Bangchan non appena comprese che Jia stava piangendo, prese Changbin di peso allontanando dalla ragazza e facendolo urtare contro la capanna di legno. Il quale reagì gemendo, era stato fatto involontariamente per preoccupazione verso la ragazza. Jeongin sussultò, mentre Jia fermò il braccio destro di Chan.
«Cosa le hai fatto?» C'era rabbia in quella voce, disappunto. Changbin sentiva la gola secca, le labbra che voleva inumidire ma non poteva. Non sapeva come reagire, si sentiva tradito dal suo amico che non credeva in lui.
«Chan oppa... non ha fatto nulla. Te lo giuro.» Singhiozzò lei mettendosi tra i due, incontrando gli occhi di lui.
«Allora perché stai piangendo?» Domandò con la mascella serrata e il pugno che teneva la stoffa della maglia del suo migliore amico.
«Siwoo ci ha visto e ha fatto lo stupido.» Jia continuava a tenere lo sguardo fisso su di lui, il quale iniziò a lasciare la presa, «Io e Binnie ci stavamo solo divertendo... lui ha fatto... lo sai come è e Changbin-ah mi ha difeso.»
«Sta dicendo la verità?» Domandò verso l'amico, il quale annuì spaventato, «Dove sta?»
«Tu non ti metterai di nuovo nei guai per lui.» Jia aveva afferrato la mano di lui e lo guardava, «Bangchan, mi hai capito? Non meriti questo.»
«Quello stronzo. Ti ha fatto passare l'inferno e continua a darti fastidio.» C'era rabbia nella voce di Chan, ma Jia continuava a mantenere lo sguardo fisso su di lui.
«Ecco perché è venuto il momento che vai via da questa festa. Vai in macchina e lontano da qui.» Anche se doveva essere arrabbiata, mentre diceva quelle parole c'era dolcezza.
«Quel bas...»
«Ehi, smettila di dire le parolacce. Ti ho detto che non devi andare da lui.» Ora la voce di Jia era molto più alta, sicura e puntava il dito sul petto di lei, «Ora il tuo amico ti prende e ti porta via. Capito?» Il suo tono era alto, lo guardava come minaccia, «Come è che ti chiami?» Guardò il giovane con la fronte corrugata.
«Jeongin...» Sussurrò Changbin mentre l'interessato rispondeva allo stesso modo senza guardare l'ingegnere.
«Okay, Jeongin-ssi. Ora voi due venite con me, andiamo alla vostra autovettura e via. Anche noi facciamo questo.» Jeongin prese le mani di Bangchan e iniziò a trascinarlo verso il marciapiede. Anche Jia cercò la mano di Changbin, il quale la strinse cercando di capire cosa fosse appena successo. Non aveva mai visto Chan così arrabbiato, prendersela con lui con violenza e rabbia. Il modo in cui voleva proteggere la giovane a tutti i costi. Si domandò cosa avesse passato, cosa portava al notaio a reagire in quel modo. Ma i suoi pensieri, mentre camminava, volarono anche verso Jeongin che si trovava lì con loro. Come le loro mani erano chiuse, come lui stesse parlando con Chan per tranquillizzarlo. Il modo in cui sembrava rigido, sorpreso di vederlo lì come se gli avessero rovinato la serata e la sua programmazione.
«Stai tremando...» Osservò Changbin abbracciando le spalle di lei, la quale alzò il capo nella direzione di lui e osservò la sua faccia con la fronte corrucciata.
«Scusa... doveva essere una serata divertente, invece l'ha rovinata.» Si sentiva in colpa, anche Changbin lo era perché sapeva che se forse l'avrebbe ignorato non sarebbero stati costretti a scappare.
«Non è vero, sono stato io stupido a reagire così. Non è da me, sul serio.» Jia si allungò sulle punte per baciare la sua guancia, Changbin fu sorpreso di quel gesto.
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The ghost in my house || Seungbin (Book 1)
FanficSeo Changbin si trasferisce in una nuova casa con l'aiuto dei suoi due migliori amici: Bang Chan e Han. Ma c'è qualcosa che non va in quel luogo. C'è una presenza in quella casa. C'è qualcosa, o meglio qualcuno, che lo disturberà. Kim Seungmin non è...