Il primo brivido

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Maggio 2007


"Oh mio Dio Harry, ma hai visto?"

"Ho visto cosa?"

"Le docce."

"Sono sotto la doccia."

"Sì, ma c'è il coso che si muove!"

"Eh?!?!?"

Harry sussulta per lo spavento quando vede Louis affacciarsi alla sua doccia, con in mano un doccino regolabile. Di solito nelle docce pubbliche sono fissi, e se Louis avesse saputo che nella doccia della palestra avrebbe trovato il doccino regolabile e allungabile si sarebbe iscritto molto tempo fa. Insomma, in questo modo può infastidire Harry. Ed Harry, conoscendolo - perché Louis è un pazzo, folle, esaurito e fuori di testa - , sgrana immediatamente gli occhi e si affretta a recuperare la sua asciugamano per legarsela attorno ai fianchi.

"Oohh qualcuno qui fa il timido" lo prende in giro Louis, facendo scivolare in modo scherzoso lo sguardo sulle sue parti basse che ora sono coperte. Harry arrossisce un po' ed è incredibile perché sono amici da una vita, si sono visti nudi un miliardo di volte ma da un po' di tempo a questa parte inizia ad essere più imbarazzante di quanto non lo fosse quando erano bambini. "A proposito, pulce. Hai notato che continua a crescerti a vista d'occhio? Devi giocarci davvero molto spesso. Lo stai, tipo, allevando."

Harry sbarra gli occhi, non credendo alle sue orecchie. Un po' perché quello che sta dicendo non ha senso, e un po' perché - per quale diavolo di motivo lo sta dicendo? Parlare di queste cose è troppo imbarazzante. "Oh mio Dio, che discorsi del cazzo sono Lou?"

"Be'... discorsi del cazzo" risponde Louis, trattenendo a stento una risata. "Dai, Haz, dimmi ogni quanto lo fai."

"Cosa?"

"Masturbarti."

"Cristo, Lou!"

Ciò che Louis non sa è che Harry non ha ancora cominciato a masturbarsi. In realtà è circa un anno che ci prova, si è quasi slogato una mano una sera perché è stato quattro ore a ripetere quello stupido movimento senza riuscire ad ottenere alcun risultato. Ha provato a guardare un porno come un anno fa gli ha suggerito Louis - non perché glielo avesse chiesto, per Dio, no, ovviamente è stato Louis ad aprire l'argomento dei porno all'improvviso -, ma la verità è che li reputa abbastanza disgustosi. Però nonostante il loro bellissimo rapporto, non ha ancora trovato il coraggio di rivelargli che a tredici anni non sa neanche cosa significhi avere un orgasmo.

"Dai, almeno dimmi a chi pensi mentre lo fai" insiste Louis, tremendamente divertito e a suo agio nonostante sia completamente nudo. "Io penso alle tette di Sophia."

"Oh, non a quelle di Eleanor?" lo stuzzica Harry, sistemandosi l'asciugamano.

"Non scherzare Harry, sono passati anni."

"Anni da quando ci hai messo sei mesi per scollartela?"

"Ehi! Non mi prendere in giro! Per questo e perché non rispondi alle mie domande, adesso..." indietreggia fino alla doccia dove stava un attimo fa ed Harry lo guarda confuso, poi sente il getto d'acqua e vede Louis comparire con il doccino puntato su di lui. "Adesso ti attacco!"

"No, ehi! E dai Lou!" esclama Harry frustrato, tentando di coprirsi il viso in qualche modo ma lo getto è troppo forte, così prova a correre e Louis gli tira l'asciugamano appena gli passa vicino lasciandolo completamente nudo. Harry approfitta della sua distrazione per raggiungere una delle cinque docce, accenderle e prendere il doccino per contraccambiare il colpo. E nel giro di pochi secondi si ritrovano completamente nudi a rincorrersi negli spogliatoi vuoti della palestra a cui si sono iscritti solo oggi, e non è strano, non è ambiguo, sono amici da una vita e per loro questo è perfettamente normale. Lo è. Forse un po' meno normale è il modo in cui il cuore di Harry inizia a battere più forte quando Louis, per fermarlo, lo trascina tra le sue braccia e gli tiene fermi i polsi. I battiti accelerano, un improvviso calore si addentra nel suo stomaco e ha la gola secca.

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