Riunione segretissima e deliri

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Trascorsero dieci giorni, i pirati iniziarono ad osservare il cielo ma di quella costellazione non sembrava essercene traccia. Inoltre, quei "simpatici" turni così organizzati, non avevano dato scampo ai quattro..che non erano più riusciti ad incontrarsi di notte, l'unica possibilità che avevano ora era il giorno, ma era troppo rischioso per attuare qualsiasi cosa. Più passava il tempo e più quella situazione iniziava a diventare frustrante.

Quel pomeriggio il sole splendeva limpido e la navigatrice era stesa sul lettino ad abbronzarsi, ad un certo punto sentì dei passi leggeri e spiò alla sua destra. Era la mora.

Robin si abbandonò stancamente sul secondo lettino, sorseggiò il suo succo di frutta e si distese mettendosi gli occhiali da sole. Aveva addosso un costume violaceo, intero e pieno di laccetti, davvero bello, pensò la rossa.

"Tutto bene, Robin?"

"Sì...sono solo un po'..stanca, direi"

"Ah! Vieni dalla palestra, immagino"

"Sì....e Zoro è di pessimo umore"

Nami si tirò sù curiosa, appoggiandosi ad un gomito, e la fissò. Si tolse gli occhiali per vederla meglio.

"Cioè? Ti ha trattato male?" le sussurrò.

"Ma no, no.. E' che odia questo fatto dei turni a due, il fatto che non ci possiamo più vedere in santa pace.. e si sta sfogando con i pesi. Poi, di giorno siamo sempre sulle spine, anche in palestra...perchè si sa..qualcuno potrebbe arrivare da un momento all'altro e..uffh! Quindi ci alleniamo e basta. Oh, almeno spero che questi allenamenti servano a qualcosa!"

Robin si girò e sbuffò, Nami la stava osservando con fare comprensivo.

"Beh, devi mancargli parecchio!" disse facendogli l'occhiolino.

La mora sorrise un poco. "Anche lui mi manca... da morire" disse in tono pesante e triste Robin.

"HEI! Qui la situazione è grave! Ci vuole un drink amica mia!" fece Nami sorridendo e cercando di tirare sù l'amica. Robin ritornò a guardare verso l'alto, chiuse gli occhi. "Sì, portamene uno forte, per piacere"

La rossa annuì e partì verso la cucina. Non aveva davvero voglia di sorridere, anche lei aveva quella sensazione dentro. Era infelice, e peggio che peggio, quel sacrificio sembrava non dar frutti.

"Quelle dannate stelle!" pensò Nami spalancando l'uscio della cucina. Sanji non c'era...beh, ci avrebbe pensato lei a quel drink!

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Nami tornò presto con le bevande, nel frattempo l'archeologa si era messa a leggere, all'ombra.

"Ecco qua, Robin! Butta giù questo e vedrai che tutto passa!"

"Grazie" disse solo lei, sorseggiando già la bevanda. "..Caspita! Non è un po' troppo forte?"

"Umm! Certo che no! Dai, bevi! Ti farà stare meglio!" disse con entusiasmo la rossa, risistemandosi sul lettino.

Passò lo scheletro e fischiò.

"Yuuuhuuu!!... Che bellezze! Altro che quelle stelle nel cielo, siete voi due i due astri più belli qui!! E che corpi abbaglianti...yohoho!" disse piegandosi ad ammirare le curve delle signore.

Dal nulla, dietro di lui, sbucò il cuoco che con un calcio fece volare Brook dei metri più in là.

"Sta lontano dalla proprietà degli altri, mucchio d'ossa!!" gli urlò inferocito.

Mentre il musicista si ricomponeva, Sanji invitò Nami in cucina per aiutarlo a preparare un piatto, a detta sua, moolto complicato, si scusò con Robin per averle portato via l'amica offrendole un fresco dessert, e la mora rimase da sola.

L'isola degli deiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora