CAPITOLO 3

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CAPITOLO 3

"Allora prima di tornare a casa dobbiamo parlare" dice mio padre e io lo guardo, "Dimmi" "Hai il ragazzo?" "No papà" dico un po' scazzata... Io voglio bene a mio padre ma avolte è davvero pesante, "Bene...lo sai perchè te lo chiedo...io ti voglio bene e sono geloso di te" dice "Lo so papi" dico guardando lui si alza e va nella dispensa a prendere qualcosa si risiede e mi guarda, "Ti ricordi...quando eri piccola adoravi mangiare le caramelle specialmente quelle haribo...gli orsetti?" "Oh mio dio si le amavo...ma qui non si trovano più" dico lui ne tira fuori un pacchetto e mi si illuminano gli occhi "Oh mamma grazie papà" dico abbracciandolo, apro il pacchetto e inizio a mangiarne e lui mi guarda "Che?" chiedo con la bocca piena "Sembri una bambina...ti ricordi quando prima che iniziasse un concerto ti davo le caramelle" "Si...sei molto nostalgico oggi pà" dico "E che ho perso un po' di anni speciali con te...quello che non ho fatto con i tuoi due fratelli" dice, lo guardo ha lo sguardo leggermente triste non l'ho mai visto così, "Ma lo so che lo hai fatto per la band io non sono arrabbiata con te anzi" dico "Sono io arrabbiato con me stesso...io ho sempre voluto una figlia e quando sei arrivata ti ho trascurata", lo guardo interrogativa "Vedi io, dopo aver avuto i tuoi fratelli, ho insistito  per avere un altro bambino sperando che fosse femmina.. Ho sempre voluto una bambina" "Poi sono arrivata io" dico "Esatto....quando to ho vista così piccola mi sono ripromesso di starti sempre anncanto e di proteggersti ma non ci sono riuscito" ma che dice? "Papà ma che cosa stai dicendo?" lui mi guarda, "Lascia stare andiamo a casa" dice e il pullman si ferma davanti alla villa degli Armstrong.

Entriamo e mio padre bacia mia madre, ci sediamo in sala e io mi metto a guardare la tv con loro due che parlano "Tua madre mi ha detto che hai dei problemi con Dillan e Jackson" dice mio padre sedendosi vicino a me sul divano, "Beh..si mi mettono a disagio" dico "In che senso?" "Beh ogni volta hanno lo sguardo come posso dire..." "Lo sguardo pervertito?" "Esatto e poi sembra che Jackson ci provi con me" "L'ho notato e non mi piace per niente...ne parlerò con Mike e Tré" dice e poi va in cucina da mia madre.

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Qualche ora dopo sento suonare il campanello"Oh il buon Axl e il buon Paul" sento dire da mio padre e poco dopo entrano le due ragazze in sala "Ehi" dico felice e loro contraccambiano, si siedono sul divano e poco dopo risuonanonalla porta ed entrano Dillan e Jackson "Ciao Vale" "Ciao...si emm loro sono Dillan il figlio di Tré e Jackson il figlio di Mike" dico e si presentano, "Allora che facciamo?" mi chiede Michela "Non lo so...attacchiamo un po' di musica" e lei annuisce raggiungo lo stereoe parte 21 Guns del gruppo di mio padre, "È la mia canzone preferita...è la canzone del mio primo concerto con mio papà" dico "Te lo ricordi?" mi giro e vedo mio padre "Certo non posso dimenticarmene" e lui sorride.

PADRI SPECIALIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora