Dura prova

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"Sushi di gelato?!.. Muffin al ragù?.. Sorbetto di ramen!?.. E questi sono solo i dolci! Ma è fuori di testa?! Cos'è sta roba?!.. E poi non abbiamo tutto il necessario!"

Sanji stava consultando la lista data da Rufy per la serata e stava già dando di matto. Attaccata dietro a lui, Robin, con le braccia incrociate, sospirò.

"Beh, dovrai dare il meglio di te. Da dove iniziamo?"

"Diosanto...ok!" fece lui lanciando il foglietto per aria.

"Ah..la lista!" le fece notare lei, che da dietro non aveva notato che l'aveva lanciata lui.

"Non serve, ho tutto a mente. Iniziamo! Vai avanti e apri il frigo...dovrebbero esserci delle carote, dei pomodori e delle cipolle tritate..."

Robin si mosse e per poco il cuoco non caracollò su di lei. Si aggrappò al bancone per non finirle addosso. Bene, dovevano cercare un modo per muoversi contemporaneamente senza che nessuno si facesse male. Un bell'impiccio!

"Scusa, Robin-chan! Perdono!"

" No, è colpa mia..quindi adesso mi muovo...tu cammina come un gambero. Anzi! Dobbiamo immaginare di essere un granchio! Noi due...formiamo un granchio assassino da adesso"

"Un granchio assassino?...daccordo..un granchio.."

Sanji cercò di concentrarsi su quell'immagine assurda (solo da Robin poteva nascere una cosa simile!)..e non su quel contatto che sentiva laggiù in fondo. Quelle erano o non erano le natiche dell'archeologa?.. E che carne soda!

Il cuoco scosse la testa: stava impazzendo?! Quei pensieri con tutto quello che doveva fare e con una persona che non era la sua Nami-san?!

"Stupido idiota, muoviti!" si disse ad alta voce.

"Ce l'hai con me, biondino?" si girò la mora.

"Oh, no! NO! ...Lasciami perdere, Robin cara..Tu vai avanti che ti seguo.."

Chopper, che li controllava da lontano, un po' stava crollando dal sonno e un po' se la rideva sotto i baffi. Il cuoco era alle solite e sarebbe stata una giornata assolutamente divertente, però lui doveva rimanere serio, aveva una missione segreta da compiere!

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Sù in palestra iniziò anche peggio..

"Senti qua! Visto che dobbiamo fare sta cosa, la faremo bene! E per far sì che riesca in modo decente dobbiamo iniziare subito! Io non voglio fare una figuraccia per colpa tua!" urlò la rossa.

"Allora FATTI MALE!! Se non facciamo un minimo di riscaldamento, non arriverai A STASERA!! CAPISCI SI' o NO?!" gli sbraitò dietro il verde.

"Ma tu come riscaldamento intendi un ora di addominali e roba simile e io non ci sto! Mi stancherei e basta! Allora sì non arriverei a stesera!!"

"Ma finiscila! Un ora di addominali! Chi ha parlato di un ora di addominali?! Il caldo ti dà alla testa!"

"Esatto! Fa pure caldo, quindi non farmi INCAZZARE!"

"Potresti spogliarti se hai caldo.." si intromise Brook, che stava accordando la chitarra.

"Cos'hai DETTO, SCHELETRO?!" Si girò verso il musicista, imbestialita.

"Ah, nulla...sorryy!"

"Ma proprio con voi due dovevo capitare?!" fece, tironando la corda che aveva lagata ad un braccio.

Zoro imprecò mentalmente. Ogni volta che la rossa lo faceva, la corda che aveva legata alla sua gamba, non si sa perché, gli stringeva i calzoni e, diosanto, di conseguenza anche...! Lo spadaccino respirò a fondo.

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