Changbin aprì gli occhi a causa di un rumore, un forte boato come qualcosa che cadeva per terra. In un primo momento pensò che fosse il suo cellulare, ma lo aveva in tasca e non stava vibrando. Confuso da quel risveglio brusco, si mise seduto toccandosi il viso con la mano destra che si infilò anche tra i capelli. Aveva gli occhi socchiusi, non sapeva quanto avesse dormito, se fosse pomeriggio o sera, eppure decise di alzarsi per capire cosa fosse caduto. Nel frattempo aveva anche estratto il suo cellulare dalla tasca, notando che erano solo le cinque e mezza del pomeriggio. Sospirò, avrebbe desiderato dormire di più mentre non era successo a causa di quel rumore.
Si tolse le coperte di dosso trascinandosi verso l'uscio della porta, poiché nella sua nuova stanza era tutto ben sistemato. Mentre camminava lungo il corridoio sentì altre cose cadere, qualcosa urtare contro altri oggetti e sembrava di ferro. Changbin si portò la mano alla bocca per non urlare, ma era terrorizzato. Aveva il cuore che batteva forte, le mani che tremavano e le gambe che avevano il desiderio di scappare altrove. Eppure si fece coraggio, corse nel bagno per prendere lo scovolino per il gabinetto e si avvicinò verso la cucina con l'oggetto di plastica in mano.
Si affacciò con le mani tremanti, le nocche bianche per quanto stesse stringendo quel manico, ma non vide nulla; anche se c'erano pentole, piatti e bicchieri sparsi per la stanza ed alcuni erano anche frantumati. Corrucciò la fronte non vedendo nessuno e decise di entrare, ma senza muovere le spalle dal muro per non essere preso alla sprovvista. Non voleva morire così giovane.
Si chinò per prendere una padella, vedeva il vetro frantumato a terra, la porcellana dei piatti che aveva comprato per la nuova casa. Come erano caduti? C'era forse stato un terremoto di cui Changbin non aveva sentito nulla?
Si stava per alzare quando si ritrovò a guardare delle scarpe nere lucide, perfettamente messe appunto. Alzò piano lo sguardo con la presa salda sul manico della padella. La figura indossava un pantalone a sigaretta grigio, mentre aveva una camicia di seta di un bianco sporco di un materiale poco raffinato. Poi vide il viso, aveva un volto squadrato allungato, il labbro inferiore più carnoso rispetto a quello superiore, il naso aveva una base abbastanza larga ma era diritto pendente verso il basso. I suoi occhi neri dal taglio simile a quello di una mandorla, lo guardavano dall'alto come se fosse infastidito dalla sua presenza. Changbin si alzò urlando e lanciando la padella contro quel ragazzo, che non sembrava essere più grande di lui ma anzi più piccolo di qualche anno.
Correva lungo quel corridoio urlando, con le mani che si muovevano verso l'altro. Voleva andarsene da lì, quindi era entrato nella sua nuova stanza per prendere una borsa quando si ritrovò a sentire di nuovo un suono fastidioso. Chiuse la porta della stanza con prepotenza, si appoggiò con tutto il suo peso su di essa e con respiro affannoso cercava di ragione. Aveva chiuso gli occhi, il cuore batteva all'impazzata nella sua gabbia toracica e sembrava quasi che volesse aprire e scappare da quel corpo. Avrebbe desiderato anche lui fare quella fine, ma se c'era un pazzo che voleva ucciderlo di certo non era una soluzione scappare così.
Così con gli occhi chiusi provò a ragionare sul da fare:
Scappare dalla finestra, non sarebbe stata una cattiva idea ma avrebbe dovuto lasciare tutte le sue cose in quella casa;
Chiamare la sua guardia del corpo, ma poi l'avrebbe detto ai suoi genitori;
Chiamare Han, però lui stava studiando per l'esame del giorno dopo;
Avrebbe potuto chiamare la polizia, ma se non ci fosse stato nessuno sarebbe passato per un pazzo. Anche se doveva ammettere che lo stava pensando, perché quando si fermò per sentire i rumori non percepì nulla e pensò che forse era stata la sua immaginazione che gli stava giocando brutti scherzi.Aprì gli occhi con il viso contratto, timoroso e urlò quando si ritrovò quei occhi da volpe che lo guardavano con fare minaccioso ma poi scomparve di nuovo.
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The ghost in my house || Seungbin (Book 1)
FanfictionSeo Changbin si trasferisce in una nuova casa con l'aiuto dei suoi due migliori amici: Bang Chan e Han. Ma c'è qualcosa che non va in quel luogo. C'è una presenza in quella casa. C'è qualcosa, o meglio qualcuno, che lo disturberà. Kim Seungmin non è...