36.

2.6K 136 30
                                    


Alla fine, giunse maggio e con esso l'ansia per la gara che Mattia avrebbe dovuto tenere a Londra. Si trattava di una delle più importanti competizioni riguardanti le danze latinoamericane e quindi di una grande occasione che il biondo non avrebbe mai potuto perdere.

Christian si trovava in uno stato di doppia ansia, perché sapeva che se Mattia avesse trovato l'occasione per migliorare la sua carriera avrebbe dovuto coglierla, e per lui questo poteva significare doversi separare dal proprio ragazzo per mesi, se non addirittura anni.

E il moro era certo che questa occasione sarebbe arrivata perché era davvero bravo e si meritava seriamente che venisse riconosciuto da chiunque.

Così non aveva detto niente delle innumerevoli ore di attenzione che Mattia gli aveva tolto da aprile, decidendo di passarle invece in palestra, a ballare e riballare le medesime coreografie che aveva intenzione di presentare.

Non aveva detto niente nemmeno delle ore di sesso che non avevano avuto perché il biondo rientrava tardi e spossato la sera. Non diceva niente nemmeno dei baci che ormai non riuscivano più a trovare il tempo di darsi, mentre Mattia correva in palestra.

Però sbuffò, quando arrivò pasquetta e si ritrovò da solo, circondato dagli amici, su un argine, mentre il suo ragazzo se ne stava rinchiuso in palestra a provare per l'ennesima volta.

"Christian però non puoi tenere il muso tutto il tempo" Alexia lo fissò, mentre si mangiava le unghie da solo in un angolo. Serena, seduta lì accanto a mangiarsi una frittella, si girò a guardarlo.

"Ma tu ti ricordi che una volta eri un bel tenebroso inarrivabile? A guardarti ora sembri una ragazzina alle prese con il primo amore" rise, richiamando l'attenzione di Albe.

"Beh è quello che è dopotutto, no?" Luca gli strinse la spalla con il braccio prima di dedicarsi al cibo.

"Dovete smetterla di prenderlo in giro" Dario si allungò nella sua direzione, stringendogli la gamba con la mano. Christian alzò lo sguardo su di lui e l'altro gli sorrise di rimando.

"Gli manca Mattia, è normale che non riesca a divertirsi se lui non c'è"

"Sì, ma non è mica andato in guerra. E poi dovrebbe invece essere fiero di lui, perché non è da tutti poter partecipare ad una gara così importante" Carola si intromise, incrociando le braccia al petto.

Tra lei e Mattia si era creata una bellissima amicizia, rinforzata dal fatto di aver sofferto insieme per amore qualche mese prima. A ripensarci, Christian si chiese che fine avesse fatto Luigi, ormai completamente succube della ex ritrovata.

"Sono fiero di lui, Caro. È ovvio. Però è vero che mi manca. Senza di lui come riuscivo a divertirmi, prima?" il moro scosse la testa, non riuscendo più a ricordare come fosse la sua vita prima che quell'adorabile testa bionda vi si catapultasse dentro.

Gli mancava da morire, e più ne parlava, peggio stava. Il fatto di vederlo così poco ultimamente gli metteva ansia. Si rendeva conto di quanto veramente fosse innamorato di lui, proprio perché non sapeva come vivere la sua vita se lui non era nei paraggi.

Ora, non che si trattasse di un amore patologico della serie che se Mattia non fosse stato lì lui si sarebbe sentito morire ecc., però doveva ammettere che era tutto più divertente con il suo ragazzo vicino. Si sentiva lui stesso più divertente, proprio perché il modo di essere di Mattia gli dava l'appoggio per le sue battute e per farlo ridere.

"Prima di Mattia, c'ero io a farti ridere delle mie disgrazie" gracchiò Dario, raggiungendolo a fianco.

"Sì, ma Dario tu non li hai visti sti due! Sempre appiccicati dal giorno zero" Serena rise, iniziando a raccontare alcuni aneddoti successi durante il primo mese dall'arrivo di Mattia.

Sotto il cielo di BergamoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora