Alla fine, Mattia rimase comunque a vivere da Christian, nella stanza che era stata preparata per Alexia e, come aveva promesso, Christian non portò mai Alice in quella casa.
Potremmo dire che la loro vita continuò così, in un normalissimo nulla. Potremmo dire che Matti era andato a Londra, aveva rivisto Nunzio, chiudendo con lui definitivamente, per il bene di entrambi. Potremmo anche dire che aveva trovato la sua fortuna, con una bellissima carriera all'estero e potremmo dire che alla fine Alice e Christian si erano sposati, costruendo la splendida famiglia che Anna aveva in mente per il figlio.
Ma se fosse andata così, ora non sarei qui, a parlarvi ancora di loro due.
Mattia e Christian avevano deciso di comune accordo di cercare di preservare almeno la loro amicizia, cercando, nella convivenza, di evitare il più possibile il crearsi di situazioni ambigue.
Decidere di rimanere a vivere a casa di Christian non fu una scelta facile per Mattia e ci si arrovellò per i due giorni consecutivi, ma alla fine suppose di dovere al moro almeno il tentativo.
Sapeva che non stava soffrendo solo lui, perché vedeva negli sguardi e nei gesti di Christian la medesima sofferenza.
Ma alla fine si creò una piacevole routine, e la quotidianità ritrovata pose le basi per un futuro di pace tra i due. E così, due mesi dopo, verso fine marzo, non furono del tutto preparati a ciò che avvenne.
"Matti, stasera ceno via!" gli ricordò Christian, da camera sua. Mattia uscì dal bagno, raggiungendolo.
"Va bene, io credo che andrò al bar con Serena e Carola. A quanto pare ci sono guai in paradiso" gli disse, asciugandosi i capelli.
Il moro stava cercando di sistemarsi la cravatta sopra alla bellissima camicia bianca.
"Cacchio, hai una comunione per caso?" rise il biondo andandogli vicino. Gli prese la stoffa nera dalle mani, sfilandogliela dal collo. Se la mise addosso, fissandosi allo specchio per fare il fiocco.
"Magari" sbuffò. "Alice vuole presentarmi i suoi" si lasciò sfuggire, mentre spostava lo sguardo verso lo specchio, incrociando quelli del biondo.
"E la cosa ti rende nervoso?" gli sorrise dolcemente. Mattia non aveva più fatto riferimento al loro trascorso e aveva accettato, in silenzio, che la castana facesse parte della vita del moro (e conseguentemente della sua). Christian era stato un ottimo amico però, cercando in ogni modo di evitare gli incontri tra i due, per non ferirlo ulteriormente.
"In realtà non sono sicuro che sia una cosa che voglio fare" gli disse, mentre l'altro si sfilava la cravatta dal collo per aiutarlo ad indossarla. Le loro mani si toccarono e una scarica elettrica raggiunse entrambi, facendoli arrossire.
"State insieme da Natale ormai. È normale che lei ti voglia presentare i suoi genitori. Sei una persona importante per lei" Mattia cercò di non ascoltare il respiro di Christian di fianco al suo collo, mentre gli sistemava il colletto della camicia.
"Anche per te sono importante, ma non ho mai conosciuto i tuoi genitori" fece l'altro, cogliendolo di sorpresa. Mattia sorrise, allontanandosi da lui.
"Tu non sei il mio ragazzo, Chri" si abbassò a raccogliere l'asciugamano dal letto, dove l'aveva lasciato e se ne tornò in bagno, lasciandolo da solo a finire di prepararsi.
"Io non posso credere che ti abbia veramente detto una cosa del genere!" Serena sbatté la birra sul tavolo, fissando l'amica in lacrime. Mattia le posò una mano sul braccio per calmarla.
"Invece lo ha fatto! E io non so più che fare!!!" pianse l'altra, con la testa sul tavolo.
Mattia non sapeva come poterle essere d'aiuto. Voleva abbracciarla forte e dirle che si sarebbe sistemato tutto, ma era praticamente impossibile, perché anche il suo cuore era a pezzi e non aveva abbastanza forze per risollevare entrambi.
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Sotto il cielo di Bergamo
ФанфикLa storia di due ragazzi, che si incontrano per caso, ma che restano per scelta. Perchè, a volte, semplicemente accade. #1 zenzonelli 19/03/2022 #1 Mattian 25/03/2022 *In revisione*