Changbin era rimasto solo con il fantasma quella sera, anche se non era una solitudine vera e propria essendo che c'era Seungmin a fargli compagnia creando una discussione; ma soprattutto perché i suoi amici erano scesi per andare a comprare il sushi per la cena e sarebbero arrivate anche le loro rispettive ragazze per stare in compagnia. Changbin guardava ogni tanto il cellulare aspettando una risposta di Jia, che non sembrava arrivare e comprese che il suo amico gli aveva appena rovinato l'occasione.
«Sono felice che Jeongin sia venuto, che l'abbia visto.» Seungmin lo fece sussultare, perché dopo una discussione si era zittito ma ora aveva ripreso a parlare. Changbin alzò lo sguardo su di lui, osservandolo seduto sul letto, «Cosa?»
«Non puoi, che ne so, andare a casa sua o cose del genere?» Domandò facendo ridere il fantasma, «Cosa?» Era infastidito da quella risata.
«Io sono legato a questa casa e all'uomo che mi ha ucciso. Però da lui non vado mai.» L'ingegnere annuì capendo che era qualcuno di più potente di lui a scegliere, «Ed essendo legato a te, perché ora vivi qui brutto bastardo, posso andare in giro con te e vedere il mondo che tu vedi.»
«Quindi sei il mio rompipalle personale.» Costatò facendo annuire Seungmin, «Jeongin sembra una brava persona, oltre la bugia che ha detto.»
«Lui non mente, se ha detto che ha visto il tuo amico in quella discoteca è così. Questo spiegherebbe anche perché mi era familiare.» Changbin roteò gli occhi al cielo, «Dovresti accettare che il tuo amico è gay.»
«Lo accetterò, ma se è lui a dirmi che è gay e non un fantasma sconosciuto con un suo amico che hanno sbagliato persona. Poi è improbabile perché Chan hyung ha una ragazza meravigliosa da troppo tempo.» Aveva congiunto le braccia al petto e guardava il fantasma.
«Conosci la possibilità di nascondere fingendo un'altra relazione?»
«Sì, ma si facevano nel passato...» Rispose con la fronte corrucciata.
«Allora spiegami come è possibile che nella tua cerchia di élite, non c'è nemmeno un gay o bisessuale o Trans o qualsiasi altra persona della comunità.» Changbin restò in silenzio a quelle parole, pensando bene a quello che aveva detto, «La maggior parte si nasconde perché sa che sarà denigrato.»
«Jisung è bisessuale.» Seungmin rise, sapendo benissimo che non era vero.
«Conosco la persona che andava a letto con lui, il tuo amico non è bisessuale era solo curioso che è diverso.» Changbin era sorpreso come potesse conoscere certa gente, «Gliel'ha fatto presente così non ha sofferto. Quindi no, Jisung è più etero di te.»
«Scusa?» Stava per attaccare di nuovo quando la porta della sua casa suonò, sussultò nel letto non aspettandosi che fossero già arrivati.
«Bangchan-ssi, credi a me, è gay.» Sbuffò alzandosi dal letto, non gli piaceva la diffamazione che stava facendo sul suo amico.
«Tu sei gay!» Non era un'offesa, solamente il suo modo di reagire alle provocazioni. Seungmin rise nel sentire quell'affermazione.
«Certo che sono gay.» Changbin lo guardò di sott'occhio mentre prendeva le chiavi e le metteva nella serratura, «Ed ho anche un buon radar per percepire i miei simili.»
«Scherzi?» Domandò mentre Seungmin scoppiava a ridere e annuiva, «Ma perché non te ne vai.» Si lamentò mentre girava quelle chiavi.
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The ghost in my house || Seungbin (Book 1)
Fiksi PenggemarSeo Changbin si trasferisce in una nuova casa con l'aiuto dei suoi due migliori amici: Bang Chan e Han. Ma c'è qualcosa che non va in quel luogo. C'è una presenza in quella casa. C'è qualcosa, o meglio qualcuno, che lo disturberà. Kim Seungmin non è...