Changbin aprì gli occhi con difficoltà quel giorno, non aveva sentito i suoi amici entrare in cucina per fare colazione, pulire il ripiano sporco, preparare il pranzo e mangiarlo. Non aveva nemmeno sentito Jisung entrare e lui era molto rumoroso; semplicemente stava dormendo beato nei suoi sogni. Forse a causa della serata che aveva passato molto intensa di emozioni e adrenalina. Nessuno riusciva a svegliarlo, neanche le urla e le pentole che facevano fracassò.
Nel pomeriggio Bangchan iniziò a preoccuparsi, non gli sembrava normale che il suo amico non si fosse ancora svegliato. Così decise di entrare nella cucina per provare di nuovo a chiamarlo, ma fu sorpreso di trovarlo sveglio mentre mandava messaggi a qualcuno. Aveva un sorriso sul volto per la conversazione buffa che stava tenendo con Jia. Il più grande si fermò sulla soglia della porta ad osservare la scena, sembrava stare molto meglio di qualche giorno prima; dunque in quell'istante pensò che forse era meglio se sia lui che Jisung lasciavano la casa di Changbin.
«Ti sei svegliato finalmente.» Changbin che non aveva udito i passi del più grande e non aveva nemmeno percepito lo sguardo su di sé, urlò lanciando il telefono oltre il salotto e portandosi una mano al petto.
«Channie-ya...» Sussurrò con il cuore che batteva forte, la mano su quel petto che si alzava e abbassava velocemente, gli occhi chiusi, «Aigoo, potevo morire.»
«Ci ne avremmo fatto una ragione. Come mai hai dormito per così tanto tempo?» Chiese il più grande andando a prendere il telefono.
«Ero stanco, ma sto bene.» Lo tranquillizzò mentre Chan si accomodava di fianco a lui, «C'è ancora Sooyun noona?»
«No, no. Lavora fino a tardi, ma è venuto Jisung.» Changbin afferrò il telefono notando una notifica da Jia, «Vuoi mangiare qualcosa? Hai saltato sia la colazione che il pranzo.»
«Magari, sono molto affamato.» Chiuse gli occhi toccando le spalle di Bangchan, il quale vide quella scena con gli occhi socchiusi, «Mi cucini qualcosa tu?»
«Riso con uova e cioccolato?» L'ingegnere spalancò gli occhi guardando disgustato il notaio, non poteva credere alle sue parole: «Scherzo. Aigoo, dovevi vedere la tua faccia.» Rideva in maniera asmatica mentre diceva quella frase e Changbin si rilassò, «Sooyun ha fatto un cartoccio di carne al forno. Ne abbiamo rimasto un pezzo per te, lo riscaldo...»
«Niente dolce?» Domandò mentre il più grande si alzava e le mani del giovane caddero sul divano di feltro color senape.
«I tuoi brownie proteici?» Alzò il sopracciglio voltandosi, Changbin annuì arricciandosi con la fronte.
«Vada per i brownie...» Aveva ripreso a parlare con Jia.
«Sooyun ha parlato con Jia, ha anche lei detto che si è trovata molto bene con te. Non ho mai visto Sooyun così entusiasta del modo in cui Jia parlava con entusiasmo di un uscita con un ragazzo. Devi aver fatto proprio colpo.» Changbin alzò lo sguardo dopo aver risposto con ironia.
«Davvero?» Chiese sorridendo, anche il più grande ricambiò quel sorriso.
«Sì, sì. Sono felice per voi, magari riuscite entrambi ad avere una relazione l'una con l'altra. Se lo merita, dopo l'inferno che ha passato.» Changbin guardò il più grande che ora stava preparando i piatti, la voce era malinconica.
«Che inferno?» Jia aveva risposto al suo messaggio con delle faccine divertite, subito dopo gli scrisse altro.
"il notaio è tornato a lavoro, a giorni avrai notizie sul contratto. Io ora, però, devo andare che devo tornare a lavoro. Buona giornata e grazie per ieri."
Changbin rilesse di nuovo quel messaggio, pensando a cosa rispondere.
«Aish, fai finta che non ti ho detto nulla.» L'ingegnere non alzò il capo e non rispose, Chan fu sorpreso di vederlo così impegnato, «Con chi stai parlando?»
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The ghost in my house || Seungbin (Book 1)
FanfictionSeo Changbin si trasferisce in una nuova casa con l'aiuto dei suoi due migliori amici: Bang Chan e Han. Ma c'è qualcosa che non va in quel luogo. C'è una presenza in quella casa. C'è qualcosa, o meglio qualcuno, che lo disturberà. Kim Seungmin non è...