Jia era fuori alla porta dell'ufficio di Chin, Changbin stava dentro da quasi un'ora, e lei aveva deciso di mettersi a lavorare ma non ci riusciva. Infatti guardava lo schermo bianco, non c'era scritto una lettera in nero, e sembrava persa. Non era una persona ansiosa, però Bangchan le aveva fatto sentire la sua preoccupazione e ora non riusciva a non pensare come stesse andando il colloquio.
Nel frattempo, dentro Changbin stava facendo il suo colloquio con l'aiuto di Seungmin. In un primo momento non lo ascoltò molto, ma poi pensò che da solo sarebbe potuto andare anche peggio e allora decise di seguire i suggerimenti che lui gli dava. Certo per lui non era la situazione migliore, gli dava fin troppe dritte e parlava troppo; a volte temeva di non sentire bene quello che gli diceva Chin, ma era molto gentile e tranquillo.
«Tieni dritta quella schiena!» Si lamentò il fantasma, Changbin si sistemò la camicia allungando la schiena e stava per appoggiare i gomiti sul tavolo quando fu di nuovo rimproverato, «Fai questa cosa e giuro che ti faccio saltare tutto.» L'ingegnere appoggiò le mani sulle cosce come tranquillità, cercando di non dare nell'occhio, «Hai delle chiazze di sudore pazzesche, non riesco a pensare all'odore che potresti emanare.» Chiuse gli occhi sentendo quel sarcasmo. Ancora non capiva perché lo stesse aiutando, ma nonostante ciò non la smetteva di dargli fastidio con la sua ironia.
«Signor Seo, il suo curriculum è brillante. Lei è brillante. Credo di non aver mai incontrato nessun ingegnere meccanico con le sue competenze, anche se come lei ha detto non ha esperienza. Al momento non mi sembra, siete riusciti a risolvere uno dei più difficili problemi che solo tre ingegneri sono stati capaci di fare.» Changbin vide come Seungmin si avvicinava a Chin, «Io direi che è inutile passare al prossimo step del colloquio. La voglio in questa azienda!»
«Da...»
«Non mostrarti così sorpreso, Binnie. Annuisci e parla con voce calma.» Seungmin gli stava solo dando dei suggerimenti su come non farsi leggere in modo sbagliato dagli altri, anche se a Changbin dava fastidio come si comportava lo ascoltò.
«La ringrazio, per me è stato un vero piacere colloquiare con lei. Come si svolgerà il contratto che devo firmare?» Seungmin sorrise nel vedere il modo posato con cui stava parlando.
«Per il contratto ci vorrà un po' di tempo, due o tre giorni. Lo stipendio sarà pari a 2. 670. 168 won.» Seungmin fischiò mentre l'ingegnere si trattenne, «Potrai iniziare la settimana prossima.»
«Perfetto. Allora aspetto una chiamata da parte sua...» Chin aveva aperto la porta e Changbin si sorprese nel vedere Jia in piedi, aveva le sopracciglia arricciate e le mani sul tavolo.
«Jia-ya, che ci fai qui?» Chiese Chin sorpassando Changbin, lei sospirò uscendo dal tavolo.
«Volevo sapere come era andata.» Rise mentre finiva tra le braccia del ragazzo più grande. Chin aveva i capelli neri come la pece, una corporatura piccola e snella, ma il corpo era tonico.
«Ha proprio un secondo fine con te...» Changbin aveva l'istinto di lanciargli qualcosa per farlo stare zitto, ma non poteva non solo perché era in compagnia; anche perché era un fantasma e gli trapassava tutto.
«Molto bene, lo abbiamo preso.» Lei si illuminò a quelle notizie e fece contatto visivo con Changbin, il quale sorrise abbassando il capo, «Invece tu hai fatto il tuo lavoro?» Chiese mentre dava dei piccoli pizzicotti sui fianchi di Jia, la quale si allontanò ridendo, «Oppure come sempre ti sei distratta?» Jia stava ridendo, sembrava così felice e a suo agio.
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The ghost in my house || Seungbin (Book 1)
FanfictionSeo Changbin si trasferisce in una nuova casa con l'aiuto dei suoi due migliori amici: Bang Chan e Han. Ma c'è qualcosa che non va in quel luogo. C'è una presenza in quella casa. C'è qualcosa, o meglio qualcuno, che lo disturberà. Kim Seungmin non è...