Una settimana più tardi Christian e Mattia entrarono alla scuola di danza ridendo e scherzando come ai vecchi tempi. Anna li salutò, entrando nel suo ufficio, e loro si incamminarono agli spogliatoi per cambiarsi e prepararsi alle lezioni.Una volta pronti Christian si allungò e stampò un bacio innocente sulle labbra di Mattia, salutandolo per correre alla sala del corso di hip hop.
Ma quando aprì la porta dello spogliatoio si trovò davanti ad un bizzarro evento. Davanti a lui, vestito in tuta e col borsone alle spalle stava un ragazzo castano, leggermente più basso di lui. Gli occhi azzurri accompagnarono il sorriso enorme sulle labbra mentre lo riconosceva.
"Chriiiii!!! Eccoti finalmente" d'impeto lo abbracciò, saltandogli in braccio come fossero ancora bambini.
Christian ricambiò la stretta e il forte abbraccio, prima di accorgersi che la porta dietro di sé si era aperta e che Mattia li osservava fermo.
"Darione, ma quando sei tornato?" gli occhi di Christian erano tutti per il castano, le mani strette le une nelle altre. Mattia non faceva una parola.
"Mmmm ieri o l'altro giorno. Il fuso orario mi ha distrutto e ho dormito un casino" ridacchiò ancora, prendendolo in giro.
"Quante ore di fuso ci sono da qui a Roma?" lo prese in giro a sua volta il riccio, ma Dario a quel punto aveva iniziato a notare il ragazzo dietro a Christian, fermo immobile a fissarli e il suo sguardo richiamò l'attenzione del moro che si girò a sua volta.
"Matti!!" disse, tutto felice. Il biondo si sforzò di sorridere a sua volta.
"Lui è Mattia" Christian si rivolse a Dario, indicando il biondino. "È l'insegnante di latino di quest'anno. Devi assolutamente vederlo ballare. È fantastico!" pubblicizzò lui e l'altro allungò una mano verso Mattia.
"Molto contento di sapere che grazie a te abbiamo anche una classe di latino! Io sono Dario, piacere" fece, mentre Mattia ricambiava la stretta in modo piuttosto tranquillo.
Christian era troppo felice per accorgersi dell'umore triste del biondo e intanto continuava ad afferrare le spalle di Dario e ad abbracciarlo.
"Madooo, quanto mi sei mancato frà!" gli disse ancora e Mattia pensò che avrebbe continuato fino all'indomani se nel frattempo non fosse apparsa Serena in corridoio.
La bionda li raggiunse e saltò immediatamente sulle spalle del castano che la afferrò per un pelo.
"Dadone!!!" salutò lei, aggrappandosi. Dario la salutò giocoso stringendola a sua volta e i tre iniziarono subito a fare comunella.
Mattia posò lo sguardo sull'orologio alla parete e si accorse del leggero ritardo in cui era.
Salutò Christian, ma lui quasi non lo notò, e – non potendo attendere una vera reazione del moro – dovette lasciar perdere e andarsene.
Li sentì ridere di nuovo mentre si chiudeva alle spalle la porta della sua aula.
Alla fine, Dario si era unito alla serata che per quella sera era stata organizzata con lo scopo di far stare un po' meglio Carola. La ballerina quando lo vide si tuffò tra le sue braccia con un gridolino e Mattia sospirò rendendosi conto che era solo lui l'unico a non conoscere quel ragazzo.
Certo, lui doveva ammettere di non aver nemmeno insistito poi molto per sapere chi diavolo fosse, ma questo non significava che poteva giustificare la leggerezza con cui Christian aveva deliberatamente evitato di dirgli in quali rapporti fosse con il castano.
STAI LEGGENDO
Sotto il cielo di Bergamo
FanfictionLa storia di due ragazzi, che si incontrano per caso, ma che restano per scelta. Perchè, a volte, semplicemente accade. #1 zenzonelli 19/03/2022 #1 Mattian 25/03/2022 *In revisione*