Capitolo 19. Appuntamento con la Luce

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Conobbi il famigerato Thoren, il bravissimo e perfetto cugino di Sky, in un chiassoso locale di Eraklyon

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Conobbi il famigerato Thoren, il bravissimo e perfetto cugino di Sky, in un chiassoso locale di Eraklyon.

Era un sabato sera, avevo giusto appena fatto shopping insieme a Stella, cambiandomi direttamente nel camerino del negozio per risparmiare tempo.
Infatti fu proprio questo il motivo dietro primo impaccio (il primo di tanti, ahimè) durante le presentazioni: avendo il mio solito borsone da una parte e il sacchettone, ormai contenente la mia vecchia tunica, nell'altra non sapevo quale mano porgere per le presentazioni. Mi limitai a ciondolare come un'ebete rivolgendo, di tanto in tanto, sorrisi di circostanza al ragazzo.

Avevo una fitta allo sterno, come se il mio stesso organismo mi stesse mandando cupe premonizioni. Questa serata andrà malissimo, lo so.

- Oh, non fa niente. - Mi aveva sorriso. -Ho prenotato un tavolo qui, così potrai posare tutte le tue cose.

Thoren, già nei primi secondi, si era distinto come un ragazzo a modo, anzi era addirittura più composto del principe Sky, a giudicare da quel poco che avevo visto di quest'ultimo.
In più, era modesto nel vestire: indossava una polo arancione senza troppe pretese... quella che, al contrario, sembrava palesemente sopra le righe ero io.

Quando Brandon mi aveva detto che Thoren mi avrebbe portata in un locale di lusso, avevo deciso di dare il meglio. Alla corte di Solaria ero sembrata una stracciona, e non avrei commesso lo stesso errore pure su Eraklyon. Eppure, una dentro il locale, notai intorno a me fanciulle con abiti corti e attillati e giovani con semplici camice. Il corsetto rigido e la gonna con le balze mi facevano sembrare come se fossi saltata fuori da un'altra epoca.

Ecco perché Stella era contraria a quest'outfit. Capii, accorgendomi sempre di più di quanto risultassi fuori posto. Ma non avrei mai lasciato questo completo in negozio a prendere polvere... per la prima volta, infatti, quel pomeriggio mi ero guardata nello specchio del camerino e avevo scorto della bizzarra gradevolezza nel mio aspetto.
Questo posto è semplicemente incomprensibile per me.

Thoren mi condusse fra le luci abbaglianti e i corpi scatenati. Schivai per un soffio la mano di una ragazza, troppo impegnata a ballare per notare la mia presenza.

- Purtroppo, essendo questo uno dei locali più esclusivi di Eraklyon, ho prenotato tardi per riuscire ad avere uno dei posti ai divanetti. - Detto questo (anzi, tenendo conto del chiasso, direi piuttosto "urlato questo"), si scusò, spostandomi gentilmente la sedia affinché potessi accomodarmi a un particolare tavolo dalla tinta diafana.

Ero troppo meravigliata da quel posto, da quella musica, dagli animi esaltati intorno a me e addirittura dal materiale che componeva quello stesso ripiano, per sentirmi delusa.

- Guarda, potevi portarmi in un fast food e sarei stata comunque felice. - Biascicai, notando come la trasparenza del tavolo facesse passare parte della luce, mentre la restante parte vi rimbalzasse sopra.

Erede dell'Oblio||𝒲𝒾𝓃𝓍 𝒞𝓁𝓊𝒷Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora