-11- This violent truth

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Draco Malfoy non era soddisfatto.

Aveva già la spilla di 'studente fidato' sul petto, in pratica. Lo riempiva di orgoglio essere nel ristretto gruppo di studenti - quasi tutti Serpeverde - che sapeva già quale sarebbe stato il prossimo passo di Dolores Umbridge per ripulire la scuola.

C'era suo padre, di nuovo consigliere scolastico.

Ci sarebbe stato lui a capo di quel gruppo di studenti scelti.

Ma Draco Malfoy non era soddisfatto.

Due giorni prima, tre studenti di Corvonero si erano allontanati in tutta fretta vedendolo arrivare di fronte all'aula di Pozioni, tutti e tre con l'aria di gente che ha smesso di parlare proprio vedendoti arrivare.

Lo stesso era successo con McLaggen, lo stupido bestione Grifondoro e con due Tassorosso, però forse in questi due casi si era trattato solo della sua immaginazione.

Quel mattino a colazione, dal momento che lui spiava sempre nella loro direzione per almeno cinque minuti, aveva visto Potter e quegli altri due sbracciarsi verso un gruppo di Corvonero per dirgli di tornare indietro, che avrebbero parlato dopo.

A farlo, veramente, era stata la Granger.

Draco non aveva potuto fare a meno di fissarla, pazienza per la discrezione.

Erano bastati cinque secondi perché l'immagine di lei con il sole radente sui folti capelli castani e le mani che si agitavano restasse impressa in lui, tanto che ancora non riusciva a togliersela dalla testa.

Draco Malfoy aveva chiuso con quella storia.

Suo padre gli aveva restituito il senso della realtà, perdonando quel suo errore. La Granger... e quei due... forse stavano combinando qualcosa.

La loro posizione non era più quella di un tempo. Adesso Potter era additato da tutti come un pazzo che vaneggiava dell'Oscuro Signore.

Draco Malfoy non era assolutamente soddisfatto di come le cose tendevano a sfuggire al controllo, per quanto sicura e luminosa fosse la loro nuova posizione.

Non gli piaceva il modo in cui la gente continuava a complottare.

Il modo in cui quei tre erano fuggiti di fronte a lui non era dovuto al semplice timore che dovevano avere del suo potere.

Draco Malfoy era troppo addentro all'adulazione per non capirlo.

E poi osservava la Granger sempre, a colazione, anche se evitava di guardarla direttamente per non farsi scoprire.

Una settimana prima era stata molle e taciturna, quasi apatica, adesso una luce nuova le animava gli occhi.

Era più magra, la mezzosangue, più alta. Troppo più magra. Gli zigomi le erano diventati più taglienti, il suo viso non era più morbido come l'anno prima.

E certe volte, a Draco sembrava che si muovesse in modo diverso, soprattutto tra una lezione e l'altra. Non camminava più come se fosse padrona del luogo, quando era sola - ma anche quando era con quegli altri due - quasi correva. Correva come se avesse paura di essere inseguita.

Beh - Draco sogghignò, finendo il suo latte e recuperando i suoi libri - di certo in quanto Mezzosangue doveva capire come tirava il vento, ultimamente. E qualsiasi cosa stessero tramando quei tre, l'avrebbero sventata.

Alla Umbridge non piacevano i Mezzosangue, ancor meno di quanto le piacessero Silente e le sue stravaganze.

Draco si diresse alla prima lezione del giorno, Incantesimi, evitando di bussare di nuovo alla porta di suo padre.

You Must be Miss GrangerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora