"Matti, se vuoi che mi fermi, devi dirmelo ora"
Mattia sentiva la pelle bruciare lì dove la fronte di Christian toccava la sua. Guardava dritto davanti a sé, e lì si trovavano gli occhi indefiniti del moro. Di quel colore che poteva essere verde, ma anche marrone, o addirittura un miscuglio di tutto.
"Chri..." trovò la forza di dire e poi chiuse gli occhi, perché non ce la faceva proprio a guardarlo ancora. Perché sapeva che probabilmente avrebbe finito per fare una cazzata, e non era decisamente quello che voleva.
Le parole di Mattia però, arrivarono come uno schiaffo a Christian, il quale tolse le mani dal biondo, e si tirò indietro, tornando a sedersi, ritto e rigido.
"Cazzo" disse, alzandosi di schianto dal divano.
"Madonna, ma cosa sto facendo? Perdonami Matti, prima ti dico che non sono gay e poi, per dimostrarti che non ho nulla contro i gay tento di baciarti. Il gin lemon di prima deve essere ancora in circolo" finse uno sbadiglio, allungando le braccia al soffitto. Si passò le mani sugli occhi e guardò l'altro ragazzo, ancora sconvolto da lui.
"Scusami davvero. Non era mia intenzione baciarti sul serio. Sono così incazzato con mia sorella che finisco per prendermela con te invece" gli allungò una mano perché si alzasse e poi si diresse verso il corridoio.
"Puoi dormire dove sei stato l'altra volta" disse e sparì semplicemente in bagno, mentre il biondo ancora cercava di realizzare cosa diavolo era successo, o meglio non era successo.
La mattina successiva Mattia si svegliò tardi e quando decise di alzarsi, con addosso i boxer e una semplice maglia bianca con cui aveva dormito, trovò Christian intento a scaldare delle fette di pane nel fornetto, mentre sistemava una brocca di spremuta d'arancia, del latte caldo e alcuni biscotti sulla tavola.
Lo guardò mentre afferrava il pane e lo copriva di Nutella; si sporcò di cioccolato sul lato della guancia mentre cercava di non far cadere la fetta di pane a terra.
Mattia sorrise, decidendo di andare a salvarlo, prima che fosse troppo tardi. Con un paio di ampie falcate lo raggiunse e con una mano gli tenne fermo il viso, mentre con l'altra tentava di togliere la cioccolata dalla guancia.
"Sei peggio dei bambini" gli sorrise dolcemente.
"Ehi, stronzo. Guarda che lo sto facendo per te!" gli soffiò addosso il moro, mentre quell'altro leccava la cioccolata che aveva sul dito. Si spostò verso la tavola dove depositò il piatto con le fette di pane.
"Per me? E che ho fatto di male al mondo per meritarmi la colazione fatta da te?" rise il biondo, sedendosi. Afferrò la brocca di spremuta e ne versò due bicchieri, passandone uno a Christian.
"Certo che sei proprio carino tu eh? Alla faccia che non ti serve lo zucchero perché sei già dolce di tuo" rise il moro, ricordando la battuta del loro primo incontro.
Mattia tacque, ridacchiando tra sé, mentre azzannava la fetta di pane e Nutella. Christian si godette la scena di lui che apprezzava, in silenzio, lo sforzo che aveva fatto per fingere che la scena della sera precedente non fosse mai successa, e che quel quasi bacio fosse solo un brutto sogno.
"Oggi devo andare in aeroporto a prendere un amico che sale da Bari" disse Mattia, mentre inzuppava un pan di stelle nel latte. Christian annuì, bevendo un goccio di spremuta.
"Ti serve un passaggio?" gli chiese, dato che il biondo non aveva ancora la patente. Aveva appena diciotto anni e stava ancora andando a scuola guida.
"NO!" sbottò, poi si rese conto di essere strano e così aggiunse "no, no grazie, mi arrangerò con i bus".

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Sotto il cielo di Bergamo
FanfictionLa storia di due ragazzi, che si incontrano per caso, ma che restano per scelta. Perchè, a volte, semplicemente accade. #1 zenzonelli 19/03/2022 #1 Mattian 25/03/2022 *In revisione*