Sono Alice Allevi, la regina della sfiga

482 18 1
                                    


Ecco, quando sembra che tutto vada per il verso giusto arrivano sempre grosse nuvole all'orizzonte.

Sono Alice Allevi, la regina della sfiga.

Siamo rientrati dal weekend in Toscana, Claudio, come mi aveva promesso, mi ha portato da Stella, a volte ne ho bisogno e anche lui. Anche se non me lo fa vedere, soffre anche lui per la perdita di quella bambina, la nostra bambina, arrivata quando né io né lui ce lo saremmo aspettati. 

È stato un weekend bellissimo, ci siamo rilassati, abbiamo dimenticato tutto quello che era successo con i miei genitori, abbiamo pensato solo a noi due, abbiamo fatto l'amore nel nostro posto, nella stanza che ci ha visti insieme per la prima volta ed è stato bellissimo, è stato come rivivere un sogno.

Ma torniamo alla realtà che, purtroppo, spesso è diversa dai sogni.

Claudio mi ha promesso che oggi saremmo andati a pranzo insieme, è un po' che non lo facevamo. È sempre impegnato tra lezioni ed esercitazioni, invece, oggi si è ritagliato uno spazio solo per noi due. Sono le 13 e ancora non lo vedo comparire così decido di salire nel suo studio per andare a chiamarlo. Apro la porta, come al solito senza bussare, e quello che vedo mi fa gelare il sangue nelle vene. Claudio è abbracciato ad una donna, una splendida donna dai capelli lunghi, biondi, un corpo da modella e un sorriso che farebbe perdere la testa a chiunque. Sono molto intimi e si percepisce a distanza, si guardano, si sorridono e neanche si accorgono della mia presenza. 

Decido di tornarmene nella sala specializzandi, non ho più fame. Voglio proprio vedere cosa sarà capace di inventarsi. Lascio la porta aperta e lo vedo passare insieme a quella donna ... stanno uscendo ... sicuramente andranno a pranzo insieme e ... no, no Alice andranno solo a pranzo, vedrai Claudio non può farti una cosa del genere.

Passa tutto il pomeriggio, l'ansia e la curiosità mi stanno divorando. Quando arriva Claudio a chiamarmi, non faccio cenno al pranzo saltato e al fatto di averlo visto insieme ad un'altra. Voglio vedere se ha il coraggio di dirmi qualcosa.

Andiamo a casa, ceniamo e dopo cena partono gli attacchi di CC, si avvicina, comincia a lasciarmi dei baci sul collo ma io mi allontano. Non riesco a fingere di non aver visto.

"Che ti succede Alice?"

"Niente, non mi va. Sono stanca. Vado a dormire".

Lo lascio sul divano e, a malincuore, mi dirigo in camera da letto. Quando lui viene a dormire io neanche lo sento. Credo di essermi addormentata presto o lui è venuto a letto tardi.

Il mattino seguente mi sveglia con un bacio, forse ha intenzione di iniziare la giornata nel suo modo preferito ma, stavolta, non gliela do vinta.

"Alice, si può sapere che succede? Ieri sera mi hai liquidato dicendo di essere stanca e stamattina? Che hai stamattina?"

"Che ho? Claudio, non devi dirmi niente?" – gli chiedo alzando leggermente il tono di voce.

"Che dovrei dirti, sentiamo?"

Ma questo è scemo per davvero? Sa benissimo di cosa parlo eppure finge di cadere dalle nuvole.

"Ah non devi dirmi niente. Bene, molto bene dottor Conforti, vedo che siamo tornati ad essere misteriosi. Vedo che tutto quello che abbiamo vissuto insieme non ti ha fatto cambiare neanche un po'. Complimenti!"

Vedo Claudio che comincia ad innervosirsi e ho come l'impressione che non stia capendo quello che gli sto dicendo allora decido di chiederglielo direttamente.

"Chi era quella?"

"Quella chi? Alice, ti prego, parla chiaro"

"Quella che stavi abbracciando ieri nel tuo studio. Chi era? Hai dimenticato perfino di avermi invitata a pranzo fuori. Deve essere una persona molto importante per te"

"Cazzo, il pranzo. Perdonami amore ..." – ma lo fermo immediatamente.

"Amore? Non ti permettere mai più di chiamarmi amore perché tu non sai neanche cosa sia l'amore. Sei uno stronzo, come al solito ti sei preso gioco di me e io ci sono cascata"

"Alice, ti prego, non saltare a conclusioni affrettate. La ragazza che hai visto con me è mia cugina Letizia. Non ci vedevamo da anni. È tornata a Roma per motivi di lavoro, è un avvocato. Sta seguendo un caso complicato. Vive a Milano. Se non ci credi la chiamo ora e ti faccio parlare con lei"

"E perché non me lo hai detto ieri sera?"

"Perché mi è proprio passato di mente e poi volevo passare una bella seratina con te"

Mi guarda con aria provocante. Sono le 7 del mattino ma lui è già bello sveglio e pronto per iniziare la giornata. Si avvicina a me, ha capito che le mie difese stanno cadendo, inizia a baciarmi le labbra; sono piccoli teneri baci che presto, molto presto lasciano spazio a qualcosa di più intimo e profondo non appena la sua lingua può insinuarsi all'interno della mia bocca.

Mi sento completamente in balia dei suoi baci e delle sue mani che mi toccano dappertutto. Claudio subito si sistema sopra di me e facciamo l'amore recuperando il tempo che abbiamo inutilmente perso la sera precedente. Ora mi sento veramente bene e sono pronta ad affrontare la nuova giornata di lavoro.

FUNZIONIAMO E POI ...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora