Mi fido di te!

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Eccomi qui, ancora nel Sacro Tempio delle Umiliazioni. Claudio è riuscito a convincermi; mi ha praticamente pregata di non lasciarlo solo e io ho deciso di fidarmi nuovamente di lui. Le cose tra noi hanno ripreso a girare per il verso giusto, no, non abbiamo ancora reso pubblica la nostra storia e questo, ancora, ci fa litigare ma, quando siamo da soli, viviamo dei momenti magici e indimenticabili.

Praticamente, passo tutte le notti a casa sua. Facciamo l'amore fino a sfinirci e la mattina faccio veramente fatica ad alzarmi dal letto ed essere lucida. Lara e Paolone sono al settimo cielo perché sono rimasta con loro; ho fatto soffrire anche loro che sono i miei migliori amici e non lo meritavano affatto. Ultimamente anche con Scanner le cose sono migliorate, si sta inserendo nel nostro gruppo e questo, in fondo, mi fa piacere.

Il Supremo, sembra essere soddisfatto di me, l'unica che ancora mi da filo da torcere è lei ... si, proprio lei ... quella che può essere definita lo spauracchio di tutti gli studenti di medicina legale ... Valeria Boschi, meglio conosciuta come la Wally.

Mi assegna ricerche assurde su temi pressoché sconosciuti. Spesso non so dove reperire le informazioni ma evito di rivolgermi a CC perché quella strega si accorgerebbe che sono stata aiutata proprio per l'impossibilità dei temi trattati. Come se non bastasse, sto studiando sodo per gli esami che dovrò affrontare e ho veramente pochissimo tempo per dedicarmi alla mia amica Silvia (ora vive a Milano ma telefonicamente ci sentiamo molto spesso) o alla mia nonnina. Non vado a trovarla da un po' e la cosa mi pesa molto.

Nell'ultimo periodo c'è una novità in procura, è arrivato un nuovo PM – Sergio Einardi – ma non so perché a CC non sta molto simpatico. Mi dice che è uno stronzo e che devo stare lontana da lui perché non c'è da fidarsi. A me sembra molto gentile, mi riempie di complimenti e apprezza il mio lavoro ma questo manda terribilmente in bestia CC ed è capitato più volte che abbiamo litigato furiosamente per questo.

Ieri è stata una di quelle volte. Eravamo a casa sua e, non appena il discorso è caduto sul nuovo PM, credo che le urla di Claudio siano risuonate per tutto il palazzo. L'ho lasciato solo e me ne sono tornata a casa mia. Da allora non mi ha più chiamata né cercata e stamattina ancora non l'ho visto in Istituto. Lara mi ha detto che è arrivato molto presto stamattina ma che non ha mai messo piede fuori dal suo ufficio. Deve essere ancora furioso. Vorrei andare da lui e abbracciarlo forte ma non posso, non posso essere sempre io quella che fa il primo passo quando litighiamo. Sa che sono qui, se vuole vedermi verrà a cercarmi.

Non faccio in tempo a finire di formulare il mio pensiero che sento ...

"Allevi, ti aspetto nel mio ufficio. SUBITO!" – mi ordina.

Non so se essere contenta o se temere una delle sue solite sfuriate perché mi ha chiamata Allevi e non Alice o Sacrofano come fa sempre. Ho quasi paura a lasciare la sala specializzandi ma se non voglio farlo arrabbiare sul serio mi conviene andare a vedere cosa vuole. Busso timidamente e lui subito mi fa entrare e mi ordina di chiudere la porta. Comincio veramente a pensare che non sarà un incontro piacevole questo, perché quando si preoccupa di chiudere la porta non vuole essere disturbato ... veramente mi viene in mente anche un altro motivo che lo spinge a chiudere la porta del suo ufficio ma, stavolta, sicuramente non sarà così.

"Volevi dirmi qualcosa?" – gli chiedo più per rompere il ghiaccio che per altri motivi.

Lui mi guarda intensamente negli occhi imbarazzandomi in una maniera spaventosa, sembra che mi stia spogliando con gli occhi e mi stia possedendo con lo sguardo, si avvicina a me, mi prende il viso tra le mani e mi bacia. È un bacio passionale, carico di emozioni, sento la sua lingua muoversi freneticamente all'interno della mia bocca, cerca la mia lingua, la sfiora, l'accarezza. Non posso resistergli, ricambio quel bacio con altrettanta passione facendo intrecciare la mia lingua alla sua e scatenando un vortice di sensazioni in entrambi. 

Le sue mani si muovono indisturbate sul mio corpo, credo che vorrebbe andare oltre perché si stacca da me e si sta dirigendo verso la porta dello studio quando qualcuno bussa.

CC rotea gli occhi e sbuffa sonoramente.

"Avanti!"

Ci ritroviamo di fronte nientemeno che la Wally. Sono finita. Questa donna mi odia e trovarmi qui, per lei, significa che sto perdendo tempo.

"Allevi, come al solito non è alla sua postazione" – mi riprende con acidità.

"Stavo andando via, professoressa".

La strega mi guarda schifata, non crede ad una parola di quello che le ho detto. Per lei sono un ornamento dell'Istituto, se potesse mi sbatterebbe fuori a calci. Lo disse chiaramente al Supremo che non doveva lasciarsi scappare l'occasione di mandarmi via.

"Valeria" – interviene CC in mia difesa – "ho chiamato io la dottoressa, avevo bisogno di sapere a che punto era con i documenti per la perizia che stiamo preparando".

La Wally non è stupida, ha capito perfettamente che non è vero quello che le ha detto Claudio, specialmente quando lui, rivolto a me ...

"Riprendiamo il discorso più tardi, dottoressa Allevi".

Esco dalla stanza di CC e me ne vado in laboratorio. Lì c'è il professor Anceschi, lavoro molto bene con lui. Lo considero come un padre e lui mi aiuta a capire quello che non mi è chiaro e mi fa partecipare attivamente alle analisi anche se non ne ho ancora la completa competenza.

"Professore, sono pronte le analisi per la perizia che sta completando Claudio?"

"Si, Alice, guarda, dai un'occhiata anche tu" e mi fa analizzare il vetrino che si trova ancora sotto il microscopio.

"Ma sono maitotossine?" – dico non appena osservo il preparato.

"Si, probabilmente si tratta di Sassitossina. Causa avvelenamento dopo aver consumato molluschi contaminati. In breve tempo porta alla morte per insufficienza cardiaca"

"Beh, dall'autopsia è emerso che la morte è avvenuta per arresto cardiocircolatorio causato da un probabile avvelenamento. Questi risultati lo confermano. Giusto?"

"Giusto, Alice. Molto bene. Sai, credo che tu abbia preso la decisione giusta. Sarebbe stata una grave perdita per il nostro Istituto se te ne fossi andata".

Adoro Anceschi. Quando volevo che Claudio non fosse più il mio professore avevo pensato di chiedere a lui ma quel malefico ha convinto il Supremo a non assecondarmi e, in fondo, ha fatto bene. Almeno posso godere della sua compagnia sempre ... a casa ... e qui.

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