Era passata una settimana da quello che Dohyung gli aveva detto, i due continuavano ad uscire con il suo gruppo di amici ma il giovane ignorava l'ingegnere; eppure quando si rivolgeva a lui, gli dava l'impressione che ricordava. Changbin sapeva che Seungmin ricordava, ma non capiva il motivo per cui lo negava. Negava ogni contatto fisico con lui, non ci parlava fino a quando non era costretto. Eppure in quella settimana aveva dimostrato di ricordarsi piccoli dettagli che solo i suoi amici e Seungmin potevano sapere: come ad esempio le sue allergie alimentari, cosa preferiva mangiare oppure quale fosse il suo film preferito. Quei dettagli lo facevano capire che Seungmin c'era, che si ricordava di lui ma non capiva cosa gli stesse passando per la mente. Perché lo rifiutasse, quindi decise di tirargli un imboscata e chiarire una volta per tutte.
Changbin aveva bisogno di risposte e le avrebbe avute con le cattive, se le buone non funzionavano. E non avevano funzionato, quindi ora Dohyung stava vedendo a casa sua credendo che c'erano anche gli altri per vedere un film con lui.
Non era vero, era solo lui in quella casa; ma restando soli avrebbe potuto finalmente confrontarsi, prenderlo alla sprovvista. Era sbagliato come comportamento, lo sapeva ma era stanco di quella messa in scena.
La porta di casa sua bussò, Changbin corse subito andando ad aprire Dohyung che gli sorrise togliendo la mascherina e il cappello, quel giorno pioveva e sicuramente lui non voleva rovinarsi i capelli fatti da poco. Era andato dal parrucchiere proprio quella mattina, quindi era comprensibile.
«Sono già arrivati?» Dohyung si stava togliendo anche le scarpe.
«No, stanno arrivando.» Mentì mentre prendeva le pantofole, «Minnie tu sei allergico alle arachidi giusto?» Seungmin era allergico mentre Dohyung.
«Eh? Si, hai fatto qualcosa da parte per me?» Changbin sorrise, ecco il primo segnale che lo faceva capire che ricordava.
«Certo... Minnie fermo, non c'è bisogno che sistemi le cose lo faccio io.» Lui si era girato subito aveva sentito il nomignolo che lui gli appellava sempre, con le mani ferme a metà dell'opera.
«Non c'è bisogno, ricordo.» Rise mentre sistemava tutto, «Vedi, ricordo.»
«Vedo che ricordi.» Rispose cercando di non sembrare troppo inquietante, «Vieni, mentre aspettiamo i ragazzi sistemiamo la mia camera.»
«Mi sembra che nei scatoloni dovrebbero esserci delle coperte e cuscini che portassi la prima volta che ti sei trasferito.» Changbin non poteva credere che Seungmin volesse fingere di non ricordare, quando lui quelle cose non le aveva mai dette a Dohyung.
«Sei ridicolo.» Riuscì a dire mentre entrava nella sua stanza.
«Come scusa?» Chiese confuso da quello che aveva sentito.
«Ho detto che sei ridicolo. Fingi di non ricordare nulla, quando: Seungmin è allergico alle arachidi non Dohyung.
Ti ricordi dove ho messo le coperte quando mi sono trasferito qui, anche se al nuovo corpo non ho detto nulla... perché continui questa messa in scena?» Non doveva andare così, ma ormai non ce la faceva più.«Io non so chi sia questo Seungmin. Anche tuo padre...» Eppure non era bravo nel dire bugia, nemmeno da fantasma ma da umano faceva pena.
«Minnie ma fammi un piacere... perché continui a mentirmi?» Si stava avvicinando pericolosamente al più piccolo, che indietreggiava senza staccare gli occhi dal più grande, «Se non provi più nulla per me, se mi hai solo sfruttato per ritornare umano mi va bene. Però devi essere sincero.»
«I-i-io n-n-n-non so chi sia questo S-s-seungmin.» Sapeva bene che quando balbettava stava mentendo. Lo vide urtare contro il muro e Changbin allungò le mani tra le sue spalle, Seungmin sussultò, «C-c-cosa stai facendo?» Aveva il viso all'ingiù, gli dispiaceva vederlo così ma doveva sapere.
STAI LEGGENDO
The ghost in my house || Seungbin (Book 1)
FanficSeo Changbin si trasferisce in una nuova casa con l'aiuto dei suoi due migliori amici: Bang Chan e Han. Ma c'è qualcosa che non va in quel luogo. C'è una presenza in quella casa. C'è qualcosa, o meglio qualcuno, che lo disturberà. Kim Seungmin non è...