12.

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Anna li guardò entrare in ufficio, chiacchierando e ridendo come al loro solito. Li vide complici, come ormai si era abituata che fossero e ne sorrise. Aveva avuto un'idea bellissima e il loro atteggiamento reciproco lo confermava.

"Buongiorno ragazzi" li salutò, quando Christian si chiuse la porta alle spalle. Il biondino era un passo davanti a lui, ma lo aspettò per sedersi insieme alle rispettive sedie.

"Oggi ho una notizia bellissima per voi e non vedo l'ora di dirvela" batté le mani, felice, la donna. I due si guardarono con un sorriso, parlandosi solo con gli occhi. Ormai potevano dirsi quasi telepatici e Anna adorava questa cosa.

"Forza mamma, sputa il rospo!" Christian si tirò in avanti, appoggiando i gomiti sulle ginocchia.

"Vedete, mi ha contattato un coreografo, un amico dei tempi dell'accademia" Christian annuì, ricordando che da giovane la madre aveva frequentato una prestigiosa accademia, da cui era uscita portandosi dietro amicizie piuttosto importanti nel settore.

"E mi ha chiesto se dispongo di due ballerini eccellenti" e aprì le mani verso i due ragazzi "a cui proporre una parte – anche se piccina – in un boogie che sta preparando per il suo spettacolo 'Vita da ballerini'" [nda: riferimenti ai choros perchè li adoro]

"E tu hai proposto noi?" Mattia intervenne, incredulo. Lui e Christian erano bravi, lo sapeva, ma non c'entravano molto uno con l'altro. E il boogie, per Chri era più o meno come la danza classica per lui.

"Sì, non preoccupatevi. Non sarà nemmeno necessario che siate perfetti nell'esecuzione. Si tratta di una versione scherzosa delle difficoltà che ogni ballerino può incontrare sulla sua strada. Primo fra tutti l'essere scritturato per qualcosa che non ha minimamente a che fare con lui, tipo questo" rise un po', perché credeva fermamente nella sua idea. Quei due erano perfetti per la parte.

"A me sembra un po' complicato" Mattia si passò la mano tra i capelli. Era felice dell'opportunità di poter lavorare con un coreografo, a teatro, ed era felice di poter condividere la vicinanza che avrebbe avuto con Chri durante le prove, ma non sapeva se loro due erano poi fatti per ballare insieme.

Essere amici a volte non è sufficiente per poter ballare bene insieme.

Guardò l'altro, cercando di capire che ne pensasse, ma lui teneva lo sguardo dritto davanti a sé, fissando la madre con un ghigno.

"Non vedo l'ora di iniziare a provare. Ti ringrazio per l'opportunità, mamma" disse invece, passando le mani sui jeans sbiaditi. Mattia perse un battito guardandolo e si rese conto che probabilmente quella notte lo avrebbe sognato. Di nuovo.

"Dai Matti, non spaventarti!" si voltò verso il biondo e gli sorrise, prendendogli la mano. La intrecciò nella sua e aiutandolo ad alzarsi in piedi lo fece girare su sè stesso. Quindi lo afferrò dai fianchi, guardandolo "Sono sicuro che saremo bellissimi insieme" gli occhi si illuminarono.

Si creò una bolla, che li escluse per qualche istante dal mondo intero. Mattia non aveva nessuna intenzione di distogliere lo sguardo, e nemmeno Christian sembrava intenzionato a farlo.

Fu Anna a distruggere l'atmosfera, battendo le mani contenta.

"Vado subito ad informarlo. Appena avrò i video della coreo vi avviso, ragazzi" li salutò, schizzando fuori dall'ufficio.

Christian scoppiò a ridere, ancora con la mano di Mattia nella sua. Gli si fece vicino, quasi troppo, sfiorò il ciuffo che gli copriva gli occhi ormai e gli sorrise, dolce.

"Non preoccuparti, Matti, sarai sicuramente bellissimo" soffiò e a Mattia mancò il respiro.

Iniziarono immediatamente a provare il boogie, quel pomeriggio stesso, perché Christian non stava seriamente più nella pelle. Serena, Carola e Alexia li raggiunsero verso sera, cercando di fermarli perché non continuassero tutta la notte e li costrinsero ad andare al bar con loro, mettendo fine all'allenamento.

Sotto il cielo di BergamoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora