzione dal non essersi potuto prendere cura dei suoi figli, deceduti nell'incendio di molti anni prima, un evento che ancora lo tormentava: quel giorno perse l'amore della sua vita e i due pargoli avuti con lei, inoltre il dolore era acuito dal fatto che le cose in quel periodo non stessero andando benissimo in casa a causa del suo lavoro. Ed ora il lavoro era l'unica cosa che gli rimaneva.

Nei giorni successivi giunsero in città e iniziarono i preparativi, cercando di non dare troppo nell'occhio.

"Allastir!" chiamò V

"Sì, sono qui!"

"Hai finito di prelevare le nostre scorte dal seminterrato?"

"Sì sì, ti sto portando l'ultima borsa di attrezzatura" l'uomo stava arrancando lungo le scale.

"Fai attenzione a dove metti i piedi, ho già attivato le trappole per quella stupida strega ficcanaso"

"Ma le guardie han detto che non si fa vedere da giorni"

"Vero. Potrebbe essere partita sulle nostre tracce, dato che non c'eravamo, ma non si sa mai. Occhio a quello scalino, non ho voglia di venirti a prendere in fondo alle scale"

"Sei sicuro di non avere esagerato? Potrebbe anche morirci là dentro, se dovesse riuscire ad entrare..."

"Non mi interessa, impara a badare agli affaracci suoi. Ora, hai già fatto richiesta per ottenere un alloggio in città?"

"Sì ma il nostro budget si sta esaurendo, non so se mi basteranno i soldi"

"Prendi questi, intanto non ne avrò bisogno nel luogo in cui sto andando" disse l'elfo, porgendogli i soldi ricevuti dall'alchimista: "Dovrebbero bastare".

Allastir prese la borsa di monete, porgendo il borsone in cambio.

"Allora direi che siamo a posto, ti farò avere mie notizie nel caso in cui dovessi assentarmi più a lungo di quanto concordato." disse V chiudendo lo sportello segreto che conduce al sotterraneo.
"E' stato un piacere lavorare con lei signor Miller, spero che la nostra collaborazione vada avanti ancora a lungo: si prenda cura del cucciolo e compia pure gli studi e gli esperimenti che vuole utilizzando quel che le ho lasciato, provvederò costantemente a rifornire la sua scorta di denaro" disse con tono particolarmente professionale.

"Non posso dire di approvare sempre i suoi metodi, ma riconosco il suo valore come studioso e la ringrazio di avermi accolto quando non sapevo dove andare. Arrivederci, signor Vilander."

"Arrivederci, Allastir. Il portale per il regno elfico mi attende"

S U C C  Quest (sospeso)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora