Capitolo 9. Una valigia piena di sassi

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Mi fermai all'improvviso, realizzando troppo tardi che la mia lingua lunga mi aveva condotta dove non volevo

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Mi fermai all'improvviso, realizzando troppo tardi che la mia lingua lunga mi aveva condotta dove non volevo.

- Che cosa intendi? Tu hai già scagliato incantesimi dal tuo arrivo qui.

Sì, effettivamente era un po' generica la mia affermazione. Nella scuola in cui studiavo a Hypnos differenziavano incanti e incantesimi, a quanto pare ad Alfea non facevano lo stesso.

- Non so concentrare le mie energie per colpire un nemico o un bersaglio.- Spiegai, non senza un po' d'imbarazzo. Dire queste parole ad alta voce, dar loro una forma che prima non possedevano, mi faceva sentire abbastanza inetta.
- Non so usare i miei poteri per combattere, ecco.

Ora Avalon penserà che io sia un'incapace, perfetto.
A pensarci bene, non ero nemmeno in grado di alzare uno scudo magico. In parole povere, non ero portata per il combattimento... l'ennesimo motivo per cui Cal era ritenuto superiore a me in tutto!

- Hai conosciuto le Winx?

- Winx? - Ripetei, colta dalla sorpresa. -E che diavolo sono le Winx?

- Le ragazze responsabili della sconfitta di Lord Darkar. Non devi paragonare il tuo percorso al loro, quelle ragazze hanno già avuto a che fare con molteplici nemici, nel combattimento sono diventate più abili di chiunque altra ad Alfea.

Rimasi in silenzio. Certo, quel discorso aveva senso, ma percepivo già l'umiliante lacuna che mi separava dalle altre: non solo ero più vecchia, ma avevo pure un fardello di cose arretrate da imparare.

Avalon, probabilmente percependo la mia frustrazione, si sporse in avanti e con tono incalzante proseguì: -Tu non sei più indietro delle altre tue compagne, impari le nozioni al triplo della velocità media, in breve sarai al pari delle altre allieve del quinto anno. Terremo il training sul combattimento per dopo, come da programma con tutte le fate ordinarie.

Fate ordinarie. Storsi il naso. Davvero mi ha paragonata a una fata ordinaria?
Se quell'espressione fosse uscita dalla bocca di chiunque altro avrei pensato che stesse cercando un modo velato per insultarmi.

Ma quello era Avalon, un angelo custode in giacca e camicia incaricato di accompagnarmi nel mio percorso.
Quelle sue frasi, messe insieme, suonavano tanto come un discorso qualunquista mirato a interrompere le mie lamentele.
Era la prima volta che le parole di Avalon non sortivano alcun effetto benefico su di me. Forse lo avevo sopravvalutato.

- Per quanto riguarda l'uso dei poteri per colpire bersagli, non è difficile. Basta concentrare la propria energia in un unico punto. Tu manipoli le ombre, no? Le puoi focalizzare in un unico punto.

Ah già. Improvvisamente ricordai che, per quanto affabile e gentile, Avalon era pur sempre un semplice professore. A ripensarci bene, è meglio non affrontare questo discorso.
Risposi con un generico "mi impegnerò" e andai avanti con la seduta, cercando di concentrarmi su problemi più effimeri ma anche più immediati.

Erede dell'Oblio||𝒲𝒾𝓃𝓍 𝒞𝓁𝓊𝒷Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora