Capitolo 4. Di abiti e d'Inganni

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Solaria

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Solaria

- Ti rendi conto che questa camera è grande quanto la sala del trono del mio pianeta? - Esclamai, gettando lo zaino accanto al letto e stiracchiandomi per bene. Avevo da poco attraversato il portale per Solaria e il mio corpo era intorpidito dall'improvvisa afa percepita su quel pianeta.

Stella però aveva gli occhi bassi, quella era palesemente una giornata "no" per la principessa.
Fra le mani ricche di bracciali e anelli dorati, teneva una scatola finemente decorata, che non tardò a gettare per terra sbuffando.

La scatola si aprì per l'impatto e un luccicante gioiello fece capolino fra le pareti vellutate.

- Ehi, piano! - Sussultai, accorrendo a raccogliere quella scatola dall'aria decisamente costosa. - Che ti ha fatto di male questa collana?

Stella incrociò le braccia, rifiutandosi di raccogliere quel gioiello che ora le porgevo.
- È un regalo della contessa Cassandra, non voglio avere niente a che fare né con lei né con sua figlia Chimera.

Bloom si accovacciò sul divanetto rosa di fronte a me, scrollando le spalle con un velato imbarazzo.
- Abbiamo avuto un piccolo scontro con lei e con alcune sue compagne a Magix.- Spiegò.

Vidi Stella digrignare nervosamente i denti, squadrando diritto di fronte a sé: -Se non fosse per lei, io ora avrei il mio vestito!

Sbattei le palpebre un paio di volte, assorbita dall'assurdità di quella situazione. Avevo abbandonato il mio pianeta da circa un mesetto, ormai vivevo nel collegio di Alfea e frequentavo la movimentata Magix. Ero letteralmente passata dal sentir solo discorsi riguardanti vuoto e distruzione, al disquisire di... vestiti.

Per carità, ognuno ha le sue preoccupazioni e strumentalizzare la tragica distruzione di Hypnos per sminuire il vissuto di Stella sarebbe crudele... ma vedere quella potente fata parlar di abiti come se fossero guerra rendeva tutto ancora più surreale.

Dunque feci del mio meglio per confortarla.
- Non ti preoccupare! - Le sorrisi. - Il vestito che hai comprato alla fine è comunque bello, insomma hai visto come siamo conciate noi? Io ho una vecchia tunica sgualcita e Bloom sembra un prato fiorito visto da un daltonico. Senza offesa.

La fata del fuoco si grattò la nuca, indossando un finto sorriso di circostanza.
- Era davvero necessario dirlo? - Biascicava, imbarazzata.

Sentivo l'impellenza di uscire da quella stanza, iniziavo a notare come i loro lunghi abiti all'avanguardia facessero sembrare fuori luogo me e il mio vecchio chitone da cerimonia.
Ma prima si presentò un'altra urgenza: -Se proprio non hai intenzione di indossare questa collana... almeno la puoi dare a me?

Stella mi guardò come se avessi fatto la proposta più indecente del secolo. Ed in effetti scoprii, più tardi nel tempo, che regalare una seconda volta i doni non graditi non era buon costume.
Quella era proprio una cultura dello spreco, soprattutto se paragonata alla frugalità del popolo e della corte di Hypnos.

Erede dell'Oblio||𝒲𝒾𝓃𝓍 𝒞𝓁𝓊𝒷Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora