XXXIX

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Sorpresa!! Leggete l'angolo autrice .

Judit's pov

Scorro velocemente il pollice sullo schermo, leggendo rapidamente i messaggi di Alhena che recitano tutti lo stesso contenuto "dove sei?" oppure "tutto ok?" o anche "Sono preoccupata, richiamami".

Sbuffo, rispondendole con un semplice pollice verso. Mi soffermo sul suo ultimo accesso, ieri alle undici e un quarto.

Mi acciglio, guardandomi intorno in cerca di una chioma corvina con qualche centimetro in meno rispetto alla norma, ma non la trovo.

La mia attenzione è piuttosto catturata da una bionda davanti a me, avvinghiata ad un ragazzo che ha tutta l'aria di essere Mason.

Stringo le labbra in una linea sottile quando riconosco la ragazza.

Lei, è la stessa con cui ho scopato l'anno scorso, e che ho baciato qualche sera fa. Non ci metto tanto a ricordare il sapore delle sue labbra sulle mie, delle sue unghia fra i miei capelli, del suo respiro intrecciato al mio.

Pian piano rammento ogni cosa, e con queste anche il motivo della mia lunga assenza.

Tengo gli occhi talmente piantati e assottigliati sulle loro figure che iniziano a bruciarmi, e il mio gomito chiude con troppa veemenza il mio armadietto, provocando un rumore assordante.

Sobbalzano.

-Discrezione- sibilo -Siamo in un luogo pubblico-

Lei mi guarda con aria piccata, mentre tiene dal colletto Mason.

-Mason, di a quella ragazza di cui adesso non rammento il nome, che non sono affari suoi- squittisce assumendo una posizione autoritaria.

Incrocio le braccia al petto, incredula di aver sentito bene.

-Sparisci rossa, abbiamo da fare qui- sibila lui, mentre il mio odio nei suoi confronti cresce fino a raggiungere l'apice.

-Non rammenti il mio nome, principessa?- avanzo lentamente verso la sua figura, iniziando a fiutare la la sua ansia.

-Strano, molto strano sai...- mi pianto davanti a lei, mentre mi guarda come se volesse farmi fuori da un momento all'altro.

-Sono sicura che invece lo ricordi particolarmente bene-

Si avvicina, riducendo le distanze, in modo da creare dello spazio fra sè e Mason e non lasciarlo ascoltare.

-Stammi alla larga Judit- la sua voce trema.

-Come lo sono stata qualche sera fa?- schiocco la lingua sul palato.

-Ero ubriaca.-

-Volevi scoparmi, invece sono stata magnanima e ti ho concesso un semplice bacio- la tensione fra i nostri corpi aumenta a dismisura quando afferra il mio gomito.

-Non capiterà mai più, lo sai vero?-

-Clarissa- riduco le distanze al minimo indispensabile per respirare, per poco i nostri nasi non si sfiorano.

-Smettila di mentirti- l'attimo dopo aver pronunciato ciò, la campanella strilla e lei si allontana di colpo. Le mie parole l'hanno colpita e non di poco, perciò scappa indispettita in classe ed io osservo la sua chioma biondo platino sparire dietro la porta.

Un odore acre di fumo riempie presto il corridoio ormai vuoto. Mi chiedo come sia possibile che non suonino gli allarmi.

Roteo gli occhi, avvicinandomi in due falcate a delle figure appoggiate con disinteresse agli armadietti.

Fiori Di NarcisoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora