Completo disastro

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Nami era in un fiume di emozioni e sensazioni, era ancora su quel tavolo e Sanji non si era mai fermato, non accennava a darle tregua. Le aveva tolto anche i jeans e lei si era distesa lì sopra, ed ora i suoi baci e le sue carezze si erano diffuse anche sulla sua pancia, sulle sue gambe, perfino sui piedi! La rossa non aveva più potuto tappargli le orecchie, così si era messa una mano sulla bocca per cercare di fare meno rumore possibile, ma non era affatto facile!

Il cuoco la baciava, la massaggiava..ogni tanto spalmava quel miele e leccava, succhiando pure..in posti pure strani!

"Sanji..." sospirò lei ad un certo punto, tenendo gli occhi chiusi.

Il biondo fece il giro del tavolo, la sua mano non si staccò da lei, scivolando sul suo corpo e sfiorandole una parte molto sensibile e fremente, un luogo che lui non aveva ancora toccato. Le tolse la mano dal viso e la baciò poi sulla bocca. Quel bacio durò un bel po'.

"Tutto bene?" le chiese poi piano, mentre lei cercava di respiarare normalmente.

La rossa annuì, aprì gli occhi e si accorse che lui li teneva serrati. Quindi aveva agito sempre "al buio"? Aveva trovato un sistema formidabile!

"Allora..vado avanti. Fermami se non vuoi" le sussurrò sull'orecchio. Lei si disse un "manco per sogno ti fermo!" e sorrise annuendo.

La rossa sentì nuovi baci percorregli il collo, la spalla e poi braccio sinistro; sembrava che il cuoco stesse tornando indietro, e poi le sue carezze e quelle meravigliose attenzioni si fermarono sulla sua pancia e sulle sue cosce, così lei iniziò davvero a sperare quello che aveva sognato da tempo. Ricominciò a respirare più profondamente mentre sentiva anche i capelli di lui sfiorarle la pelle.

Poi il cuoco ritornò sui piedi della rossa, quelle mani ripercorsero le sue gambe, le prese i fianchi e la trascinò verso il bordo del tavolo e con maestria le sfilò via le mutandine. Nami emise un piccolo "Ah!" stupito e d'istinto, serrò le gambe. Aprì gli occhi e poi li richiuse, non sapendo che fare. Era sul serio in ansia adesso! Cosa diamine aveva intenzione di fare lui?.. Si sentiva già così sicuro? Com'era possibile?! E lei.. era pronta?! Nami se lo chiese sul serio, era troppo spiazzata dalle gesta del biondo. L'unica cosa che sapeva però era che voleva fortemente che andasse avanti.

La rossa cercò di rilassarsi mentre sentiva i baci del cuoco lambire i suoi polpacci, poi lo avvertì sulla parte anteriore delle gambe ed infine delle carezze sempre su quella parte del corpo.

Lo sentì respirare sonoramente. Sanji stava cercando di calmarsi?

Dopo il terzo respirone, Nami sentì i palmi del cuoco sulle sue ginocchia, poi le sue labbra e la sua lingua, infine quelle mani si fecero largo tra le sue gambe invitandole a dischiudersi. La rossa lo assecondò, mandando al diavolo l'imbarazzo.

Nami trattenne il fiato mentre Sanji le baciava l'interno coscia e la accarezzava con una dolcezza inimmaginabile, però quando lui arrivò troppo giù, vicinissimo a quella parte sensibile, inspirò riempiendosi i polmoni, sentendo la faccia andare a fuoco. D'istinto, si mise di nuovo le mani in faccia, provava vergogna ma anche estrema eccitazione, era di nuovo fortemente agitata!

Il cuoco si fece più largo tra le sue gambe, le mise le mani sulla pancia, accarezzandola e massaggiandola, come per comunicarle di stare tranquilla, e poi sbuffò. Quell'alito fresco, lei lo sentì chiaramente lì in mezzo, e così capì la sua posizione e quello che davvero stava per accadere.

La rossa si disse un "miodio.." e poi.. una sensazione umida e una vampata di piacere in risposta le esplosero nel cervello. Sanji iniziò ad esplorare con la lingua quella parte, prima con delle piccole toccate che la fecero emettere dei piccoli gridolini soffocati, poi andò più in profondità iniziando a muoversi con sicurezza e lì, Nami, non riuscì a trattenersi. Cercò di tapparsi la bocca, ma più andava avanti e più quel piacere diventava intenso, i suoi gemiti aumentavano e iniziò a mordersi le nocche pur di sfogare quella passione.

L'isola degli deiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora