Come tutte le sere da due settimane a questa parte mi preparo a raggiungere il castello fatato dove mi aspetta il mio principe. Esco dall'Istituto e raggiungo casa mia, o forse dovrei dire casa di Cordelia perché praticamente non ci vivo più, per recuperare un cambio per l'indomani mattina. Spero di non trovare Cordelia in casa perché sarebbe più semplice lasciarle un biglietto e, invece, la sfiga mi perseguita e, appena entro in casa, la trovo sul divano a guardare la TV.
"Dormi fuori anche stanotte?" – mi chiede non appena mi vede uscire dalla camera con il solito borsone in cui ho riposto il cambio per domani e i miei effetti personali.
Annuisco senza proferire parola.
"Prima o poi dovrai dirmi chi è quest'uomo misterioso. Ho capito che con Arthur è finita per sempre, quindi non farti problemi, Alice, puoi dirmi chi è" – mi incita a parlare e io vorrei farlo, vorrei rivelarle chi è l'uomo del mistero ma non posso. Se Claudio lo sapesse mi incenerirebbe all'istante.
"E' un uomo molto riservato e per ora abbiamo deciso di non rendere pubblica la nostra storia ma appena potrò, sarai la prima a sapere" – e le lascio un bacio sulla guancia prima di lasciarmi la porta alle spalle.
Arrivo sotto casa di CC, ovviamente, sono in ritardo; salgo le scale per giungere al suo appartamento (per la cronaca, un attico senza ascensore), suono il campanello e me lo ritrovo davanti bello come non mi stancherò mai di ripetere che è. Indossa i pantaloni di una tuta e una t-shirt bianca; è una visione celestiale per me e credo di non riuscire a mascherare il mio stupore.
"Alla buon'ora Allevi, ti sei imbambolata per caso? Entra su!" mi dice con il suo solito sarcasmo il medico legale più affascinante di tutta Roma; io oserei dire di tutta la penisola.
"Come mai questo ritardo, Cappuccetto Rosso?"
"Beh, sai Claudio è difficile inventare ogni giorno una scusa nuova per giustificare il fatto che non dormi a casa tua!" – gli rispondo sperando di smuoverlo un po' dalla sua posizione ma senza ottenere ciò in cui speravo.
"E tu non inventare scuse. Esci e basta. Senza dare spiegazioni".
Non appena chiude la porta d'ingresso mi fa depositare quello che ha tutta l'aria di essere il bagaglio preparato per una vacanza e mi bacia; uno di quei baci a cui ancora non ho imparato a resistere e a cui non so proprio dire di no. È una sensazione terribilmente eccitante quella che provo quando le sue labbra sono incollate alle mie o si poggiano con desiderio sul mio collo su cui lasciano una scia infinita di baci tutt'altro che innocenti.
Mi stava aspettando, ha già preparato la cena e subito dopo aver cenato mi ricorda che devo mettermi al lavoro per terminare la ricerca per la Wally. Sembra strano ma è la prima volta da quando abbiamo iniziato questa strana relazione che ancora non siamo finiti a letto a fare l'amore. Ho con me il mio pc, non mi sentirei a mio agio ad usare il suo, ma per quanto riguarda le fonti a cui attingere per la mia ricerca, CC mi mette a disposizione tutta una serie di volumi dai quali posso estrapolare le informazioni di cui ho bisogno. Voglio proprio vedere se quella strega avrà da ridire anche stavolta.
Sto lavorando in salone mentre lui si è seduto sul divano, con un bicchiere di scotch tra le mani, a guardare la TV. Ad un certo punto credo che si sia addormentato perché non l'ho più visto muoversi; avrei voluto raggiungerlo ma mi rendo conto che se, stavolta, non consegno la ricerca per tempo, la Wally mi farà fuori e io, ora, proprio ora non ho nessuna intenzione di farmi cacciare. Ad un certo punto sento una carezza leggera che mi fa ridestare perché, inevitabilmente, mentre lavoravo sono caduta tra le braccia di Morfeo.
"Alice, Alice svegliati, sono le 3. Vieni a dormire, finirai domani" – mi sussurra il mio principe con una delicatezza che quasi mai ho notato in lui.
"No, devo finire, la Wally mi caccerà se non consegno entro domani e devo ancora rileggere tutto e correggere alcune cose. Tu vai, io ti raggiungo appena finisco".
"Dai, su dottoressa Allevi, non fare i capricci, stai morendo di sonno e così non combinerai un bel niente. Andiamo di la, abbiamo bisogno di dormire tutti e due".
Vuole dormire, incredibile ma vero. Per la prima volta mi sta invitando nel suo letto per dormire. E no, dottor Conforti, non puoi fare così. Solo perché sei tu quello stanco non significa che lo sia anch'io.
"Vuoi andare a dormire? E le cosacce che mi avevi promesso stamattina se avessi lavorato seriamente?" – gli dico guardandolo negli occhi per provocare una sua reazione. Reazione che, naturalmente, non si fa attendere perché neanche il tempo di finire la frase e già mi ritrovo con la sua lingua in bocca che cerca di rincorrere freneticamente la mia e la sua mano sotto la mia maglietta.
In un batter d'occhio ci ritroviamo in camera da letto, nudi, con lui disteso su di me e che senza ancora aver fatto nulla di particolare mi ha già fatta eccitare da morire tanto che ansimando lo prego di fare il prima possibile perché non ce la faccio a resistere. Lui sembra non darmi ascolto, si sta dedicando sapientemente alla preparazione di quello che sarà un amplesso favoloso (come sempre del resto) e allora io, facendo leva su tutte le mie forze, ribalto immediatamente le posizioni e mi sistemo a cavalcioni su di lui. È bellissimo vedere i suoi occhi accesi dal desiderio e dall'eccitazione che cresce man mano che comincio a muovermi su di lui dopo averlo accompagnato dentro di me.
Dopo circa un'ora che abbiamo passato ad amarci e a coccolarci, finalmente, rilassati, ci addormentiamo aspettando il suono della sveglia. Vorrei che domani non arrivasse così velocemente per poter godere di questo caldo abbraccio che mi sta riservando il mio principe dopo avermi fatto raggiungere l'estasi; purtroppo il risveglio sarà traumatico perché come tutte le mattine mi urlerà di muovermi e di non fare tardi ma, in questo, momento non mi importa (o forse mi importa ma va bene così), mi importa solo che lui mi tenga stretta a sé come se mi amasse.
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FUNZIONIAMO E POI ...
FanficCiao a tutte, qualcuna di voi già mi conosce per aver letto la mia storia "Alice e Claudio un amore indissolubile". Questa volta ho voluto immaginare cosa possa essere successo tra Alice e Claudio dopo quel "funzioniamo" che lui aveva pronunciato i...