In viaggio verso Eraklyon
Mi risvegliai con un torcicollo tremendo. Avevo dormito con la schiena storta come un ramoscello spezzato, nel vano tentativo di adattarmi a quegli spazi duri e metallici, tanto che quando provai a rialzarmi sentii uno scricchiolio riecheggiare fra le scapole. Uno scricchiolio seguito da un indolenzito mugugnare che emerse dalla mia gola.
- Sonnellino comodo, vero? - Ironizzò una pedante voce maschile.
- Sta' zitto, capelli viola. - Bofonchiai.
- Il mio nome è Riven...
- Non mi interessa. - Lo interruppi, mettendosi seduta a fatica.
Mi ero appisolata su una delle panche metalliche della navetta degli specialisti, il che voleva dire che il tanfo del testosterone era particolarmente forte in quell'abitacolo.
E poi si chiedono perché preferisco gli uomini più grandi...Mi alzai in piedi per osservare meglio il panorama e tentare di capire dove fossimo. Il buio cosmico, rallegrato qua e là da qualche stella, era bello solo per i primi cinque minuti, dopo un po' diveniva nauseante perfino per me che ho uno stomaco d'acciaio.
Per capire dove fossimo, non mi restava altro che andare là dove due citrulli in calzamaglia blu guidavano la navetta e sbirciare la mappa elettronica. I citrulli in questione erano Brandon e Timmy, rispettivamente il ragazzo di Stella e quello di Tecna. Probabilmente, pure se non li avessi visti avvinghiati alle fidanzate su Solaria, avrei comunque intuito che si trattava proprio delle anime gemelle di quelle due fate. Brandon era solare in maniera quasi invadente e Timmy uno smanettone che solo Tecna comprendeva durante i suoi sproloqui sui computer.
Dunque così feci, ma quando mi sporsi in avanti sopra la spalla di Brandon vidi qualcosa che mi fece scoppiare all'istante.
- Questo è inaccettabile. - Sbottai, senza nemmeno processare la fila di messaggi che avevo appena sbirciato e ottenendo immediatamente l'attenzione di tutti.
Brandon, non appena si accorse della mia presenza, afferrò in fretta il proprio palmare ma, nell'impeto del gesto, lo fece impacciatamente cadere.
Tanto ormai avevo già letto.
- Cosa credete di fare? Giocare a Barbie e Ken con me e... chiunque sia quel tizio? - Protestai.
Brandon mise le mani avanti e, per fortuna, era solo il copilota di quella navicella.
- Non è come sembra, non ti arrabbiare.Solo un idiota poteva uscirsene con un'espressione del genere.
- Lo abbiamo fatto per te. - Intervenne Stella, prima che potessi metaforicamente mangiare la faccia al suo ragazzo. - Lui è il cugino di Sky, è un reale.
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Erede dell'Oblio||𝒲𝒾𝓃𝓍 𝒞𝓁𝓊𝒷
Fanfic• 𝕍𝕒𝕝𝕥𝕠𝕣 𝕩 ℝ𝕖𝕒𝕕𝕖𝕣 • Fuggire dal pianeta d'origine, mentre questo è in procinto d'esser distrutto, e trasferirsi nell'ovattata realtà di Alfea è una sfida non indifferente... Soprattutto per una fata che ha trascorso tutta la sua esistenz...