"Conosco Nunzio da tipo una decina di anni. È anche lui un ballerino di latino, e molto spesso ci siamo trovati alle competizioni, fin da piccoli. Mi è sempre piaciuto devo dire. Beh, non necessariamente in quel senso. Da bambino non pensavo certo a baciarlo ecc, però perdevo le ore a guardarlo mentre roteava in giro per la palestra. È sempre stato un casinaro devo dire" Mattia sorrise ricordandosi di quei due scriccioli che erano stati lui e Nunzio.
"E poi, più o meno due anni fa abbiamo iniziato ad uscire insieme, nella stessa compagnia. Stesso giro di gente, il che era piuttosto inevitabile visto la vita che facevamo. Mi sono affezionato moltissimo a lui, forse perfino a livelli quasi patologici. Vivevo in funzione di lui, se stava bene ero felice anch'io; se era triste lo ero anch'io.
"Alla fine, circa un anno fa, mi ha baciato. Immagino che lui avesse ben chiaro chi era e che cosa voleva e lo stesso pensava di me. Io non sapevo se mi piaceva o meno quello che stava succedendo, ma ero felice, per i sorrisi che aveva quando eravamo insieme. Ero felice di essere la sua gioia" tacque un po', ripensando a quel primo periodo della loro relazione.
"Penso che sia normale. Quando si ama qualcuno si vuole soltanto vederlo felice, no?" Christian approfittò del silenzio di Mattia per inserirsi nella conversazione e d'un tratto si chiese di chi stesse parlando, se del biondo o di sé stesso.
"Sì, probabilmente hai ragione tu. Io non lo so, a dire la verità. Stare con Nunzio è sempre stata un po' un'altalena in realtà. Alternavamo momenti di pura felicità a momenti di dolore immenso. Me ne sono andato proprio per uno di questi momenti"
"Che è successo?" chiese Christian, quando il silenzio di Mattia aveva iniziato a protrarsi per troppo tempo.
"Nunzio diceva di amarmi" Mattia alzò lo sguardo negli occhi di Christian, vedendolo per un istante morire dentro. Probabilmente empatizzava quello che aveva dovuto provare il biondo.
"Ma alla fine, non era davvero così. Me ne sono andato quando ho capito che io per lui non contavo abbastanza. Che non ero la cosa di cui avesse più bisogno al mondo" concluse il biondo, tirando su col naso rumorosamente.
Il tempo di cercare di evitare di piangere e Christian gli era addosso. Lo stringeva forte, accarezzandogli la pelle dietro il collo, mentre il biondo finalmente piangeva sulle spalle del moro.
"Mattia perché ti sei tenuto tutto questo dentro e non me ne hai parlato prima?" lo sgridò Christian, asciugandogli le lacrime.
"Non è esattamente una cosa che si dice a chiunque questa" sorrise guardandolo.
"Io non sono chiunque" soffiò il moro, sfiorandogli la guancia.
"No è vero" lo sguardo di Mattia seguiva i contorni del viso del ragazzo accucciato davanti a sé, mentre con le mani alla fine raggiungeva la base del suo collo e lo tirava di nuovo verso di sé, abbracciandolo.
Rimasero in silenzio alcuni minuti, ma alla fine Christian costrinse se stesso a staccarsi e a guardare il più piccolo in faccia.
"Comunque vi ho visti ridere l'altro giorno sotto casa tua. Direi che siete riusciti a risolvere tutto ormai no?" gli pulì i residui di lacrime, mentre il biondo annuiva.
"È venuto qui proprio per quello. Ha detto che mi ama e che non si comporterà mai più in modo da farmi piangere. Vorrei tanto credergli" gli occhi di Mattia si riempirono di nuovo di lacrime.
"Matti, non devi forzarti. Ti ha deluso, ti ha fatto male. Devi dare a te stesso il tempo di fidarti di nuovo di lui" oppure dovresti lasciarlo, uno stronzo del genere, pensò poi tra sé.
"Beh, adesso che sai come stanno le cose con Nunzio, mi dici perché non riesci ad ammettere che ti piace Serena?" sorrise il biondo cambiando il discorso.

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Sotto il cielo di Bergamo
FanfictionLa storia di due ragazzi, che si incontrano per caso, ma che restano per scelta. Perchè, a volte, semplicemente accade. #1 zenzonelli 19/03/2022 #1 Mattian 25/03/2022 *In revisione*