L'archeologa si affrettò ad aprire la porta della cucina. Zoro entrò velocemente, nero di collera.
"E quindi?! Che fate qui voi due?!" sbottò, troppo arrabbiato anche per avere freddo.
La mora fece subito cenno di fare silenzio, gli disse sottovoce che aveva preso sonno nel bagno grande, poi era andata in cucina per prepararsi qualcosa di caldo ma aveva trovato il cuoco brillo e in uno stato pietoso e l'unica cosa che aveva potuto fare era stata quella di coprirlo per evitare che si congelasse, tutto qui. Zoro, in risposta, assottigliò ancora di più l'occhio, le sparò in faccia un "Demone bugiardo!", si tolse la veste e la fasciò con quella come un involtino primavera, infine se la caricò come un sacco di patate. Poi, così, senza dar tempo alla mora di replicare, uscì dalla cucina e tornò velocemente in camera con lei in spalla. Una volta arrivati la scaricò sul letto, senza complimenti. Robin lo fissava con occhi grandi e sbarrati, aveva tutti i capelli scompigliati e davanti al viso.
"Quindi... sei tornata a mentirmi. Complimenti!" proclamò, con un evidente brivido (c'erano tipo 30 gradi sotto zero all'esterno e lui aveva avuto la bella idea di togliersi tutto..però per coprire la sua donna questo ed altro!).
"Non è così, Zoro..." iniziò Robin, che a fatica si tirò su a sedere cercando di sgattaiolare dalla veste del verde.
"Sì..si, come no. Tu credi ancora di farmela, vero? Spiacente! Ormai ti conosco alla perfezione e te l'ho già detto una volta: tu non puoi più mentire con me" fece lui, incrociando le braccia.
"Mettiamoci sotto le coperte, è troppo freddo. Ti spiegherò la cosa, Zoro..ma non ora" disse la mora, sbuffando "Lo so, sbaglio sempre ma...è più forte di me, sono stata abbituata per anni a mentire per difendermi e mi viene naturale...ma ora beh, non ho proprio mentito, sto solo cercando di mantenere un segreto, spadaccino"
Il verde, seppur arrabbiato, ascoltò la mora e si ficcò sotto le grosse coperte, rabbrividendo ancora.
"Dio che gelo! U..un segreto?! E di chi?... Di quei due senza s-speranza?" fece battendo i denti.
Robin, che lo aveva imitato ed era anche lei sotto le coperte, spense le luci e lo avvolse con il suo corpo, cercando di scaldarlo e scaldarsi a sua volta. "Sì... l'unica cosa che posso dirti è che Sanji aveva bisogno di un consiglio per il bene di Nami, ed era un po' giù"
"Era ubriaco"
"Sì...strano, vero?"
"Di che si tratta?"
"L'ho promesso, spadaccino...l'ho già detto"
"..."
"Lo so già"
"... Davvero?" Robin non trattenne lo stupore.
"L'ho intuito, ma volevo che me lo dicessi TU"
"Zoro... non posso tradire né Nami né Sanji, mi spiace"
"Mm... questo è da te. Comunque io so già tutto, l'ho capito dalla faccenda della scorsa settimana... mi pareva strano che Nami pitturasse la camera..poi oggi quello scemo in quello stato...so che sta succedendo ed era da prevedere"
Robin si avvicinò alle sue labbra, nel buio lo baciò. "Allora sai mantenere un segreto" gli disse poi.
"Avevi dubbi?"
"No, però si parla di Sanji...strano che tu non lo sbandieri ai quattro venti visto che siete soliti prendervi in giro e.."
"Lo faccio per te. Sospetterebbero subito di te...e poi il cuoco è un uomo come me. Non dev'essere piacevole quello che sta passando anche per un cretino come lui. Diavolo, è nato proprio male"
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L'isola degli dei
مغامرةTerza storia da me edita dopo "Questa volta lo farò io" e "L'isola dove tutto si complica". Zoro, Sanji, Robin e Nami cercano di nascondere il proprio comune segreto ma una sfida incredibile attende tutta la ciurma...riusciranno ad approdare a God V...