5장: Sconosciuti.

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Changbin si stava cambiando in fretta indossando un accappatoio mentre si sfilava i vestiti, non voleva farsi vedere nudo da quel fantasma che lo infastidiva, ma che non si era ancora mostrato dalla loro ultima discussione. Così cogliendo quel momento, si cambiò indossando il suo amato pantalone nero e una camicia bianca per l'occasione; sopra tutto ciò decise di mettere la giacca nera, ma senza mettersi la cravatta. Ormai stava davanti allo specchio asciugandosi i capelli, aveva pensato di usare il gel per farli rimanere sistemati all'indietro. Proprio mentre stava facendo quest'ultima cosa, dopo essersi anche messo del correttore sulle occhiaie, si ritrovò a guardare la figura del fantasma dietro alle sue spalle. Urlò facendo cadere la spazzola e il contenitore del gel, mentre il fantasma scoppiava a ridere.

«Sembra che hai appena visto un fantasma.» Changbin appoggiò le mani sul lavandino respirando a bocca aperta, il cuore gli batteva così forte che iniziò a pensare che stesse per avere un infarto, «Sembri un damerino conciato così, che devi fare? Non dirmi che hai una cena di lavoro! Così ti scambiano di sicuro per il cameriere.» Lo stava prendendo in giro, mentre il suo corpo era appoggiato al muro guardandolo con un ghigno divertito.

«Quando lascerai questa casa?» Chiese il vivo al morto, ma lui non gli rispose, «Non mi va di condividere la casa con te.»

«Ho notato, hai addirittura messo l'accappatoio per non farmi vedere il tuo fisico scolpito.» Rise staccandosi dal muro e facendo cadere, con qualche forza che Changbin non riusciva a capire, la spazzola oltre il lavello, «Comunque io non lascerò mai questa casa, sarai tu ad andartene.» Il vivo percepì il freddo dietro al suo collo, proprio dove c'era il viso del fantasma e deglutì chiudendo gli occhi. Era terrorizzato, ma non voleva darlo a vedere, «Lo sento che sei spaventato e so che prima o poi te ne andrai. Aspetto solo quel momento.» Sussurrò al suo orecchio e Changbin aprì gli occhi guardando come il fantasma svanì nel nulla, finalmente riprese a respirare.

Stava per rispondere a sistemarsi i capelli quando il suo cellulare iniziò a squillare, il suo sguardo percorse lungo il bagno fino a quando non notò il suo telefono a bordo della vasca da bagno. Sospirando si trascinò verso di esso, afferrò il cellulare notando che c'era scritto il nome della ragazza di Chan, Soo-Yun.

«Changbin-ah!» Esclamò con la sua voce alta e allegra, mentre in sottofondo c'era la risata di Chan.

«Soo-ya!» La chiama lui con un piccolo sorriso sul viso, quella ragazza era sua amica e lui l'aveva fatta conoscere al suo migliore amico.

«Stiamo sotto casa tua, scendi?» La voce era così alta, piena di allegria e amore.

«Metto la giacca e scendo... voi non siete già qui, giusto?» Sentiva la macchina che era ancora in moto e la risata della ragazza che gli confermava questa cosa, «Giuro che non è normale, lo so che è colpa di hyung.»

«Meglio se finisci di prepararti, non vorrai che facciamo di nuovo tardi a causa tua. A dopo, Binnie-ya!» Con questo la chiamata terminò e lui corse a mettersi le scarpe, mentre si sistemava i capelli e poi indossò il suo cappotto nero lungo.

Con il telefono in mano, le chiavi dentro la tasca decise di uscire ma mentre lo faceva percepì la voce del fantasma dire: «Yeobo, non fare troppo tardi che poi ho il pensiero.» Seguì la risata del fantasma e Changbin chiuse la porta infastidito, non solo doveva condividere una casa con un fantasma, ma aveva anche il coraggio di prenderlo in giro.

Quando ormai aveva chiuso la porta a chiave, sentì bussare e da un finestrino il viso rotondo, piccolo e sorridente di Soo-Yun che lo chiamava. Changbin sorrise col cuore leggero alla vista dell'amica, vederla felice di incontrarlo era sempre qualcosa di inimmaginabile. Era strano come in quegli anni avevano stretto un'amicizia così forte, forse era anche grazie al suo modo di essere che era difficile non affezionarsi a lei.

The ghost in my house || Seungbin (Book 1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora