34장: palestra con amici.

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Stava sognando che Seungmin gli baciava la schiena, il palmo della mano destra del fantasma schiacciava contro il materasso di quel letto il dorso della mano di Changbin, mentre entrambi erano nudi, sudati, appiccicati e lui era dentro l'ingegnere. I loro respiri sembravano sincronizzati, Changbin cercava il fantasma con il viso, mentre lui era occupato a far godere di piacere il più grande. I loro rantoli erano come un sussurro di piacere, di amore, di desiderio l'uno nel confronti dell'altro. Changbin percepiva di star bene, di desiderare quello ogni singolo momento della sua esistenza e desiderava che fosse lui a far venire Seungmin in quel letto fuori da lui, con la verga dell'ingegnere dentro al sedere del fantasma. Però ora non era così, nel sogno stava per avere l'orgasmo quando si svegliò, percependo il suo membro retto per l'eccitazione di quel sogno. Si guardò il basso ventre sospirando, non sapeva perché ma aveva di nuovo sognato di fare qualcosa con il fantasma. Non sapeva perché faceva quei sogni, lui non lo desiderava. Però doveva dire che era una sensazione piacevole che provava.

«Ma perché di nuovo?» Si tolse il cuscino dalla testa e lo appoggiò con delicatezza sul suo ventre. Si dovette alzare, corse nel bagno per prendere tutto l'occorrente e ritornò nel letto togliendosi sia il pantalone del pigiama che il boxer.

Si mise sulle dita la giusta quantità di lubrificante, chiuse gli occhi mentre iniziava a fare dei lenti movimenti immaginando qualcosa. Da solo venne in mente Seungmin, il sogno. Il modo in cui lui il fantasma era sceso lungo il suo petto fino a prendere in bocca tutto il suo pene, la mano di Changbin sul capo di lui che lo aiutava ad andare a tempo più veloce mentre la sua bocca aveva preso tutto la sua verga nella sua gola. Mentre incontrava quei occhi, il petto di Changbin si alzò, la sua mano finì sul suo collo e le sue gambe si irrigidirono.

«Seungmin.» Sussurrò in maniera impercettibile prima di venire con il suo sperma che schizzò sulla sua maglia. Si ritrovò tra le mani il suo pene moscio che lasciò cadere tra le gambe, muovendosi a pulirsi le mani e la verga prima di indossare il boxer con la mutanda e togliersi la maglietta.

Nel momento in cui l'aveva chiusa tra le mani, il fantasma si presentò.

«Mi hai chiamato?» Chiese soffermandosi sul petto nudo di lui, osservando con gli occhi ogni dettaglio.

«N-n-si!» Lanciò la maglietta nel cestino dei vestiti sporchi, Seungmin si guardò intorno cercando di riprendere l'attenzione.

«Ti sei masturbato?» Domandò indicando il lubrificante, Changbin arrossì afferrando la boccetta e uscendo dalla stanza, «Ti masturbi?»

«Minnie-ah, ma che pensi che vengo dal convento?» Domandò in imbarazzo, mentre Seungmin rideva.

«Non pensavo fossi il tipo.»

«Non posso andare in giro con un coso gonfio, non è una cosa bella da vedere.» Sbuffò mentre chiudeva tutto e si lavava le mani, «Io non ti ho chiamato per questo.»

«Magari mi hai chiamato quando hai raggiunto l'orgasmo.» Scherzò Seungmin, Changbin lo guardò dallo specchio e poi rotelle gli occhi al cielo.

«Ti piacerebbe.»

«No! No!» Changbin si voltò per guardare il fantasma, che sorrise, «Voglio sentire il mio nome uscire da quelle labbra, solo se sono io che ti faccio venire. Che ti faccio pregare.»

«Giusto e ovviamente non sono il tuo tipo, quindi non lo faresti mai. Vero?» Adesso stava lanciando la carta del fantasma, il quale si pietrificò e l'ingegnere rise.

The ghost in my house || Seungbin (Book 1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora