Capitolo 14. Il potere della Vita

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Aisha era in piedi di fronte a me, bella e potente nella sua nuova forma: grandi ali verdi erano dispiegate sulla sua schiena, tutto il suo corpo emetteva una densa luce: era più luminosa lei di qualsiasi altra lampada accesa in quella stanza, rac...

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Aisha era in piedi di fronte a me, bella e potente nella sua nuova forma: grandi ali verdi erano dispiegate sulla sua schiena, tutto il suo corpo emetteva una densa luce: era più luminosa lei di qualsiasi altra lampada accesa in quella stanza, racchiusa in una commistione di eleganza e potenza nel suo Enchantix; tuttavia, i suoi occhi erano ancora sommersi nel buio.
E per colpa della stessa persona dalla quale non ero capace di distogliere i miei pensieri.

Valtor, chissà quando lo rivedrò e soprattutto per quale motivo...

Decisi di scacciare qualsiasi pensiero inappropriato e concentrarmi sul presente, tanto per cominciare sul motivo per cui mi trovavo lì pure io.
Lanciai uno sguardo intimorito a Griselda. Davvero non aveva senso che io mi trovassi in presidenza con le famigerate Winx! Inizialmente avevo pensato a una banale punizione, ma di fatto io ero stata assente per poco... e soprattutto ero stata brava a non farmi beccare, io.

Una morsa si stava lentamente stringendo intorno al mio petto, rendendomi sempre più difficile respirare.

Sanno di Valtor, è sicuro. Altrimenti perché condurmi in presidenza?

No aspetta, cosa c'è da sapere?

Non era accaduto nulla al di fuori della mia testa, non c'era alcun motivo per punirmi. Volevano mettermi in punizione perché lui mi aveva salvato la vita? In ogni caso potevo dargli del pazzo e liberarmi da ogni responsabilità.

Ma onestamente ancora non sapevo perché lo avesse fatto, ergo io non avevo per davvero alcuna responsabilità.

Improvvisamente rammentai quanto accaduto ad Andros, ricordai d'esser riversa sulla fredda pietra, stretta nella tiepida presa dello stregone, con il suo braccio vigoroso intorno alla mia vita e la mia schiena schiacciata contro il suo petto. Nonostante il terrore dovuto alla caduta, il ricordo del suo corpo così vicino al mio mi fece attorcigliare le viscere.

Istintivamente, mi portai una mano al ventre, lì dove lui mi aveva toccata, e una vampata purpurea m'investì in pieno volto facendomi arrossire come una preadolescente con gli ormoni a palla.

Era in assoluto la prima volta che qualcuno mi toccava così. Era per necessità certo, ma se servisse a farmi afferrare così da lui, mi butterei in un mare acido ogni giorno della mia vita.

Diamine. Non dovrei pensare queste cose.
Mi morsi la lingua e attesi in silenzio la mia sentenza. Sentenza che mai arrivò.

- Ragazze, vi ho convocate qui per mostrarvi una cosa. - Esordì Faragonda. -Quanto è accaduto ad Aisha è meraviglioso e terrificante allo stesso tempo. Tramite un sacrificio ha raggiunto la trasformazione finale, l'Enchantix. Ma un potente maleficio di Valtor l'ha resa cieca.

Come pronunciò, con giusto un velo di sdegno, quel nome, le budella mi si rigirarono nella pancia. Se possibile, la fitta all'addome si amplificò. Non riuscivo a spiegarmi perché lo stregone avesse voluto caritatevolmente aiutarmi, poco dopo aver accecato con fredda crudeltà Aisha. Non era un essere vagamente gentile, e nemmeno un filantropo, quella sua azione non aveva senso.

Erede dell'Oblio||𝒲𝒾𝓃𝓍 𝒞𝓁𝓊𝒷Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora