Quella notte non riuscì ad addormentarsi.
Non ci sarebbe riuscita nemmeno se si fosse trovata nella sua stanza, al sicuro, con i suoi genitori profondamente addormentati ed al sicuro nella camera da letto principale.
Riuscì a raggomitolarsi sul letto, il volto seppellito nel cuscino. Rita Skeeter era tornata nel barattolo di vetro ed addirittura lo aveva riparato, rinnovando l'Incantesimo che lo rendeva infrangibile.
Dovevano essere le tre di notte quando sentì bussare alla porta.
Non aveva la forza di alzarsi per andare ad aprire, ma non aveva nemmeno chiuso la porta a chiave.
Non seppe mai cosa doveva aver pensato Draco nell'entrare e trovarla così, raggomitolata sul letto ancora perfettamente vestita, ma a giudicare dalla fretta con cui si avvicinò e si sedette sul letto aveva sospettato qualcosa di simile alla sorte riservata ai Babbani durante la Coppa del Mondo di Quidditch.
In termini di maledizioni e crudele divertimento.
Si sbagliava poi di molto?
Dietro le palpebre serrate, Hermione rivide la donna sollevata a mezz'aria, costretta incosciente a mostrare le mutandine...
"Ehi."
La mano sottile di Draco era sulla sua schiena.
La stessa carezza incerta che un giorno maledetto aveva sfiorato la sua guancia.
Hermione si alzò lentamente dal copriletto gualcito.
Pensieri strani e terribili affollavano la sua mente.
La presenza di Draco le procurava un male fisico, come se lui la stesse torturando.
Sapeva di avere gli occhi del ragazzo puntati addosso e dentro quella verità terribile, che non avrebbe mai osato confessare ad anima viva di sua spontanea volontà.
Draco Malfoy le passò un braccio intorno alle spalle, in quel momento Hermione scattò.
"Vattene."
L'aria nella stanza ormai buia parve contrarsi, come se fosse passato un vento gelido.
Adesso Hermione vedeva chiaramente la trappola in cui era caduta per colpa di quell'idiota. Era tutta colpa sua.
Colpa sua, che sovvertiva le leggi del mondo e di quella casa come un giorno lei aveva sovvertito le leggi del tempo, che invece di obbedirle si avvicinava ancora di più.
"Che cosa ti ha detto?"
"Ho accettato i soldi che mi ha offerto."
Ormai era disposta a dire di tutto. Era felice dell'oscurità che le impediva di vedere l'espressione di Draco.
Per un istante il ragazzo fu sul punto di aggiungere altro, di chiederle perché fosse raggomitolata su quel letto da stanza degli ospiti ancora vestita di tutto punto.
Poi lui dimostrò, contrariamente a quando lei credeva, che non si era bevuto quella bugia nemmeno per un secondo.
"Non ti credo. Tu non lo faresti mai. Comunque... ci ho pensato. Quello che é successo tra noi due é stato un errore. Non avrei mai dovuto..."
Il cuore le si era riempito di ghiaccio al suono di quelle parole, avrebbe dovuto sentirsi sollevata, avrebbe potuto gettarsi tutto alle spalle e sperare in un'altra prima volta, una persona diversa, avrebbe potuto chiudere tutto in un angolo lontano della mente e liberarsi di quell'incubo - invece le faceva un male d'inferno.
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You Must be Miss Granger
أدب الهواةLucius sorrise crudelmente, Hermione Granger si riempì di un mesto luccichio sardonico. "Piccola, sporca....!" Ma Hermione Granger - che aveva imparato a sue spese a non fare più incantesimi per rabbonire o soggiogare quell'uomo - decise di...