One Shot - Dove eravamo rimasti?

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Harry ha chiarito con Gemma al compleanno della mamma, il giorno dopo è partito per Dover ed è andato a cercare Louis a casa di suo padre. Lo ha trovato sulla loro spiaggia preferita e si sono finalmente messi insieme.


Dopo essersi dichiarati amore eterno, hanno trascorso un altro po' di tempo in spiaggia fino a che Louis, preso dalla frenesia, non ha proposto ad Harry di tornare a casa dal padre. Era così entusiasta all'idea di presentarsi da lui tenendolo per mano, e ovviamente Harry si è lasciato trascinare perché vedere Louis così felice è il motivo principale per cui si è precipitato qui a Dover dopo il compleanno di sua madre.

Si sono presentati alla porta del signor Tomlinson ad ora di cena, con due sorrisi splendenti stampati sulla faccia. I tre uomini hanno mangiato tutti e tre insieme e poi, alla fine, Louis ha portato Harry su in camera per poter passare il resto della notte da solo con lui.

Nessuno dei due ha pensato di andare oltre: entrambi si aspettavano che la passione avrebbe preso il sopravvento, ma appena si sono chiusi la porta alle spalle, un bisogno primario ha avuto la meglio su di loro: si sono stretti immediatamente in un abbraccio lunghissimo e mozzafiato, si sono lasciati andare così tanto all'esigenza di tenersi stretti in questo modo che sono finiti appoggiati contro la porta, fino a che non hanno capito di doversi separare, giusto qualche minuto per prepararsi per la notte. Solo il pensiero di passare diverse ore a letto abbracciati, li ha spinti a darsi una mossa.

Si sono lavati i denti insieme, si sono spogliati a vicenda e stranamente senza alcuna malizia, perché erano così felici da non riuscire proprio a lasciare spazio a nessun'altra sensazione in quel momento. E così, dopo poco più di dieci minuti, si sono finalmente ritrovati a letto intrecciati l'uno all'altro.

Mentre Louis era impegnato a disegnare cerchi immaginari sulla spalla nuda di Harry, quest'ultimo si è fatto una forza incredibile per spostarsi e mettere un po' di distanza tra di loro. "Ok, Lou. Leviamoci questo dente, facciamolo adesso e non facciamo passare troppo tempo."

Louis lo guarda dal basso, un po' confuso e a tratti spaventato. "Ora mi stai spaventando."

"No, Lou, è che... forse non ci siamo detti tutto oggi. Cioè, abbiamo parlato molto del passato, ma non tanto delle ultime settimane e io non voglio assolutamente che quando tutta l'euforia di questo momento sarà passata, tu possa in qualche modo cominciare a dubitare di me ricordando tutto il male che ci siamo fatti da quando siamo finiti a letto insieme a gennaio" gli dice Harry, sollevando poi una mano quando vede Louis provare a parlare. "Aspetta, ti prego. Ora siamo felicissimi perché ci siamo trovati, ma abbiamo ancora così tante cose da chiarire e lo faccio per noi due, per me e per te, perché voglio stare con te per sempre e non succederà se prima non parliamo."

Louis si lascia andare ad un sorriso, sporgendosi verso di lui per baciarlo sul collo. "Vuoi stare con me per sempre, eh? Buono a sapersi."

"Louuu" protesta Harry, cercando di non farsi ammaliare. Non ora che ha trovato la forza di staccarsi da lui per parlare. "Sono serio, te lo giuro."

"Be', inizio a crederti davvero. Però Harry, non mi devi alcuna spiegazione" gli dice Louis, sistemandosi di nuovo con la testa sul cuscino.

"Devo farlo, invece. Tu - tu devi sapere quello che mi è passato per la testa in tutto questo tempo e ho bisogno di sapere che alla fine lo capirai, che lo capirai come non mi hai mai capito in queste settimane in cui sei stato arrabbiato e ferito a causa mia. Ora sei felice perché sono venuto a riprenderti, ma questo non cancella tutto quello che ci è successo."

Louis a questo punto non può proprio ribattere, perché è vero. Ha odiato Harry tante volte in questi mesi, ma erano entrambi troppo ammaliati dai sentimenti e dalla sofferenza per provare a guardare oltre il loro naso. E, improvvisamente, si rende conto di voler ascoltare le sue spiegazioni. "Ok, Haz. Sono tutto orecchie."

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