CAPITOLO 12

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CAPITOLO 12

Mi alzo dal pavimento e vado in bagno, accendo l'acqua del lavandino e prendo una lametta, tutti pensavano che me ne fissi sbarazzata di tutte ma ne ho tenuta una.

Mi faccio un taglio non molto profondo sul polso e vedo il sangeue scendere, "Vale ma che fai?" dice mio padre prende un asciugamano e lo bagna me lo passa sopra il taglio "Perché lo hai fatto?" "Non mi sentivo amata e...faccio sempre casini" dico piangendo, lui mi abbraccia e mi da dei baci sulla testa "Io ti voglio bene vale..ma tanto tanto bene" dice e io piango "Domani andiamo dal dottore cosi ti prescriverà degli anti depressivi" dice e io annuisco.

Mi mette un cerotto e poi mi mette a letto e si siede accanto a me sul letto, "Mi dispiace papà per oggi" dico "Va tutto bene tranquilla" dice e poi mi addormento.
BILLIE

Si addornenta mi ha fatto davvero tanto male vederal così, infondo è stata colpa mia se si è tagliata e mi sento male per questo.

Torno in stanza e vedo mia moglie nel letto che mi fissa "Domani dobbiamo porarla dal medico" "Antidepressivi?" mi chiede e io annuisco, "Si è tagliata...ho visto il suo sangue scorrere..mi sono sentito uno schifo di padre" "Ma tu non sei uno schifo di padre... Fai di tutti per lei e lei lo sa" la guardo, mi sdraio accanto a lei "Vorrei solo essere più presente" dico "Lo sei tranquillo" spegnamo la luce.

Chiudo gli occhi mi ricordo di quando lei era piccola e di come rideva per qualsiasi cosa, amo mia figlia e non potrei mai vivere sapendo che lei sta male

PADRI SPECIALIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora