CAPITOLO 25

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CAPITOLO 25

Siamo seduti a fare colazione "Davvero dovrò uccidere Michael" dice mio padre "Ti ho già detto che non serve" dico, sento qualcosa sulle gambe e trovo il cagnolino che mi guarda con lo sguardo pietoso "Vuoi un biscottino?" chiedo e poi gli spezzo e gli do un biscotto lui lo prende e più va in sala, "Non dargli schifezze" dice Joseph tirandomi uno schiaffetto sul braccio "Il cane è mio" dico "No è nostro" si intromette Jacob "Si ma è di più mio" dico e poi rido.

Dopo un po' sentiamo il cane correre avanti e indietro dalla cucina alla sala "È pazzo" dico ridendo e poi inizio a giocare con lui, sentiamo suonare il campanello e vado ad aprire.

Apro e vedo Michael appoggiato con  un braccio allo stipite della porta "Ciao" dice "Non farti sentire eh" dico "Ti prego fammi entrare e io ti spiego tutto" dice, lo guardo negli occhi...ho lo sguardo perso, occhi rossi e molto probabilmente è ubriaco "Vieni andiamo in sala" dico, entra e vedo che barcolla "Hai bevuto?" chiedo "Si...ma forse ho esagerato" dice chissà cosa può essere successo, lo faccio sedere sul divano e poi lo guardo "Siediti su di me dai" dice "No prima dimmi cosa ti è successo" dico "Beh..." inizia a dire ma viene interrotto da mio padre che entra "Ciao Michael....che succede?" "È morta mia madre" dice sospirando e mi viene un colpo "Cosa? Perché?" chiedo "Sono entrati dei ladri in casa...l'hanno colpita con un coltello...è rimasta in come per un giorno emmezzo ma poi le hanno staccato la spina" dice, mi avvicino a lui e lo abbraccio lui piange sulla mia spalla "Il brutto è che...è tutta colpa mia ero via quella sera e ora lei non c'è più" dice "Non è colpa tua...tu non potevi sapere che entravano dei ladri" dico "Mi dispice Michael..." dice mio padre mettendogli una mano sulla spalla, "Papi ti posso parlare?" chiedo e lui annuisce usciamo dalla stanza "Può venire a vivere qui? Lui ora è solo e abita da solo...non riuscirebbe a sopravvivere" dico "Certo...ma non dormirà con te" "Magari per i primi tre giorni" dico "Vedremo" dice, entriamo in sala "Michael se vuoi puoi venire a stare qui" dice mio padre "Grazie" dice "Vado a prenderti le cose" dico e prendo uno zaino e parto con la moto.

Arrivo davanti alla casa ed entro e salgo in camera sua, apro l'armadio e prendo i vestiti che posso portate nello zaino, e poi trovo vari borsononi e inizio a riempirli prendo delle foto varie e la chitarra...ma io sono arrivata in moto! Chiamo Joseph e lui arriva a prendermi.

Arriviamo a casa e gli sistemo i vari vestiti di Michael nel mio armadio, lui mi fissa mentre è seduto sul letto "Allora come ti senti?" "Male...domani c'è il funerale" dice "Mi dispiace davvero tanto Mike" dico e lo bacio "Ho mal di testa" sdraiati un po' e dormi" dico lui si sdraia "Io sarò qui accanto a te" dico e lui si addormenta.

PADRI SPECIALIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora