La gamba si muove freneticamente, mentre le mani mi iniziano a tremare.
Il respiro è irregolare, il sangue scorre veloce, le tempie iniziano a pulsare, la gamba trema ancora, le mani sudano, i pensieri pesano e l'attesa pure.-Alhena Miller?- una donna alta, con una lunga coda di cavallo mi richiama.
-Sono qui- mi alzo di scatto, in preda al nervosismo.
-La dottoressa Fletcher l'attende- mi sorride, e cerco di ricambiare quanto possibile.Percorro il corridoio in religioso silenzio, tenendo uno sguardo basso.
Lo alzo solo quando mi ritrovo davanti ad una porta vetrata, con su scritto "Dott. Fletcher".Busso piano, aspettando il permesso per entrare.
-Avanti- una voce adulta, da donna, mi sprona ad entrare.Un divanetto, una scrivania con sopra una pianta finta, una libreria, un vecchio giradischi, e una poltrona.
Una donna dalla pelle scura, i capelli molto ricci e pomposi, alta e massiccia e con un grande senso dello stile mi si presenta davanti.
-Accomodati, cara- mi sorride.
Mi seggo velocemente sul divano in pelle marrone, aspettando che faccia la prima mossa.
-Alhena, Alhena, Alhena- picchettia due dita sul mento, prendendo posto sulla poltrona.
-No, non è un nome africano- ridacchia rubando un sorriso anche a me.
-No non lo è, è il nome di una stella- sorrido.
-Di una stella- ripete ammaliata -adesso mi stai simpatica- appoggia la schiena alla finta pelle marrone, la stessa del divano.-Le stavo antipatica?- alzo un cipiglio.
-Non ti conosco, non può starmi antipatico l'ignoto- scrolla le spalle.
-Già- mi metto più comoda -vuole conoscermi?-
-Solo se tu vuoi farti conoscere- annuisce.
-Devo descrivermi, non so...- balbetto.
-No, Alhena. Non voglio racimolare informazioni sul tuo conto- ridacchia versando dell'acqua calda in una tazza -Voglio aiutarti-
-Non penso possa farlo- faccio una smorfia.
-Chiunque può essere aiutato, tesoro- si fa seria.
-La mia situazione è complicata- sbuffo come una bambina.
-Le cose complicate, pretendono solo più sforzi. Ciò non vuol dire che non possano essere risolte- beve quell'intruglio che ha preparato.
-Voglio partire dal fatto che non volevo venire- metto le mani avanti.
-Bene-
-Ma non sono stata nemmeno costretta..- analizzo.
-Bene-
-Ma...aspetti in che senso "bene"?- mimo le virgolette.
-Continua Alhena, ti ascolto-
Sbuffo -ma voglio metterci un punto-
-Questo è lo spirito giusto- mi schiaccia un occhio.
-Devo raccontarle della mia vita, vero?-
-Sei libera di fare ciò che vuoi, questo è un posto sicuro- sventola le mani in aria.
Noto che ha delle unghia lunghissime colorate di viola, le stanno molto bene.
-Questa l'ho già sentita- ridacchio tra me e me.
-Dove?-
-Alla terapia di gruppo...- sospiro.
-Non sei mai riuscita ad aprirti vero?- annuisce.
-Già, per quanto io sia una persona che quando inizia a parlare non la smette più.. lì non ho mai iniziato a parlare-
-Può capitare..forse non ti sentivi a tuo agio- ripone la tazza sul tavolino di fianco a lei.
-Esatto, cioè c'erano così tante persone che esponevano i loro problemi che sentivo che non c'era mai spazio per i miei- sbotto.
-È normale sentirsi così, probabilmente la terapia privata fa più al caso tuo- mi indica.
-Anche se- si avvicina come se volesse rivelarmi un segreto -Non mi piace chiamarla "terapia"-
-E come la chiama?- mi acciglio.
-chiacchierata, comunicazione- scrolla le spalle.
-Signora Fletcher..- porto una ciocca dietro l'orecchio.
-Chiamami Amanda cara, ti prego- ridacchia.
-Dimmi- dice poi.
-Posso osservare il suo studio?- chiedo facendo tremare il labbro inferiore.
-Fa pure- sventola una mano.Mi alzo curiosa, iniziando a sfiorare la scrivania, poi il tavolino ed infine soffermandomi sulla libreria.
Leggo vari titoli di libri, osservandone gli autori.
-legge molto, vero?- constato.
-È il mio punto debole- ridacchia.
-A te piace leggere?- ribalta la domanda.
-Si, ma preferisco scrivere- ammetto, stringendo il labbro in un sorriso.
-E cosa scrivi?-
-Pensieri, poesie- scrollo le spalle.
-È bellissimo, disegni anche?- accavalla le gambe.
-No- ridacchio -in quello sono una frana, ma Adriel...Adriel è bravissimo in quello- annuisco, tornando al mio posto.
-Chi è Adriel?- chiede curiosa.
Sbuffo -un antipatico, scorbutico e narcisista-
-Un tipo interessante?-
-Non lo so- schiocco la lingua sul palato
-Lo conosco tanto, eppure mi sembra sempre di non conoscerlo fino infondo- ammetto.
-Secondo te perché?- incrocia le mani sulle ginocchia.
-Perchè è misterioso, ogni volta fa qualcosa che ti stupisce, che non ti aspetti. È...imprevedibile- concludo.
-Ma basta parlare di lui anche qui- mi lamento, nascondendo il viso dietro le mani.
-Hai ragione, non è il massimo parlare di persone antipatiche, scorbutiche e narcisiste le otto e mezzo del mattino- ridacchia.
-Già- sospiro. Fermi.
Le otto e mezzo? le otto e mezzo!
-O mio Dio!- balzo all'in piedi.
-Sono le otto e mezzo- porto le mani alle guance.
-Devo andare a scuola!- racimolo velocemente lo zaino da terra.
-A presto cara- mi urla Amanda dietro.
-A presto-le sorrido, precipitando fuori dal suo studio.Non credo di aver mai fatto così tardi a scuola, perciò corro per le strade di McAllen cercando di no urtare contro la gente.
-Scusi, permesso- continuo a ripetere mentre a grandi falcate riesco a superare il cancello dell'entrata.
La mia crocchia ormai è miseramente scombinata, lo zaino per poco non mi cade così come i libri che tengo fra le braccia.
-Merda, ho laboratorio!- mi ricordo, battendo una mano sulla fronte.
Faccio dietrofront facendo stridere le scarpe da tennis sul pavimento, ma ben presto mi ritrovo caduta su questo.
Ho sbattuto contro qualcuno.
I libri sono sparsi a terra senza un senso, e per giunta mi fanno male le chiappe in una maniera assurda.-Gli occhi aperti no, eh?- e riconosco il tono infastidito.
Alzo subito lo sguardo, e ne ho la certezza.
-Che simpatico- borbotto mettendomi sulle ginocchia per raccogliere i libri.
-Sai, non è raccomandabile stare in questa posizione, qualcuno potrebbe fraintendere- e percepisco il suo ghigno da qui.
Mi acciglio, alzando lo sguardo e guardandolo dal basso.
Solo dopo mi rendo conto che sono in ginocchio davanti a lui, mentre lui tiene le mani nelle tasche.
-Pervertito- mi scanso, prendendo l'ultimo libro.
-Oggettivo- arriccia il naso.
Poi sento che si abbassa al mio livello, e un calore intenso si propaga inspiegabilmente nelle mie guance.-Una vita come tante, Hanya Yanagihara- si rigira il libro fra le dita.
-Accurato- commenta, prima che glielo strappi via dalle mani.
-Affari miei- gli faccio una smorfia antipatica.
-Non fare la spavalda ragazzina, non con me- si fa serio.
-E sentiamo- porto le braccia sotto il seno -Chi saresti tu di tanto importante e rispettabile?- dico piccata.
Poi la campanella suona di colpo, facendomi spalancare gli occhi.
Mentre tutti escono dalle classi lo vedo avvicinarsi lentamente al mio orecchio e sfiorare impercettibilmente le labbra contro di esso -il tuo peggior incubo- e mi supera, non prima di aver fatto un ghigno contro il mio lobo destro.Rimango imbambolata, ignara di quel che veramente sia successo in questo corridoio fino a pochi secondi fa.
-Ciao, possiamo parlare?- neanche il tempo di fare un passo che qualcuno mi si para davanti.
-Non direi- gli sorrido antipaticamente, superandolo.
-Lhena, aspetta- mi ferma bruscamente dal braccio.
-Voglio scusarmi con te- si gratta la nuca.
Sospiro -Mike-
-No, voglio una seconda possibilità- si impunta.
Sgrano leggermente gli occhi di fronte alla sua rivelazione.
-Non sei stato molto educato l'ultima volta- rispondo piccata.
-Lo so, e mi dispiace...permettimi di rimediare- mi guarda speranzoso, ed io non ho nulla da perdere.
Espiro, fissando la punta delle mie Nike.
-Stasera al molo, una passeggiata tranquilla- mi sorride, e posso affermare che il suo aspetto non coincide assolutamente con il suo carattere.
-Va bene- mi arrendo -ma metti il bracciale di himym, altrimenti non vengo- cerco di smaltire l'aria pesante che si era creata.
-Assicurato- mi schiaccia un occhio, lasciandomi lo spazio per andare via.Angolo autrice
Capitolo prettamente di passaggio✋, però vi informo che il personaggio di Amanda si farà sempre più presente, e lo adorerete<3
Dal prox capitolo si parte nel vero della storia, introdurrò anche vari pov dei personaggi (e ne spunteranno anche di nuovi)
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Fiori Di Narciso
Romance💙In libreria dal 19 Novembre💙 è disponibile il preorder. Mito, realtà. Un filo sottilissimo a dividere due multiversi opposti. Alhena è una ragazza solare, intelligente, bizzarra e maldestra. Nella vita ha imparato ad indossare maschere e nascond...