America

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Maggio 2012

"Oh mio Dio. Sono stanco morto" esordisce così Louis, entrando in camera da letto e gettandosi a peso morto sul letto del suo migliore amico, dove lui è seduto con le gambe incrociate e con addosso il suo portatile. "Questo è stato il trasloco più sfiancante di sempre. Io non lo so quanto tempo ci mette la famiglia Windsor a fare i traslochi da un palazzo all'altro ma sono nobili e non alzano un dito, io sono povero e tua sorella ha la loro stessa quantità di cose e ho dovuto. Portarle. Tutte. Io."

Harry sorride, guardando il suo Louis completamente stremato, con i capelli sparati da tutte le parti e le occhiaie evidenti sul suo viso. Nonostante ciò rimane il ragazzo più bello che abbia mai visto. "Be', Lou, è stata una tua decisione quella di andare a convivere. Come minimo dovevi aiutarla col trasloco" gli dice, mentre mette da parte il portatile e scivola sul materasso accanto a lui.

Guardano il soffitto in silenzio, per qualche istante, come quando erano piccoli e Anne attaccò le stelle che al buio si illuminavano e loro passarono la notte svegli a fissarle. Harry darebbe qualsiasi cosa per tornare a quei momenti. "Ora che il trasloco è finito è fatta. Sei ufficialmente uno che convive."

Louis storce il naso, incredulo. "Già, dovevo essere strafatto quando gliel'ho chiesto. Non ho neanche ventun anni, sono troppo giovane per una convivenza. Per non parlare del fatto che tua sorella non mi sopporterà mai, mi caccerà di casa nel giro di una settimana."

"Su questo non posso darle torto, lo farei anche io" risponde Harry, scosso da una risata leggera. "E poi non eri strafatto, sei solo - sei innamorato, Lou. Tu e Gemma state insieme da quasi tre anni. Ci sta che vuoi cominciare a costruire qualcosa di serio con lei. E anche lei ti ama, ti conosce e non ti caccerà di casa. Sono sicuro che andrà benissimo."

Louis non dice niente, lo imbarazza sempre parlare di sentimenti, così rimane in silenzio per qualche altro minuto. "Ti ricordi quando eravamo piccoli e dicevamo che da grandi saremmo andati a vivere insieme?"

Harry non gli dirà mai che ci pensa a giorni alterni a quella stupida promessa che gli ha fatto quando aveva sei anni, sarebbe troppo umiliante dire ad alta voce che ha vissuto gli ultimi dodici anni in funzione di quel momento e nella speranza che quella promessa si avverasse. "Da grandi, Lou" la butta lì, girandosi a guardarlo e passandogli le dita tra i capelli. "Non siamo ancora diventati grandi."

Louis sorride istintivamente, avvicinando la mano alla sua e sfiorandogli il mignolo. Proprio come fece quel giorno quando gli promise che sarebbe successo. È ancora il loro modo di ricordarsi di quel pomeriggio al parco, di quella promessa. Si sfiorano il mignolo di tanto in tanto e ricordano l'uno all'altro che saranno amici per tutta la vita. "Già, è presto per parlarne."

Harry non trova la forza di rispondere, è completamente perso a fissare gli occhi blu di Louis, il suo nasino all'insù, la sua barba accennata, le sue labbra e - ha voglia di baciarlo. Ha voglia di baciarlo ora, in questo esatto momento, di premere le labbra contro le sue e togliergli i vestiti e fare l'amore con lui. Harry l'amore non lo ha mai fatto, non sa neanche se fa male il sesso, eppure ha questo bisogno, questa voglia viscerale di Louis. Lo farebbe anche ora se solo lui volesse. Se solo lui non fosse il ragazzo di sua sorella. Così, per impedirsi di fare qualcosa di cui potrebbe amaramente pentirsi, o peggio, di cui potrebbe non pentirsi affatto, si alza dal letto con la scusa di dover raccogliere le cose che ha lasciato in giro per la stanza. "Merda, ho appunti ovunque. Non supererò mai questi dannati esami."

"Haz, tra un paio di settimane sarai diplomato e con tutto questo schifo ci faremo un bel falò. Promesso" gli dice Louis, stendendosi a pancia in giù e raggiungendo il portatile di Harry per andare a sbirciare un po' Facebook. Trova aperta, però, la pagina delle sue email. C'è la sezione di quelle che ha inviato e trova una lista infinita di domande ai college che ha spedito mesi fa. Già questo lo confonde perché sa che Harry aveva puntato solo ed esclusivamente il South Chesire College che sta praticamente qua, ma quando va a vedere i nomi dei college a cui ha spedito la domanda di iscrizione  sente qualcosa precipitargli nel petto. "Haz. Harry."

You bring me homeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora