Al mattino, qualcuno bussò alla camera di Christian mentre lui era impegnatissimo a baciare Mattia su quella bocca morbida e rosea che si ritrovava.Il biondo trovò la forza di respingere il moro per dirgli di andare a vedere. Così Christian, vestito dei soli boxer, era andato ad aprire trovandosi davanti una Carola con i capelli scompigliati vestita di una sua maglia e di un paio di pantaloncini da zumba di Mattia.
"Christian ciao. Scusami, ho cercato Mattia di là sul divano, ma non l'ho trovato. Immagino sia già uscito" sussurrò intimidita. "Volevo ringraziarlo per ieri sera. Ah, e ovviamente ringrazio anche te per avermi ospitato da voi" si passò una mano tra i capelli, cercando di ricomporsi, mentre il moro apriva un po' di più la porta. Mattia lo raggiunse.
"Sono qui Caro" le disse, sorridendole. "E ovviamente non c'è bisogno che ci ringrazi di niente, vero Chri?" si voltò a guardarlo per cercare di capire che ne pensasse lui. Christian annuì.
"Sì, davvero, non c'è stato nessun problema" confermò.
La castana si tirò un po' la maglia verso il basso e si voltò per andarsene, poi però realizzò una cosa e girò su sé stessa, passando lo sguardo dall'uno all'altro.
"Ma voi due avete dormito insieme?"
Mattia e Christian si scambiarono un'occhiata e il biondo fece una richiesta silenziosa al moro, che avvolse il braccio attorno alle sue spalle, sorridendogli.
"E non solo" rispose, baciandolo candidamente sulla punta del naso. Carola squittì di piacere.
"AAAAAhhhhhh finalmente!!!" fece, saltellando felice. "Vado a vestirmi e poi mi raccontate tutto!" corse via, prima che potessero fermarla.
Christian rimase a bocca aperta, ma Mattia – che ormai aveva imparato a conoscerla – gli disse di tranquillizzarsi e lasciarla digerire l'informazione in pace.
Si ritrovarono tutti e tre mezz'ora dopo in cucina, mentre Christian girava i pancake e Mattia prendeva il succo all'ace dal frigo. Carola li guardò dalla porta che dava sul corridoio, invidiandoli.
"Dio, siete così belli insieme. Era ora che le cose tra voi si sistemassero. Prima Christian che piange e poi tu, Matti. Siete stati una rottura di scatole per mesi" sbuffò, afferrando un biscotto dalla tavola.
Entrambi si voltarono di scatto a guardarla.
"Ma!" fece Christian.
"Risparmia il fiato, moro. Si vedeva lontano un miglio che stavi di merda perché lui non c'era a Natale"
"Ma non è vero"
"Sì che è vero. Pensavo che – visto che hai continuato a dire che non eri gay e tutte quelle cazzate – presentarti Alice fosse la soluzione migliore. E da quel che ricordo, fino all'altra sera stavate felicemente insieme no?" alzò un sopracciglio, guardandolo come una madre scorbutica.
"È capitato che Alice mi ha aperto gli occhi e a quanto pare non era lei quella che volevo davvero" ammise il moro. Mattia si girò a guardarlo, colpito dalla leggerezza con cui raccontava i fatti propri, lui che si era sempre nascosto dietro sé stesso e non faceva mai trasparire niente di sé.
"E non guardarmi così, Matti. Ti ho promesso che non ci saremo nascosti mai più" sorrise sulla sua bocca, baciandolo dolcemente.
"Wow" disse la castana, appoggiando il mento su una mano. "Certo che sei proprio un romanticone, Chri! Chi l'avrebbe mai detto?!"
"Non rovinare tutto, Caro. Per un giorno che è dolce, ti ricordo che sono mesi che piango" sbuffò Mattia, alzando gli occhi al cielo, beccandosi uno schiaffo dietro la nuca dal moro.

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Sotto il cielo di Bergamo
FanfictionLa storia di due ragazzi, che si incontrano per caso, ma che restano per scelta. Perchè, a volte, semplicemente accade. #1 zenzonelli 19/03/2022 #1 Mattian 25/03/2022 *In revisione*