Il potere dei ricordi

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Gennaio 2008

"Dai Lou muoviti che fa freddo" balbetta Harry, saltellando da un piede all'altro mentre tiene le mani ben piantate nelle tasche del suo cappotto per scaldarsi. Lancia l'ennesima occhiata al suo migliore amico che sta armeggiando con quella dannata macchinetta e ha paura di morire qui congelato se non si muoverà a finire quello che sta tentando di fare da almeno cinque minuti. "Ma non potevi comprarle oggi?"

"In pieno giorno? Sei pazzo?" gli chiede Louis, chinandosi per prendere quello che ha comprato e raccogliendo il resto che gli sta dando la macchinetta. "Ecco, ho fatto. Senza le cartine non potevamo andare da nessuna parte."

"Ora voglio andare solo in macchina, sto congelando" ribatte Harry, saltellando verso la macchina del suo amico. O meglio, della mamma del suo amico. Louis ha imparato a guidare già da qualche mese ed è bello andare in giro di sera quando non c'è nessuno, questa cosa li fa sentire improvvisamente grandi. Louis intanto lo segue in macchina, occupa il posto di guida e accende il motore così che possano allontanarsi da qui che stanno troppo in centro. Louis parcheggia in una zona deserta, ai lati della strada non ci sono altro che grandi estese di terra e qui fa ancora più freddo, ma Harry si rende conto che non possono farlo da qualche altra parte. Se vengono beccati da qualcuno sono fregati.

"La fumiamo qui dentro? E non puzzerà?" gli chiede Harry, confuso.

"Uh, no. Tanto è erba, dovrebbe odorare di - di erba. Al massimo mia mamma penserà che siamo andati al parco" risponde Louis ingenuamente, perché non ha mai fumato una canna, nessuno dei due ha mai fumato prima d'ora e non immaginano neanche che da qui a qualche minuto ogni minima cosa di questa macchina sarà impregnata dal profumo dell'erba che Zayn gli ha procurato stamattina. Gli aveva anche proposto di fumare insieme, ma Louis davvero non ha mai fumato niente e non gli andava di fare la figura dell'imbecille, così stasera si è presentato a casa di Harry e gli ha chiesto di provarci insieme. Harry non ha esitato neanche un momento, ed è proprio questo il bello della loro amicizia: se uno dei due andasse dall'altro proponendo di rapinare una banca, sarebbero certi di avere un partner durante questa missione così ardua.

"Okay, inizio io" si offre Louis, dopo dieci minuti trascorsi a cercare di chiudere bene la cartina attorno all'erba. Non pensava che fosse così difficile. Accende l'estremità aperta con l'accendino e, senza esitare un secondo di più, porta il filtro alle labbra. Un bruciore allucinante gli invade la gola e si ritrova a tossire istintivamente, poggiandosi con una mano alla spalla dell'amico e passandogli la canna. "Cazzo, brucia tantissimo. Prova tu, sono un disastro."

Harry ride un po' tentando di nascondere quanto sia nervoso e poi si porta la canna alla bocca. Prova un tiro e subito si ritrova a tossire insieme a Louis, che vedendolo ride ma finisce per tossire soltanto di più. "Fai un altro tentativo. Sto morendo."

Louis ride di nuovo mentre gli passa la canna e deve ammettere che il secondo tentativo va meglio, quello di Harry un po' meno, ma quando sono arrivati all'ultimo tiro a testa entrambi riescono a farlo bene senza tossire. Proprio perché ci sono riusciti solo adesso decidono di preparare una seconda canna e fumarla, consapevoli che questi riusciranno a godersela meglio. Il fumo inizia a fare il suo effetto e le loro menti diventano sempre più annebbiate mentre se ne stanno seduti qui, in questo catorcio, con i finestrini appannati e il freddo che penetra nelle loro ossa. Però è bello, perché si sentono sempre più leggeri e spensierati ed era un po' che non provavano una sensazione così piacevole.

"Oddio, puzza da morire qui dentro" mormora Harry prima di scoppiare a ridere, seguito a ruota da Louis che si accascia con la testa sulla sua spalla. "Tua madre ci farà a pezzetti. A. Pezzetti. Come un fottuto puzzle. Anzi, ti farà a pezzetti perché io non c'entro niente."

"Ehi, invece tu domani mattina mi accompagni a lavare la macchina" lo avverte Louis, e ci mette un po' per riuscire a completare la frase perché la sua voce è terribilmente strana, e inizia a sentirsi stanco, ha freddo e - Harry sembra così comodo, ora. "Pulce, fammi sedere su di te."

"Cosa? Hai un culo grosso, Liù, mi schiacci - "

"Sta' zitto e abbracciami che ho freddo" gli ordina Louis, scavalcando il freno a mano e sedendosi a cavalcioni su di lui. Immerge la testa nella sciarpa di Harry e sospira quando sente il suo amico stringerlo, porta le dita tra i suoi ricci e se ne sta qui per un po' mentre la sua mente inizia a viaggiare, viaggia e va così lontano che domani non ricorderà assolutamente niente di questo momento. Neanche adesso, mentre si ritrova a dondolare i fianchi su quelli del suo migliore amico, si rende conto di quanto sia ambiguo ciò che sta facendo.

E anche Harry ha fumato, anche Harry non è lucido, solo che Harry qualche mese fa si è masturbato pensando a lui e c'è una parte decisamente più sveglia in lui che non può che reagire a questa cosa. "Lou" lo richiama con un sospiro strozzato, e allo stesso tempo si ritrova a infilare le dita sotto la sua maglietta e a tastare i suoi fianchi nudi. Lo sente sospirare di piacere e continuare a muoversi, solo che è impossibile trovare la giusta frizione con i jeans addosso in questo modo, ed Harry non sa neanche se Louis sta cercando davvero una sorta di frizione così si limita ad andargli incontro per un po', a dondolarsi contro di lui e ad accettare questo abbraccio davvero intimo di cui neanche lui domani mattina ricorderà assolutamente niente. E lo vorrebbe ricordare. Lo vorrebbe ricordare così tanto.

"Haz" lo richiama Louis ad un tratto, separandosi dalla sua sciarpa quel tanto che basta per guardarlo e sono davvero vicinissimi adesso. Hanno entrambi gli occhi arrossati e stanchi, e probabilmente dovranno stare qui fino all'alba perché nessuno dei due si riprenderà così presto. Porta le dita sotto alla sua sciarpa e gli accarezza il collo nudo con la punta delle dita, risale contro la sua guancia e con un sospiro assesta un'altra spinta casuale contro i suoi fianchi. Ed Harry sta impazzendo perché ha fumato, è eccitato, Louis è pressato contro di lui e ha il suo respiro addosso. E se qualche mese fa si è ritrovato a masturbarsi pensando a lui, adesso vorrebbe così tanto annullare questa stupida distanza e baciarlo fino a stare male. "Perché non hai una fidanzata?"

"Uh. Non lo so. Forse non piaccio abbastanza."

"Stronzate, Harry" sbotta Louis, con disappunto. Le sue mani continuano a viaggiare ed Harry deglutisce, mentre dentro di sé pian piano inizia ad insinuarsi forte la consapevolezza che non essere così tanto etero se sente queste cose, se vuole queste cose. Se vuole Louis. "Devono essere tutti scemi per non vedere che sei il ragazzo più bello del pianeta. Se non avessi perso la verginità con Sophie, cercherei di perderla con te."

Il giorno dopo non ricordano assolutamente niente - o meglio, Louis non ricorda niente, Harry ricorda stranamente tutto. Sarà che, forse, quando si tratta di amore, non esiste alcuna droga che possa tener testa al potere dei ricordi. Ha realizzato di amare Louis mentre era fatto, con un'erezione tra le gambe e con lui che gli delirava addosso parlando di fidanzate e di verginità. Ha realizzato di amare Louis ancor prima di realizzare di essere gay, ancor prima di capire se stesso, ancor prima di capire cos'è l'amore. Ed Harry è troppo giovane per poter sapere con certezza che cos'è, ma se dovesse chiederglielo risponderebbe che l'amore è quella piacevole sensazione nello stomaco che ha provato quando in quella macchina, fatti e stanchi, Louis si è addormentato sulle sue gambe.

Sono troppo giovani anche per questo, ma in quell'esatto momento e con la droga in circolo, si è ritrovato a pensare che non sarebbe stato male vivere notti così per il resto dei suoi giorni.












Note finali:

Volevo solo dirvi che questo in particolare è stato un capitolo super, iper di passaggio, e che dal prossimo forse comincerete a capire un po' la piega che prenderà la storia tra qualche anno. Questi sono capitoli di transito per farvi conoscere questi Harry e Louis, il loro rapporto, quanto sia forte e intimo quello che li lega e come è maturato questo sentimento che prova Harry nei suoi confronti. Quindi godetevi questa tranquillità perché le cose cominceranno presto a complicarsi e irrimediabilmente. Grazie per i voti, i commenti e i tweet sull'hashtag "#youbringmehome". A domani con il prossimo capitolo!

You bring me homeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora