XLVIII

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I was lost within the darkness
but then I found her

🔴

Fuori l'aria è ferma, gelida.
Sembra tutto cristallizzato, non si muove una foglia.

Un po' come me.
Sono rimasta immobile a ieri.
Liam, Mason, Joyd.
Tutto troppo confuso.

Non so che fare. Non so come agire con Adriel.
Da un lato non lo voglio vedere, odio il fatto che non riuscirei a provare odio nemmeno dopo quello che ha fatto. Odio me stessa per non odiare lui.
Dall'altro non voglio dirgli di Mason, voglio che resti tutto così.
Devo ancora pensare a cosa fare, devo prendere in considerazione tutte le conseguenze, e trovare una soluzione.

-Allora, copriti bene, mangia tutto, non indossare le gonne senza le calze, non saltare la colazione, aiuta a pulire, ringrazia sempre..-

Ascolto la cantilena di Jane mentre mi chiude il giubbotto, mi infila il cappello e trasporta la mia valigia alla porta.

Mi guardo i piedi.
-Va bene-

-Lhena- George mi solleva il mento.
-Buona vigilia, divertiti-

Sono un'ipocrita. Dopo quello che ho fatto con Liam, non dovrei nemmeno presentarmi a casa sua.
Invece lo faccio per le mie amiche, e spero che lui non mi odi troppo.

Mi chiudo la porta alle spalle e stringo le maniche del cappotto fra le mani.

Sollevo lo sguardo incrociando tre sorrisi smaglianti sul portico di casa mia.

Due teste bionde, una rossa.

-È qui l'appuntamento?- soffio, cercando di mostrarmi ancora tutta intera, anche se ho già capito che Judit ha intenzione di farmi il quarto grado non appena saremo sole.

-Ci dividiamo in due auto, siamo nove- squittisce Evelyn, stringendosi nel suo piumino bianco a collo alto.

-Bene- mormoro, calo il capo.
Silenzio.

-Che fai con Liam?- Judit mi prende alla sprovvista, mi indica col mento e alza un sopracciglio.

Clarissa le dà una gomitata.
-Judit cazzo, avevamo detto di chiederglielo poi, con calma e tranquillità- sbuffa la bionda, Evelyn scuote il capo.

-No, avete ragione, devo dirvi cosa..- lo sgombro di un'auto attira la nostra attenzione.

Un'Audi nera si piazza davanti alle nostre figure.
Dal finestrino sbuca una testa bruna.
-Salite, donzelle?- Kevin ci fa un occhiolino.

Incrocio furtivamente lo sguardo di Liam sul posto del passeggero, e con un grosso macigno lo distolgo.

È tutta colpa mia se fra di noi le cose sono diventate imbarazzanti.
Mia, e della mia impulsività.

Magari ha frainteso, pensa che il bacio che gli ho rubato è stato veramente voluto.
Oppure ha già capito che a dettare i miei fili è stato Adriel, e si è sentito usato.

In entrambi i casi, ho ferito una persona a cui voglio bene e vorrei solo dimenticare ciò che è successo in uno schiocco di dita.

-Non ci entriamo, sono rimasti solo due posti. Noi siamo quattro- puntualizza Evelyn, allungando il collo dentro l'auto.

Il finestrino anteriore si abbassa.
-Arrivano i supporti, non ti preoccupare piccola- Scott ammicca nella sua direzione, e percepisco l'imbarazzo di Evelyn.

Mike non è qui, probabilmente Scott nemmeno sa che stanno insieme.

Una volta Mike era loro amico, ricordo bene. Era nel loro gruppo, partecipava alle loro uscite, camminava con loro fra i corridoi.
Poi ci sono stata io, ed è cambiato tutto.

Fiori Di NarcisoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora