"E lui cosa ha detto?" – mi chiede nonna Amalia non appena le dico che sono incinta.
"Cosa vuoi che abbia detto, nonna. Sicuramente non ha fatto i salti di gioia, ma devo dire che mi ha sorpresa parecchio. Dice che affronteremo tutto insieme e che ora dovremo rendere pubblica la nostra storia per evitare pettegolezzi e per fare in modo che non mi vengano assegnati compiti pericolosi per me o per il bambino".
"Beh, tesoro, devi ammettere che il dottorino ha reagito bene!"
"Si, diciamo di si. Mi aspettavo di essere riempita di insulti e, invece, dopo un iniziale silenzio che mi ha fatto temere il peggio è stato molto dolce. Mi ha abbracciata e mi ha detto che affronteremo la gravidanza, e tutto quello che verrà in seguito, insieme ... non lo so nonna ... ho paura ... paura che possa rimangiarsi tutto o che qualcosa non vada per il verso giusto"
"Piccolina, non devi essere così pessimista. Il dottorino ha detto che ti starà vicino e tu gli devi dare fiducia"
"Nonna, ora ti lascio. Ho un po' di lavoro da fare"
Saluto nonna Amalia e mi fermo a riflettere sulle sue parole, devo fidarmi di Claudio, delle sue promesse, devo credere che non mi lascerà sola in questo momento, devo credere che andrà tutto bene. Sono assorta in questi miei pensieri quando ...
"Allevi" – eccola che viene a darmi il tormento.
"Professoressa, mi dica"
"Allevi, ora non avrà più scuse per non consegnare in tempo i compiti che le affido"
Fingo di non aver capito ma credo che Claudio abbia già parlato con la Wally e l'abbia messa al corrente; non so se sia meglio o peggio ma almeno non potrà farmi eseguire lavori pesanti visto che i primi mesi di gravidanza sono i più delicati.
"Professoressa, sto lavorando alla ricerca che mi aveva assegnato e sono a buon punto. Dovrei riuscire a consegnare entro domani"
"Me lo auguro Allevi, visto che ora non potrà essere operativa sul campo, almeno si dia da fare con lo studio perché temo che tra qualche mese non avrà tempo neanche per quello"
La strega si allontana dopo avermi sputato addosso tutto il suo veleno. Lara, che ha ascoltato ogni cosa, non perde occasione per indagare ...
"Alice, che succede? Devi dirmi qualcosa? Che intendeva la Wally quando diceva che non puoi lavorare sul campo?"
Non le rispondo, non ho intenzione di soddisfare la sua curiosità anche se so che potrò nasconderle per poco la mia gravidanza visto che nonna lo sa già e sicuramente lo avrà detto a Marco e, di conseguenza, Marco lo dirà a Lara e allora tutto l'Istituto, compresi i cadaveri stipati nelle celle frigorifere, saranno al corrente del fatto che tra poco più di 7 mesi avrò un bambino nientemeno che da Claudio Conforti in persona.
"Alice? Allora?" – mi incalza con insistenza Lara.
Sbuffo ma decido che non posso più tacere. Sono felice per questo bambino che sta arrivando. Sono felice che CC abbia preso abbastanza bene la notizia. Sono felice che abbia, finalmente, deciso di parlare con qualcuno di noi anche se "costretto" dalle circostanze.
"Sono incinta, Lara"
Lara sgrana gli occhi, forse crede di non aver capito bene quello che le ho appena detto.
"In ... incinta?" – balbetta prima di chiedermi tutto quello che le interessa – "è di Conforti? E lui come l'ha presa? E la Wally? Chi le ha detto che sei incinta?"
"Lara ... Lara, frena" – le dico quando capisco che le domande escono dalla sua bocca come un fiume in piena. Lara mi guarda con aria interrogativa e non posso fare altro che rispondere.
"Si Lara, il bambino è di Claudio"
"E lui? Come l'ha presa?" – mi chiede temendo una reazione non buona da parte di CC.
"Diciamo che l'ha presa abbastanza bene. In un primo momento era smarrito ma poi mi ha detto che mi starà vicino. È stato lui ad informare la Wally, non vuole che possa assegnarmi compiti che, per il mio stato, non posso portare a termine"
Lara è molto contenta ma ora sono certa che Marco saprà all'istante che sta per diventare zio. Mi sono rimessa al lavoro, ho detto alla Wally che domani consegnerò la ricerca e non posso tirarmi indietro. Lara e Paolone sono usciti per un sopralluogo insieme a Beatrice e io sono sola nella mia stanza. Alzo un attimo gli occhi e vedo Claudio che mi sta osservando; è appoggiato allo stipite della porta e mi guarda con dolcezza, non so cosa fare, riesco solo a sorridergli. Si avvicina a me pian piano, si china e mi bacia teneramente.
"Come state?"
È la prima volta che usa il plurale rivolgendosi a me. Forse si sta abituando all'idea che dentro di me vive anche suo figlio e, io, non posso fare altro che sorridergli e fiondarmi sulle sue labbra per baciarlo con passione.
"Stiamo bene" – gli dico, con gli occhi che sorridono più delle mie labbra – "è passata la Boschi prima"
"Lo so, le ho parlato. Le ho detto di noi e del bambino. Spero che ti lasci in pace"
Gli sorrido e sento che i miei occhi si stanno inumidendo, lui se ne accorge e mi accarezza le guance dopo aver preso il mio viso tra le mani.
"Ehi, Alice ... stai tranquilla, ok? Valeria non ti darà fastidio. Non glielo permetterò"
Mi alzo dalla poltroncina su cui ero seduta e mi rifugio tra le sue braccia che mi avvolgono in un caldo abbraccio che mi fa dimenticare tutte le preoccupazioni che la Wally può suscitare in me.
STAI LEGGENDO
FUNZIONIAMO E POI ...
FanfictionCiao a tutte, qualcuna di voi già mi conosce per aver letto la mia storia "Alice e Claudio un amore indissolubile". Questa volta ho voluto immaginare cosa possa essere successo tra Alice e Claudio dopo quel "funzioniamo" che lui aveva pronunciato i...