Capitolo 2. La voragine

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Quella lezione straordinaria in cortile fu uno degli episodi più imbarazzanti di cui ho memoria

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Quella lezione straordinaria in cortile fu uno degli episodi più imbarazzanti di cui ho memoria. Durante quella soporifera prima ora mi rattristavo di non aver avuto alcun ingresso in pompa magna, ma ciò che avvenne in giardino mi fece rimpiangere miei stessi desideri.

Tanto per cominciare, tutta la spiegazione della direttrice Faragonda verteva intorno al concetto di vita in ecosistemi completamente diversi... in breve, su di me.
Ero l'aliena da studiare e osservare, un po' comprendevo anche la curiosità e l'interesse a livello scientifico, ma quel giorno furono infrante una serie di barriere.

Faragonda, aiutata dall'austera rudezza di Griselda, aveva fatto schierare ogni studentessa di ogni classe.
Infine aveva chiamato me, chiedendomi di farmi avanti, di emergere dalla folla e mettermi al centro di fronte a tutti. Successivamente, aveva dato avvio a un lungo monologo su quel poco che a Magix si sapeva del mio pianeta.

Per carità, non ho avuto mai problemi di ansia o socialità, ma mi sentivo sempre più come una cavia sotto osservazione e sempre meno come una persona. Tutti quegli occhi erano puntati su di me poiché rappresentavo un'anomalia, e questa cosa mi turbava.

Pure i professori e addirittura la bibliotecaria assistevano, curiosi al bizzarro spettacolo che la mia sola esistenza bastava a inscenare.

Mi sentivo il cuore in gola, deglutire era diventato difficile, era come se un groppo d'ansia mi bloccasse la trachea.
Persino respirare era faticoso e non per una questione di ecosistema.

- Bloom, Stella. - Invocò la direttrice. -Scagliate sulla nuova arrivata il vostro incantesimo più potente.

Fra le studentesse si sollevò un rumoreggiare sommesso, ma io non vi feci più di tanto caso, come non prestai nemmeno attenzione alle parole di Faragonda.

"Devi trovare Stella di Solaria e starle molto vicino" l'imperativo di mio padre.
E infatti era lei il mio pensiero principale. Un tenue sorriso colorò il mio volto, come vidi un lume di speranza accendersi in fondo alla valle. È da lei che devo andare.

Una ragazza dai lunghi capelli rosso fuoco emerse con aria preoccupata dalla folla schierata di fronte a me.
- Direttrice, ne è sicura? Così si farà del male.

Da dietro di lei fece capolino una fata bionda vestita di tutto punto.
Quella era indubbiamente Stella, aveva una postura eretta ed era più aggraziata della compagna. La fata rossa non poteva mai essere cresciuta in una famiglia reale, si sporgeva in avanti con occhi sgranati e gesticolava fin troppo vivacemente, come una vera popolana.

- Ragazze, non abbiate paura. Nel caso in cui le cose si mettano male per la vostra nuova compagna, abbiamo qui Palladium e Avalon, esperti di pozionologia.

Dopo quell'ultimo incoraggiamento di Faragonda, ci fu un fugace scambio di sguardi fra le due giovani fate.
Poi incominciarono: fluttuanti nell'aria leggera, si abbandonarono alla densa luce che le avvolgeva, ne furono sommerse e, per un attimo, sparirono all'interno di due piccoli soli. Infine, uscendo da quel bagno di luce, si presentarono nella loro vera forma.

Erede dell'Oblio||𝒲𝒾𝓃𝓍 𝒞𝓁𝓊𝒷Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora