Claudio, mi spieghi questa storia della Francia?

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"Claudio, mi spieghi questa storia della Francia?" – chiedo irrompendo come una furia nello studio di CC.

"E tu che ne sai? Stavi origliando?"

"Non stavo origliando, ero venuta a portarti i risultati delle analisi che io e Anceschi abbiamo svolto sui campioni prelevati durante l'autopsia ed ho sentito poche parole confuse ... mi spieghi che sta succedendo?"

Claudio mi chiede di chiudere la porta perché vuole spiegarmi per bene la conversazione che ha avuto con la Direttrice. Non so se preoccuparmi o essere semplicemente arrabbiata. Non so neanche se quello che deve dirmi mi piacerà o meno ma non posso fare altro che ascoltarlo.

"Allora?"

"Allora si tratta di un progetto di ricerca che il nostro Istituto porterà avanti con l'Università di Parigi. È un progetto della durata di 6 mesi e la Manes mi ha chiesto di occuparmene in prima persona"

No, non può essere, stavamo parlando di matrimonio e ora starà per 6 mesi lontano da me e da Roma. Forse devo smettere di illudermi, con Claudio non riuscirò mai a costruire nulla che vada al di la di una relazione basata sulla fisicità e sul momento. Lui è troppo ambizioso e non rinuncerebbe mai ad un'occasione come quella che gli sta offrendo la Manes.

"E tu hai accettato? Andrai a Parigi per 6 mesi? E noi? Il nostro matrimonio?"

Claudio mi guarda divertito, io, invece, avrei voglia di prenderlo a schiaffi.

"Frena, frena, mia piccola Sacrofano. Chi ti ha detto che devo andare a Parigi? E chi ti ha detto che non possiamo sposarci?"

"Claudio sono 6 mesi, altri 6 mesi lontani uno dall'altra. Credi, veramente, che resisteremo anche questa volta?"

"Alice se mi fai parlare ti spiego per bene, ok?"

Annuisco e gli do la possibilità di riprendere la parola.

"Allora, ti dicevo, la Manes mi ha chiesto di occuparmi del progetto e di proporre qualcuno per coadiuvare tutto il lavoro. In poche parole mi ha chiesto di scegliermi un collaboratore e ... indovina un po' chi sarà?"

Comincio a capire ma voglio che sia lui a dirmelo. Mi sentirei più sicura.

"Ho proposto te" – e mentre mi dice queste cose, tiene le mie mani strette tra le sue – "ho proposto te, così, quando dovremo recarci in Francia per discutere del progetto con i colleghi, avremo la possibilità di passare dei weekend da sogno, io e te, da soli a Parigi. Che te ne pare?"

Che me ne pare? È fantastico!

Non dico una parola e mi tuffo letteralmente tra le sue braccia. 

Guardo insistentemente le sue labbra fino a quando lui prende l'iniziativa e mi bacia. Mi bacia prima dolcemente, solo piccoli baci su tutto il contorno della bocca ma pian piano introduce la lingua dando vita ad un bacio passionale tra i più belli che ci siamo mai scambiati.

"Che ne dici se ..." – mi dice indicando il divano.

"Claudio, non si può, potrebbe entrare qualcuno"

Intanto lui continua a baciarmi il collo e con le mani mi accarezza nei punti che lui ben conosce e che sa mi fanno perdere il controllo.

"Non entrerà nessuno senza bussare. Lo fai solo tu!"

Mentre ha iniziato a sbottonarmi la camicetta, sentiamo bussare. 

Un attimo dopo, prima che lui avesse dato il permesso di entrare, la porta si apre. È Giulia, la nuova specializzanda che, credo, abbia una cotta clamorosa per CC.

"Oddio, scusate. Alice ... professore ... scusate"

"Nessuno ti ha insegnato che non si entra se non si riceve il permesso?" – le dice CC con un tono tutt'altro che calmo. Giulia ha "osato" interrompere il momento magico che aveva appena creato e questo lo ha mandato letteralmente su tutte le furie.

Giulia è veramente mortificata. È diventata rossa come la mia camicetta.

"Che vuoi?" – le dice CC con tono molto sgarbato.

"Ero venuta a chiederle un parere a proposito della ricerca che mi ha assegnato ma non importa, posso tornare più tardi. Scusatemi ancora"

"Giulia" – la richiamo mentre sta per uscire – "stai tranquilla. Stavo per andare via. La tua ricerca è importante e Claudio sarà felice di aiutarti. Vero?"

Claudio mi guarda male. Giulia, o Tagliacozzo come la chiama lui, ci ha interrotti sul più bello e lui sa che dovrà aspettare questa sera per completare la sua opera. Probabilmente gliela farà pagare costringendola a rivedere integralmente il suo lavoro. Claudio sa essere molto vendicativo se vuole e io, purtroppo, lo so benissimo. Quando ero una sua specializzanda me ne ha fatte di tutti i colori quando, per qualche motivo, ha ritenuto di doversi vendicare di me.

"Ci vediamo dopo" – gli dico guardandolo maliziosamente e stampandogli un bacio sulla guancia. Esco dallo studio e lo lascio in compagnia di una Giulia terribilmente imbarazzata.

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