20.

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Doveva sicuramente essere frutto della sua immaginazione. Stava ancora di merda evidentemente, perché non poteva essere che davanti a sé si trovasse realmente Mattia.

"Sei tornato?" gli disse Christian, alzandosi per raggiungerlo.

"Sì, sono stato a Bari per le vacanze, ma domani si riprende e quindi eccomi qui di nuovo" il biondo gli sorrise, come se fosse una cosa ovvia.

"Per le vacanze?" Christian mosse un passo verso di lui.

"Beh, Natale e Capodanno. Hai presente, no?" infilò una mano tra i capelli, sentendosi ridicolo perché non capiva dove voleva arrivare il moro.

"Per le vacanze..." ripeté l'altro sovrappensiero. Rise di sé stesso e della sua ansia senza senso. Aveva pianto tre giorni interi, convinto di averlo perso per sempre, e quello invece era solo tornato a casa per le vacanze. Si sentiva decisamente uno scemo.

Scosse la testa, raggiungendo il suo biondino preferito e battendogli una pacca sulla spalla.

"Ma per quale motivo non mi hai salutato prima di andartene? Qui mi hanno detto che te n'eri andato per non tornare più!" lo guardò dritto negli occhi, mentre i suoi erano già lucidi. Lo sguardo di Mattia si rattristò mentre si avvicinava a lui.

"Ho dovuto andarmene per mettere chiarezza nei miei pensieri. E ho dovuto farlo per te, per darti il tempo di... riprenderti" Christian allungò un braccio verso di lui e l'altro lo prese, tirandosi il moro addosso.

Si abbracciarono per minuti interi, nel completo silenzio. Mattia sfiorò i capelli del moro, passandoci le mani e Christian strinse forte la sua maglietta.

"Mi sei mancato" soffiò il moro, allontanandosi per guardarlo.

"A me è mancato il mio migliore amico" gli sorrise l'altro.

"Matti, perdonami. Per averti trattato così male quell'ultima sera. Ho passato giornate a piangere per aver fatto lo stronzo con te. Non ne avevo nessuna intenzione, scusami" gli disse, ma sapeva che non era tutta la verità. Doveva dirgli cosa provava, perché aveva sofferto così tanto in quei giorni.

Era arrivato il momento di lasciar perdere tutte le idee del cazzo che gli giravano in testa e doveva dirgli perché aveva avuto paura.

Ma ormai non c'era più nessun motivo per tirare ancora fuori il discorso. Ormai tutto quello faceva parte del prima. Ora lui aveva Alice e Mattia aveva Nunzio.

Poteva essere il loro lieto fine, quello. L'happy ending che ognuno di noi cerca durante tutta la vita.

"Non ti devi preoccupare, Chri. Ho capito perfettamente tutto quello che è successo. Lo so che non mi giudichi per essere come sono" spostò il corpo da quello del moro, lasciandolo senza di lui, perché era così che sarebbe stato da oggi in poi.

"Vuoi dire che siamo ancora amici, quindi?" gli chiese. Christian non sapeva dire se fosse contento o meno, quando l'altro annuì sorridendogli. Mosse un altro passo indietro, allontanandosi a sua volta. Aveva scelto di non volersi lasciare andare con lui e di chiudere quella storia prima ancora di iniziarla.

Doveva comportarsi di conseguenza.

E così, alla fine, tutto tornò alla normalità, o quasi.

Mattia tornò nelle loro vite, i corsi ripresero e le prove del boogie pure. Carola e Serena annunciarono i rispettivi fidanzamenti con i due cantanti conosciuti mesi prima e tutti insieme erano andati fuori a cena o a ballare più volte in quei giorni.

Ma quando arrivò anche il 10 gennaio Mattia tacque per l'intero giorno. Sperò che tutti se ne fossero dimenticati e lasciassero perdere. Infondo nessuno gli aveva nemmeno fatto gli auguri.

Sotto il cielo di BergamoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora