- Te la farò semplice, regina cattiva di Narnia. - Sospirai, allontanando cautamente la sua mano da me. -Devo svuotare la vescica e qui, in questo buco dove mi hai trascinata, non ci sono cessi. Credevo che i bulletti usassero le latrine per tormentare le proprie vittime!
Il volto della donna si contorse in una smorfia. A guardarla meglio, doveva essere giovane, non più grande delle mie compagne Winx. L'espressione severa e il trucco pesante mi avevano ingannata, fu il suo atteggiamento immaturo a tradirla, mostrandomi la sua vera età.
- Non divagare! - Ribatté, senza spostare lo sguardo di un millimetro dai miei occhi. - Valtor ha qualcosa con te?Sussultai, tuttavia mascherai la mia sorpresa con un sarcastico: - Pardon?
Dal buio emerse una seconda figura, una ragazza dai lunghi capelli castani, che mi squadrava con le palpebre a mezz'asta attraverso le lenti giallastre dei suoi occhiali.
- Su Andros ti ha salvato la vita, lo abbiamo visto tutte.No, c'era qualcosa che mi sfuggiva. Che senso aveva domandarmi il motivo per cui mi aveva salvata? Era una frecciatina per dirmi che fondamentalmente non meritavo di vivere? No, il mio intuito percepiva dell'altro. Tuttavia, decisi di tacere, avrei messo in difficoltà me stessa se non l'avessi fatto: conoscevo troppi pochi dettagli di quella conversazione. Lasciai che ad agire, silenziosa e letale, fosse la mia mente. Avevo l'occasione perfetta per sviscerare il cervello di quelle misteriose donne che accompagnavano Valtor.
La ragazza dai capelli bianchi era la più peculiare, covava tanta rabbia verso il mondo e verso se stessa. In più aveva un debole per lo stregone.
Ecco il perché di questo agguato. Realizzai. Valtor era un meticoloso calcolatore, non gli erano necessari questi sotterfugi per avere un po' del mio tempo e delle mie attenzioni. Quelle ragazze avevano stoltamente agito da sole.
- Valtor vi ha dato il permesso di questo agguato, almeno?- Domandai con arroganza.
Le due ragazze restarono basite e si lanciarono sguardi preoccupati. Entrambe nutrivano un'adolescenziale cotta per il famigerato stregone, ma al contempo sapevo che non avrei ottenuto nulla mettendomi di traverso o mostrando anche il mio interesse nei suoi confronti. Quello era un terreno scosceso che non mi conveniva attraversare, per questo preferii spostare la mia battaglia altrove...
- Se non mi liberate immediatamente io gli racconterò ogni cosa. - Affermai a denti stretti. - E voi non volete aizzare le ire del vostro amato benefattore, vero?
- Perché credi possa adirarsi per una piccola fatina insignificante? - Le parole della donna bianca erano crude e pungenti.
Giusto. Perché mai Valtor si sarebbe dovuto preoccupare per me? La realtà era che mi aveva salvata su Andros per una semplice reazione fisiologica: lui sentiva tutto ciò che percepivo io, compreso il mio viscerale terrore di morire sciolta nel mare.Mi ha salvata, impedendomi di cadere in acqua per placare quel terrore. Ricordai. Quindi sì, ha ragione lei, Valtor se ne frega di me.
Però dovevo proteggere quell'informazione, e dovevo farlo con tutta me stessa.
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Erede dell'Oblio||𝒲𝒾𝓃𝓍 𝒞𝓁𝓊𝒷
Fanfiction• 𝕍𝕒𝕝𝕥𝕠𝕣 𝕩 ℝ𝕖𝕒𝕕𝕖𝕣 • Fuggire dal pianeta d'origine, mentre questo è in procinto d'esser distrutto, e trasferirsi nell'ovattata realtà di Alfea è una sfida non indifferente... Soprattutto per una fata che ha trascorso tutta la sua esistenz...